ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 21/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBERNA MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 21/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 21/04/2015
Stato iter:
22/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/04/2015
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/04/2015
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 22/04/2015
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/04/2015

SVOLTO IL 22/04/2015

CONCLUSO IL 22/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01458
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 21 aprile 2015
modificato
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   GIGLI e SBERNA. Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento . — Per sapere – premesso che:
   secondo l'ultimo rapporto della Commissione per le adozioni internazionali, nel 2013 si è registrato un calo del numero di adozione da parte di coppie italiane del 7,2 per cento rispetto al 2012 (2.469), del 27,3 per cento se confrontato al 2011 e addirittura del 29,3 per cento a paragone con il 2010. Un calo evidente confermato anche dai dati relativi all'ingresso in Italia a scopo adottivo dei minori stranieri. Nel 2013 i bambini accolti nel nostro Paese sono stati 2.825, mentre erano 3.106 nel 2012 e 4.130 solo nel 2010;
   le associazioni e gli enti accreditati all'adozione in Italia hanno più volte rivolto appelli accorati a Governo e regioni per risolvere le questioni aperte nell'adozione, tra i quali spicca l'assenza di un sistema di agevolazioni utili ad aiutare le famiglie: si riscontra, infatti, l'attenzione delle regioni al tema della procreazione assistita, anche attraverso misure di sostegno economico, mentre nella materia delle adozioni si rileva la scarsa attenzione al sostegno delle famiglie adottive e di quelle disponibili all'adozione;
   l'adozione internazionale è, infatti, a carico delle coppie, anche se le spese sostenute possono essere dedotte dalla denuncia dei redditi, fino ad un massimo del 50 per cento, anche se nella legge di stabilità per il 2015 è stato incrementato di cinque milioni di euro il fondo per le adozioni internazionali dal quale si attingono i rimborsi alle famiglie adottive in base al reddito;
   secondo una recente indagine condotta dal quotidiano la Repubblica, i costi dell'adozione internazionale possono arrivare anche a 40 mila euro. Un importo che somma le spese per i servizi offerti in Italia e all'estero dagli enti autorizzati, per le pratiche svolte dalle autorità straniere, per i pagamenti che le famiglie sono tenute a sostenere per spostamenti, vitto e alloggio durante i soggiorni esteri;
   è opportuno prevedere interventi volti, da una parte, ad una riduzione dei costi, e dunque la reintroduzione delle tariffe in uso in passato e il controllo sulle spese richieste dagli enti autorizzati, e, dall'altra, la destinazione di aiuti economici per agevolare le famiglie;
   secondo il VII rapporto Crc (il gruppo di lavoro italiano che si occupa di monitorare lo stato di attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia) emerge un «senso di sfiducia» verso una procedura giudicata lunga, macchinosa e dall'esito incerto, che contribuisce al calo del numero delle adozioni internazionali. Il tempo medio che le coppie hanno impiegato dalla disponibilità presentata in tribunale all'autorizzazione all'ingresso dei minori in Italia è stato, secondo l'ultimo rapporto della Commissione per le adozioni internazionali, di 3,3 anni, con punte massime di 5,5 per coloro che hanno adottato bambini dalla Lituania e punte minime di 2,8 anni per la Federazione Russa e l'Ungheria;
   spesso i ritardi sono dovuti anche ad aperti contrasti tra Governi e ai cambiamenti legislativi e procedurali in materia di adozioni che si sono verificati in quei Paesi, ma in tutto questo a perdere sono prima di tutto i bambini incolpevoli e le famiglie destinatarie;
   la Commissione per le adozioni internazionali non ha ancora divulgato i dati aggiornati delle adozioni internazionali relativi all'anno 2014, che di regola sono stati sempre pubblicati annualmente entro il mese di gennaio –:
   se non ritenga di adottare iniziative di tipo normativo volte ad agevolare l’iter delle adozioni, in particolare quelle internazionali, e a sollecitare accordi con i principali Paesi stranieri di provenienza, nonché ogni ulteriore misura volta a sostenerle, tenuto conto della drammatica diminuzione di adozioni riscontrate negli ultimi anni. (3-01458)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adozione internazionale

adozione di minore

diritti del bambino