ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01306

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 376 del 17/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/02/2015
Stato iter:
18/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/02/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2015
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/02/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/02/2015

SVOLTO IL 18/02/2015

CONCLUSO IL 18/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01306
presentato da
GRILLO Giulia
testo presentato
Martedì 17 febbraio 2015
modificato
Mercoledì 18 febbraio 2015, seduta n. 377

   GRILLO, SILVIA GIORDANO, BARONI, DI VITA, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   si apprende da La Repubblica online del 12 febbraio 2015 che una neonata è morta nell'ambulanza privata che la stava trasferendo da Catania, dove non c'era nessun posto disponibile di rianimazione pediatrica, a Ragusa. Sul caso ha avviato un'indagine la polizia di Stato di Ragusa. «La piccola era venuta alla luce la scorsa notte in una clinica privata di Catania. Dopo un parto regolare, aveva accusato difficoltà respiratorie. I medici avrebbero invano cercato un reparto ospedaliero specializzato dove trasferirla, ma nessuno ha potuto ricevere la neonata. È stato chiesto allora l'intervento del 118, che ha avviato un monitoraggio nei tre ospedali catanesi deve è presente la terapia intensiva pediatrica: il Garibaldi, il Santo Bambino e il Cannizzaro. Ma in nessuno dei tre centri era disponibile un letto. L'unico ospedale della Sicilia orientale che ha risposto all'appello è stato quello di Ragusa. Ma la piccola è morta durante il trasporto in ambulanza. (...) Secondo una prima ricostruzione, la neonata sarebbe entrata in crisi respiratoria dopo il parto, avvenuto la notte scorsa regolarmente nella casa di cura Gibiino a Catania. Nella sala erano presenti il ginecologo di fiducia della donna, un anestesista, un rianimatore e un neonatologo. I medici si sono accorti subito della gravità del quadro clinico della piccola e hanno contattato le unità di terapia intensiva neonatale (utin) di Catania per trasferire d'urgenza la piccola paziente. Ma erano tutte piene, senza disponibilità di posti. È stato così contattato il 118 che ha cercato e trovato una utin disponibile nell'ospedale Paternò-Arezzo di Ragusa. La clinica ha quindi provveduto, con un'ambulanza privata, al trasporto della neonata a Ragusa, con al seguito i medici specialisti della struttura privata. Dopo Vizzini, e in territorio della provincia di Ragusa, prima dell'alba, la piccola paziente ha avuto una violenta crisi. I medici a bordo dell'ambulanza hanno tentato di rianimarla, ma la neonata è morta. All'ambulanza sarebbero a quel punto giunte le indicazioni di portare il piccolo corpo nell'ospedale di destinazione, a Ragusa»;
   Il Corriere del Mezzogiorno del 16 febbraio 2015 riporta: «Sono nove gli indagati dalla procura di Catania nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta su un'ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Secondo quanto apprende l’Ansa, tra loro medici della clinica Gibiino e personale utin. Il reato ipotizzato è omicidio colposo. Destinatari dell'informazione di garanzia sono 5 medici che hanno operato tra la clinica e il trasferimento in ambulanza della piccola, 2 persone del 118 e altre 2 di altrettante unità di terapia intensiva neonatale»;
   in particolare, per quanto concerne la criticità dei protocolli di comunicazione tra clinica/118 e la gestione dei posti-letto nelle unità di terapia intensiva neonatale e in quelle sub intensiva, si evidenzia l'inosservanza dell'assessorato regionale alla salute in relazione alla non realizzazione del piano di servizio trasporto emergenza neonatale e del sistema di trasporto materno assistito, come da decreto del 2 dicembre 2011 dell'assessorato regionale pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana il 5 gennaio 2012;
   la grave inadempienza in materia dell'assessore regionale è testimoniata anche dalla lettera inviata nel dicembre 2013 dal presidente della Società italiana di neonatologia, dottor Vitaliti all'assessore Lucia Borsellino, il quale affermava: «la Sin (Società italiana di neonatologia) sezione Sicilia attraverso i suoi rappresentanti, presidente e consiglio direttivo, ritiene di dover rilevare con forza a codesto assessorato regionale alla salute i rischi per la donna e la salute dei neonati riguardo alla mancata attuazione della razionalizzazione della rete dei punti nascita regionali e alla mancata attivazione dei centri sten»; a questo si aggiunge anche l'esito dell'indagine conoscitiva del Senato della Repubblica «Nascere sicuri» dal quale emerge l'inadeguatezza della rete siciliana di trasporto dell'emergenza neonatale;
   lo stesso Ministero della salute, per il tramite dell'Agenas, nella valutazione dell'adempimento delle regioni rispetto all'attuazione dei livelli essenziali di assistenza, rilevava nel 2012 che le azioni poste in essere in relazione alla criticità dei punti nascita erano riduttive e poco incisive;
   ne Il Sole 24 ore del 12 febbraio 2015 si legge: «Non può e non deve più succedere» la tragedia della neonata morta in ambulanza in Sicilia per non aver trovato accoglienza in nessun ospedale. Lo ha affermato a Montecitorio il Ministro interrogato, annunciando di aver inviato gli ispettori ministeriali in Sicilia. «Quello che è accaduto – ha detto il Ministro interrogato – è al di fuori di ogni criterio e regola di funzionamento e organizzativa del servizio di assistenza. Gli ispettori dovranno verificare quali sono i livelli essenziali oggi effettivamente garantiti» –:
   se le inadempienze descritte in premessa, soprattutto in relazione ai livelli essenziali e ad altre eventualmente rilevate dagli ispettori del Ministero della salute, non siano da ritenersi sufficienti per procedere alla nomina di un commissario ad acta per la verifica di aspetti di organizzazione e di adeguatezza, al fine di garantire la sicurezza dei pazienti, ai sensi dell'articolo 120 della Costituzione.
(3-01306)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prima infanzia

trasporto di malati

rete di trasporti