ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DAMBRUOSO STEFANO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 21/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/04/2015
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/04/2015
Stato iter:
22/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/04/2015
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/04/2015
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 22/04/2015
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/04/2015

DISCUSSIONE IL 22/04/2015

SVOLTO IL 22/04/2015

CONCLUSO IL 22/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01449
presentato da
DAMBRUOSO Stefano
testo presentato
Martedì 21 aprile 2015
modificato
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   DAMBRUOSO, MAZZIOTTI DI CELSO e RABINO. Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   tra le molteplici, drammatiche conseguenze connesse alla radicalizzazione del conflitto siriano, la comunità internazionale ha da tempo richiamato l'attenzione sul fenomeno dei militanti islamici che dai Paesi dell'Unione europea raggiungono le aree di guerra per partecipare alle ostilità. Questi «viaggi del jihad» compiuti da cittadini europei per combattere all'estero tra le fila di organizzazioni terroristiche sono un fenomeno in costante aumento;
   già negli anni ’80 e ’90, poi ancora nello scorso decennio, i servizi antiterrorismo di mezza Europa documentarono con le loro indagini l'esistenza di una vasta attività di reclutamento, spesso effettuata all'ombra delle moschee più radicali stanziate nel vecchio continente, finalizzata a istradare giovani mujaheddin verso zone caratterizzate da conflitti interetnici e religiosi;
   in chiave di prevenzione il fenomeno dell'afflusso verso la Siria di questa tipologia di militanti islamici ha destato forti preoccupazioni a livello internazionale ed è stato denunciato sia nel rapporto sul terrorismo 2013 dell'Europol che dal coordinatore antiterrorismo dell'Unione europea, Gilles De Kerchove: secondo cifre rese note nel dicembre del 2013 dalla presidenza lituana del Consiglio dell'Unione europea, il numero dei foreign fighters che hanno lasciato l'Europa alla volta della Siria ammonterebbe a circa 2.000 militanti. Sempre il rapporto di Europol sul terrorismo 2013 evidenzia come importanti operazioni di polizia connesse alla partenza o al ritorno di militanti islamisti dal quadrante siriano siano state condotte, soprattutto, in Belgio, Francia, Olanda e Regno Unito;
   sulla scorta delle dimensioni che il fenomeno dei foreign fighters sta assumendo, Consiglio e Commissione europea hanno già segnalato la necessità di ampliare lo spettro delle misure preventive per il loro monitoraggio (rafforzamento dei controlli di frontiera, introduzione di un pnr europeo ed altre) e di attuare misure di dissuasione basate sul dialogo e sul contrasto della radicalizzazione;
   l'Italia, con l'approvazione del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, ha da poco adottato importanti misure di prevenzione e contrasto delle attività terroristiche, anche con riferimento al fenomeno dei foreign fighters; ma un ulteriore passo in avanti nella lotta al terrorismo internazionale si potrebbe fare con il rapido recepimento della decisione 2008/976/GAI del Consiglio dell'Unione europea del 16 dicembre 2008 – relativa alla rete giudiziaria europea – e, in particolare, del suo articolo 4, che richiede l'individuazione per ciascuno Stato membro di un punto di contatto per la cooperazione giudiziaria. Con l'istituzione della procura nazionale antimafia e antiterrorismo sarebbe quanto mai opportuno individuare nel procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo l'organo competente all'intermediazione giudiziaria sui temi del terrorismo –:
   quali misure si intendano adottare per conferire al procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo il ruolo di corrispondente nazionale (e/o punto di contatto) nella rete giudiziaria europea, in particolare con Eurojust, per le problematiche inerenti al terrorismo. (3-01449)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cooperazione giudiziaria UE

terrorismo

lotta contro la criminalita'