Legislatura: 17Seduta di annuncio: 376 del 17/02/2015
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/02/2015 Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 18/02/2015 Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE) REPLICA 18/02/2015 Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 18/02/2015
SVOLTO IL 18/02/2015
CONCLUSO IL 18/02/2015
CATANOSO e PALESE. —
Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il 12 febbraio 2015 una bimba appena nata è deceduta a causa di complicazioni respiratorie nel tragitto che l'ambulanza, chiamata dalla clinica privata dov’è avvenuto il parto, ha percorso fino alla prima struttura sanitaria pubblica ed attrezzata più vicina;
il fatto è accaduto a Catania, città le cui strutture sanitarie pubbliche avrebbero rifiutato il ricovero d'urgenza della neonata a causa della mancanza di posti letto disponibili in terapia intensiva pediatrica;
la Regione siciliana inspiegabilmente, ancorché sollecitata per anni, non ha attivato nella provincia di Catania le procedure di sten e stam che regolamentano le procedure di trasferimento dei pazienti dalle strutture sanitarie private e pubbliche di primo livello (come nel caso specifico) a quelle di secondo livello dotate di utin;
il 118 non ha, nel rispetto della normativa vigente, richiesto ugualmente il ricovero della piccola Nicole presso una struttura sanitaria di secondo livello, ingiungendo il ricovero immediato, nella provincia di Catania, piuttosto che dopo ore indicare il possibile ricovero a Ragusa;
la procura della Repubblica di Catania ha aperto un'inchiesta ed ha iscritto nel registro degli indagati tutti i soggetti coinvolti a qualunque titolo nella vicenda della piccole Nicole Di Pietro;
questa vicenda suscita sgomento ed indignazione nella cittadinanza e negli operatori della sanità siciliana, soprattutto dopo aver saputo che Gaetano Marchese, direttore della sala operativa dell'elisoccorso siciliano, colpito da aneurisma mentre era in Sardegna, ha chiamato l'elisoccorso del 118 siciliano, chiedendo di essere riportato in Sicilia, dove è stato ricoverato e curato. Un trasferimento definito di routine, una routine che non si è verificata nelle drammatiche ore in cui si è consumata la tragedia della piccola Nicole, alla quale il servizio sanitario regionale non è stato in grado di garantire la necessaria assistenza. Per lei nessun elicottero si è alzato in volo;
non si ritiene che vi sia essere umano, che si possa definire tale, che possa avere piacere nel causare la morte, volontaria o involontaria, di un neonato, ma le responsabilità ed i ruoli di ognuno dei soggetti coinvolti quella notte devono essere chiariti al di là di ogni ragionevole dubbio o sospetto;
tenuto conto che la sanità è di competenza regionale e che la Sicilia gode di un maggior grado di autonomia, fa specie che nell'immediatezza dell'accaduto il presidente della regione, come suo solito, abbia pensato di polemizzare e accusare altri piuttosto che farsi un esame di coscienza sui tagli, a giudizio degli interroganti irresponsabili, effettuati alla sanità pubblica regionale;
la sanità siciliana si trova in uno stato più che «malandato» ed il governo regionale, nella persona del suo presidente, a parere degli interroganti ha dato numerose prove della sua inefficienza e della sua demagogia. La Sicilia ha bisogno, urgente, di soluzioni ai suoi numerosi ed atavici problemi;
in data 17 febbraio, il quotidiano la Repubblica riportava le dichiarazioni degli ispettori regione-Ministero della salute (non ben intendendosi se costoro fossero funzionari ministeriali o regionali e le cui qualifiche, nel caso specifico, obbligano tutti a verificarne la competenza e la professionalità) in merito alla richiesta al 118 da parte della clinica privata di un ricovero utin per la piccola Nicole. Questi ispettori, secondo quanto riporta il quotidiano, avrebbero dichiarato che la clinica «non ha esposto la gravità del caso»;
va osservato che la normativa per casi del genere non prescrive che la richiesta utin abbia bisogno di aggettivi ulteriori o di particolari «sceneggiate». Utin è già grave senza bisogno di ulteriori commenti –:
quali iniziative abbia adottato il Ministro interrogato per accertare, per quanto di competenza, le responsabilità di quanto accaduto e quali siano gli esiti delle ispezioni inviate in Sicilia. (3-01308)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prima infanzia
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