ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01355

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 388 del 10/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 10/03/2015
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 10/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 11/03/2015
Stato iter:
11/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/03/2015
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2015
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 11/03/2015
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/03/2015

SVOLTO IL 11/03/2015

CONCLUSO IL 11/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01355
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo presentato
Martedì 10 marzo 2015
modificato
Mercoledì 11 marzo 2015, seduta n. 389

   CHIMIENTI, TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, LOMBARDI, DALL'OSSO, SIMONE VALENTE, BRESCIA, MARZANA, LUIGI GALLO, D'UVA, DI BENEDETTO e VACCA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi ha presentato il giorno 3 settembre 2014 alla stampa il dossier «La buona scuola»;
   «La buona scuola» prevedeva espressamente l'immissione in ruolo di oltre 148.000 mila docenti precari a settembre 2015, assorbendone il 90 per cento da graduatorie ad esaurimento e il 10 per cento da concorso 2012;
   secondo quanto riportato dagli organi di stampa, così come dai siti di settore, nel corso delle ultime settimane la platea dei docenti interessati dal piano di assunzioni straordinario annunciato nel dossier «La buona scuola» è stata più volte oggetto di revisioni e modifiche;
   in più occasioni, il Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, il Ministro interrogato e i Sottosegretari hanno ribadito l'intenzione di inserire il piano straordinario di assunzione dei docenti in un decreto-legge;
   in data 23 febbraio 2015 la senatrice del Partito democratico Francesca Puglisi, in un'assemblea al liceo Sabin di Bologna, aveva affermato l'imminente decretazione d'urgenza su «assunzioni, organico aggiuntivo di 2-5 insegnanti in più per scuola, trasformazione di parte degli scatti di anzianità in merito tramite crediti formativi per tutti i docenti, valutazione del personale e delle scuole, educazione degli adulti, alternanza scuola lavoro, curriculum personalizzato»;
   la data di uscita del decreto-legge sulla scuola era stata stabilita per il 27 febbraio 2015, per poi slittare al 3 marzo 2015: come riportato in un articolo di Repubblica.it, a firma Salvo Intravaia, pubblicato il 25 febbraio 2015, lo slittamento del decreto-legge di una settimana sarebbe stato causato dalle «difficoltà dei tecnici del Ministero dell'istruzione, alla ricerca della quadra tra le dichiarazioni del Premier Matteo Renzi e la realtà della complessa macchina scolastica italiana»;
   in un'intervista del 30 gennaio 2015 a Il Corriere della Sera, il Ministro interrogato ha dichiarato sul tema delle assunzioni che «saranno tutti assunti il 1o settembre e dovranno restare almeno tre anni nel posto che scelgono», riferendosi ai docenti precari delle graduatorie ad esaurimento e confermando dunque l'intenzione di varare in tempi brevissimi un apposito decreto legge;
   in data 2 marzo 2015, alla vigilia del Consiglio dei ministri che con una settimana di ritardo avrebbe dovuto presentare il decreto-legge sulla scuola, contenente tra le altre misure il piano straordinario di immissione in ruolo di circa 120 mila docenti a settembre 2015, iniziano a rincorrersi le voci circa un nuovo cambio di programma da parte del Governo: non più un decreto-legge e un disegno di legge abbinato, ma solo un disegno di legge;
   la motivazione di questo cambio di direzione, secondo quanto riportato dai maggiori quotidiani di informazione, tra cui Il Messaggero, sarebbe da ricercare nella volontà del Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi di «dare un messaggio al Parlamento e coinvolgere le opposizioni nello spirito delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica»;
   nella serata del 3 marzo 2015, il Consiglio dei ministri, con una nuova inversione di rotta, presenta unicamente le linee guida della riforma della scuola, rinviando nuovamente la pubblicazione del disegno di legge;
   durante la conferenza stampa a seguito del Consiglio dei ministri, il Presidente del Consiglio dei ministri ha assicurato che le assunzioni dei precari a partire dal 1o settembre 2015 «non slitteranno», dal momento che le risorse economiche ci sono: «Un miliardo subito che diventeranno tre nel 2016»; e che il disegno di legge sarà approvato martedì 10 marzo 2015 in un nuovo Consiglio dei ministri: «Non c’è nessun passo indietro del Governo e ci sono le condizioni per non usare strumenti di urgenza»;
   tali affermazioni sono state più volte ripetute e riprese anche dal Sottosegretario per l'istruzione, l'università e la ricerca Davide Faraone, che in data 4 marzo 2015 ha dichiarato a 24 Mattino che «se il Parlamento non sarà collaborativo nell'attuazione della riforma della scuola, il Governo non starà ad aspettare a braccia conserte, ma agirà velocemente per non mettere in discussione l'assunzione degli insegnanti precari. Il decreto-legge sarà quindi utilizzato come extrema ratio»;
   la volontà di procedere all'immissione in ruolo dei precari unitamente all'adozione delle altre misure di più ampio respiro sulla scuola, facendole confluire nel medesimo strumento normativo, un disegno di legge e non un decreto-legge, ha gettato nell'allarme i docenti inizialmente interessati dal piano di assunzioni e molte sigle sindacali che, come nel caso della Flc Cgil, per bocca del segretario Pantaleo, ha dichiarato: «Si vuole imporre attraverso un futuro disegno di legge una riforma della scuola che non si capisce bene quale possa essere. In merito alle assunzioni, siamo fuori tempo massimo, la scuola ha meccanismi complicati: dopo aver illuso 150 mila precari adesso si decide di cambiare rotta. C’è un tentativo di aggirare anche la sentenza della Corte di Giustizia europea»;
   i rischi connessi alla scelta di emanare un disegno di legge sono stati esposti anche da Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief: «Per poter fare il piano di assunzioni va fatto un censimento che il Governo non ha ancora eseguito sui posti vacanti. Martedì prossimo serve che a palazzo Chigi tornino sui loro passi e facciano un decreto-legge sulla questione dei precari, scorporando tutto il resto, altrimenti sarà a rischio l'anno scolastico. Se si faranno assunzioni dopo il 1o settembre 2015, queste ultime non avranno validità giuridica per l'anno scolastico e andranno ad influire sulle supplenze avviate»;
   secondo uno scenario tratteggiato dal sito di settore orizzontescuola.it in data 5 marzo 2015, il piano di assunzioni del Governo finirebbe per coinvolgere appena 40 mila docenti e sarebbe legato ai posti effettivamente disponibili dell'organico di diritto e corrispondenti al piano pluriennale di assunzioni varato dal Governo Letta –:
   se e con quali tempistiche intenda intraprendere azioni al fine di garantire l'immissione in ruolo dei 150 mila docenti precari a partire dal 1o settembre 2015, così come già annunciato nel documento del Governo denominato «La buona scuola». (3-01355)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

assunzione

disegno di legge