Legislatura: 17Seduta di annuncio: 398 del 24/03/2015
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 24/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/03/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/03/2015 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 25/03/2015 Resoconto GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 25/03/2015 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 25/03/2015
SVOLTO IL 25/03/2015
CONCLUSO IL 25/03/2015
FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUSIN, CAON, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA, RONDINI e SIMONETTI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il «Gioco del rispetto – Pari e dispari», progetto al quale ha aderito il comune di Trieste, è stato finora proposto ai bambini di 45 scuole dell'infanzia di Trieste e mira, come si legge sull'opuscolo informativo, «a verificare le conoscenze e le credenze di bambini e bambine su cosa significa essere maschi o femmine, a rilevare la presenza di stereotipi di genere e ad attuare un primo intervento che permetta loro di esplicitare e riorganizzare i loro pensieri, offrendo ai bambini un punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale»;
molti genitori non condividono affatto l'iniziativa e hanno denunciato, in particolare, la metodologia usata e le «istruzioni» riportate nelle schede di gioco, contenute nel kit distribuito per fornire alle insegnanti indicazioni su come svolgere i giochi stessi. Uno di questi, ad esempio, prevede che la maestra, dopo aver fatto fare ai piccoli alunni un po’ di attività fisica, faccia notare che le sensazioni e le percezioni provate dai piccini sono uguali. «Per rinforzare questa sensazione – si legge nel manuale a disposizione delle insegnanti – i bambini/e possono esplorare i corpi dei loro compagni, ascoltare il battito del cuore a vicenda o il respiro». «Ovviamente – si legge ancora – i bambini possono riconoscere che ci sono differenze fisiche che li caratterizzano, in particolare nell'area genitale»;
tra i giochi proposti c’è pure quello del «Se fossi» durante il quale i bambini utilizzando dei costumi si travestono. «I bambini e le bambine – scrivono le schede informative – potranno indossare dei vestiti diversi dal loro genere di appartenenza e giocare così abbigliati»;
il progetto viene presentato con finta trasparenza ai genitori mediante generici avvisi affissi nelle bacheche, che introducono il tutto parlando di mera «sensibilizzazione contro la violenza sulle donne»;
il progetto in questione non era stato inserito nel piano di offerta formativa, di cui i genitori prendono visione all'atto dell'iscrizione del proprio figlio in una determinata scuola;
ognuno di noi ha scoperto da bambino a modo suo, a piccoli passi e in modo naturale, la differenza tra uomo e donna. Non si capisce per quale motivo e senza l'assenso dei genitori sia necessario intervenire con dei giochi ad hoc e addirittura all'asilo;
vista la delicatezza dei temi, che dovrebbero essere affrontati solo da persone altamente qualificate, non appaiono esserci sufficienti garanzie su chi interagisce in questo progetto con i bambini, sul sistema non verbale di questi giochi, perché i più piccoli colgono tutto: toni di voce, atteggiamenti, sguardi e ogni sfumatura seppur minima –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di questo progetto e se ne condivida il merito, posto che, al di là dell'intento di facciata, sembra agli interroganti che ci sia il tentativo non tanto di insegnare il rispetto tra le persone, ma di istillare la nota «ideologia del gender», fin dalla più tenera età, che prevede l'assoluta libertà di scegliersi il sesso a cui appartenere, e quali iniziative intenda assumere al fine di scoraggiare il proseguimento di questo tipo di offerta scolastica, non condivisa da molti genitori. (3-01389)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):fanciullo
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