ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01293

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/02/2015
VITELLI PAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/02/2015
DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
11/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/02/2015
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2015
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 11/02/2015
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/02/2015

SVOLTO IL 11/02/2015

CONCLUSO IL 11/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01293
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo presentato
Martedì 10 febbraio 2015
modificato
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   VARGIU, MATARRESE, VITELLI e DAMBRUOSO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la spiaggia del Poetto di Cagliari è stata più volte definita «la più bella spiaggia urbana d'Italia» e, per questo motivo, è stata recentemente scelta dal gruppo Uvet come «spiaggia italiana ufficiale» della manifestazione Milano Expo 2015;
   la spiaggia del Poetto di Cagliari, nello spazio prospiciente l'idrovora delle Saline, è occupata da uno stabile, iniziato a costruire alla fine degli anni ’30, su progetto dell'architetto Ubaldo Badas e dapprima pensato come colonia elioterapica (colonia estiva Marina Dux) e, successivamente, completato nel 1947 come struttura ospedaliera, nota come «Ospedale marino»;
   tale cubatura nel contesto della spiaggia del Poetto è stata successivamente affiancata da un altro manufatto, di assai minori dimensioni, funzionale alla complessiva attività del polo ospedaliero e adibito ad astanteria e pronto soccorso;
   alla fine degli anni ’70, l'amministrazione sanitaria decideva di rilevare la struttura dell'albergo di proprietà Esit, che si trovava anch'esso nel contesto della sede del Poetto, tra la spiaggia e lo stagno di Molentargius, in posizione più arretrata rispetto allo stabile dell'Ospedale marino;
   tale complesso alberghiero ex Esit veniva ristrutturato ad uso ospedaliero, al fine di trasferire nella nuova sede tutte le attività sanitarie di pertinenza del vecchio Ospedale marino;
   tale trasferimento veniva definitivamente completato nel 1982 e veniva seguito dal rilascio della pertinenza di fabbricato accessoria;
   dal momento dell'abbandono del complesso dell'ex Ospedale marino, si è posta con forza la necessità di ridisegnare e ridefinire il ruolo di tale importantissima cubatura, che impegna il sito turistico più sensibile della città, strategico per qualsiasi progetto di sviluppo economico futuro di Cagliari e, conseguentemente, dell'isola;
   ai fini del riutilizzo del bene, la Regione autonoma della Sardegna, con delibera 12/10 del 28 marzo 2006, ha individuato le direttive per la valorizzazione del bene, che resta di pertinenza demaniale per effetto del disposto dell'articolo 29 del codice della navigazione ed è destinato a «finalità turistico-ricreative», come si evince dal comunicato ufficiale sul sito www.regione.sardegna.it del 28 marzo 2006;
   in ottemperanza a tale delibera, in data 21 luglio 2006, il servizio centrale demanio e patrimonio della Regione autonoma della Sardegna bandiva una gara (n. 1206/D) per l'affidamento in concessione d'uso, per 50 anni, del compendio del cosiddetto «ex Ospedale marino»;
   in esito a tale gara, che scadeva il 6 novembre 2006 e veniva poi prorogata al 20 marzo 2007, venivano presentate due offerte che, con determinazione n. 1364 del 30 maggio 2007, venivano giudicate entrambe coerenti rispetto al bando e pertanto classificate in ordine di graduatoria secondo il punteggio loro attribuito dalla commissione giudicante;
   conseguentemente, in data 30 maggio 2007, con determinazione n. 1364 dell'assessorato regionale degli enti locali, veniva dichiarata vincitrice e aggiudicataria provvisoria del bando l'associazione temporanea di imprese San Maurizio, costituita dal Policlinico città di Quartu e dalla Sa&Go srl;
   all'atto dell'affidamento, l'assessore regionale all'urbanistica, Gianvalerio Sanna, con dichiarazione virgolettata riportata nel sito ufficiale della regione in data 22 maggio 2007 ribadiva che «le scelte di valorizzazione dell'ex Ospedale marino devono essere orientate verso destinazioni turistiche non residenziali, finalizzate alla creazione di centri servizi per le persone, capaci di incrementare l'offerta e l'attività turistica e la qualità dei servizi ai cittadini dell'area cagliaritana, durante l'intero corso dell'anno»;
   in data 19 settembre 2007, con decreto n. 85 del Ministero per i beni e le attività culturali-direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna, l'immobile veniva dichiarato di interesse culturale, storico ed artistico, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, del decreto-legge 22 gennaio 2004, n. 142;
   con sentenza n. 4711 del 2008, il tribunale amministrativo regionale della Sardegna aveva successivamente giudicato non coerente al bando l'offerta arrivata seconda (l'associazione temporanea di imprese del gruppo Prosperius);
   a seguito detta rinuncia del primo classificato in graduatoria (l'associazione temporanea di imprese San Maurizio), in data 21 gennaio 2009, il direttore del servizio centrale demanio e patrimonio dichiarava, pertanto, conclusa infruttuosamente la procedura di gara avviata il 21 luglio 2006;
   in data 19 febbraio 2010, con sentenza n. 2188 del 2010, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale accoglieva invece parzialmente il ricorso dell'associazione temporanea di imprese Prosperius, che veniva pertanto riammessa nell'originaria posizione di graduatoria e dichiarata aggiudicataria provvisoria della gara;
   iniziava così una lunghissima attività di concertazione tra R.a.s., l'associazione temporanea di imprese Prosperius e tutti gli altri soggetti aventi titolo di legge per la partecipazione alla conferenza dei servizi destinata definire la piena operatività del progetto, in modo coerente alla normativa vigente fino a quando, il 20 dicembre 2011 il comune di Cagliari, con delibera n. 73, approvava una variante del piano urbanistico comunale finalizzata a consentire la realizzazione del progetto Prosperius (ovvero un centro di riabilitazione con sezione di eccellenza per ricovero riabilitativo);
   l'intera evoluzione dell'ex Ospedale marino in effetti nasce proprio dalla circostanza che il primo aggiudicatario della gara (l'associazione temporanea di imprese San Maurizio) avrebbe voluto creare una struttura turistico-ricreativa, anche in considerazione del fatto che, fintanto che la stessa gara era in corso, l'aggiudicazione non prevedeva il vincolo della soprintendenza per i beni archeologici per la provincia di Cagliari. Il vincolo arrivava, infatti, in un momento successivo all'aggiudicazione della gara ed il nuovo soggetto che interveniva, l'associazione temporanea di imprese Prosperius, si conformava a quanto stabilito dalla predetta soprintendenza e, proprio a seguito delle restrizioni introdotte da quest'ultima che rendevano impossibile la realizzazione dell'opera, valutava la ristrutturazione dell'ex Ospedale marino e la sua trasformazione in albergo economicamente poco convenienti, oltre che di fatto impossibili;
   quest'ultimo passaggio fa comprendere che l'evoluzione dell'ex Ospedale marino da struttura turistica a struttura sanitaria sia sostanzialmente dovuta alle prescrizioni troppo restrittive della soprintendenza che hanno reso impossibile qualsiasi potere di azione;
   inoltre, la realizzazione di tale destinazione sanitaria residenziale, nei progetti redatti dall'associazione temporanea di imprese Prosperius, sarebbe stata addirittura subordinata alla complessiva sostenibilità economica del progetto, vincolata all'accreditamento dei posti letto della nuova casa di cura da parte del sistema sanitario regionale;
   tale accreditamento di nuovi posti letto apparirebbe assolutamente surreale nell'attuale contesto della sanità sarda, che ha appena ottenuto una deroga di legge per poter assorbire il surplus di posti letto accreditati discendente dall'accordo per l'attivazione del nuovo ospedale ex San Raffaele di Olbia;
   al di là dell'assenza di opportunità di accreditamento dei nuovi posti letto, la soluzione progettuale proposta dalla Prosperius Sardegna è sempre apparsa assolutamente confliggente con gli interessi generali dello sviluppo turistico ed economico cagliaritano, proponendo un complesso sanitario residenziale in riva al mare, assolutamente schizofrenico rispetto alle esigenze della città e dell'isola;
   nella conferenza stampa di fine anno 2014, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha ribadito la volontà di concordare con la R.a.s. la nuova destinazione dello stabile dell'ex Ospedale marino, privilegiando destinazioni di tipo recettivo alberghiero;
   nonostante quanto dichiarato dall'assessore regionale agli enti locali e dal sindaco di Cagliari, dal 18 dicembre 2014, data dell'annuncio dell'annullamento del bando di gara dell'ex Ospedale marino, sino ad oggi non vi è alcuna traccia di atti ufficiali di revoca da parte della Regione autonoma della Sardegna. Pertanto ad oggi, nonostante impazzi la polemica sulla «nuova» futura destinazione dell'ex Ospedale marino, l'atto ufficiale che ancora resta in piedi è l'aggiudicazione definitiva della gara alla Prosperius Sardegna, deliberata in data 2 aprile 2014;
   appare davvero offensivo nei confronti della città di Cagliari e dell'intera Sardegna che le vicende inerenti il futuro della spiaggia del Poetto e del manufatto dell'ex Ospedale marino si svolgano nell'attuale clima di grossolana improvvisazione, con l'amministrazione regionale che annuncia ai giornali l'annullamento di una procedura di gara durata otto anni, senza assumere, né adeguatamente motivare alcun atto ufficiale. Altrettanto incredibile appare che il sindaco di Cagliari, nel corso di una conferenza stampa pubblica, confermi l'esistenza di un confronto in essere con l'amministrazione regionale, mentre ancora persiste l'efficacia dell'atto normativo che assegna al progetto Prosperius il compendio dell'ex Ospedale marino;
   il rudere dell'ex Ospedale marino non è l'unico sfregio persistente alla spiaggia del Poetto: il relitto dello stabilimento della «Bussola», anch'esso sotto la giurisdizione del demanio regionale, deturpa da tantissimi anni il tratto quartese del litorale, costituisce un rischio costante per la stessa incolumità fisica dei bagnanti e rischia di sporcare irrimediabilmente il biglietto da visita della «spiaggia ufficiale di EXPO 2015»;
   l'attuale situazione di confusione assoluta e di assenza di scelte appare insostenibile per tutti i cagliaritani e per tutti i sardi, che dopo 8 anni di un'interminabile procedura burocratica, sono costretti a prendere atto che è nuovamente al palo di partenza qualsiasi attività di riqualificazione dello stabile dell'ex Ospedale marino, che rappresenta ancora una lacerante e dolorosa ferita aperta nella spiaggia, totalmente inutilizzato come risorsa per lo sviluppo economico di Cagliari e della Sardegna;
   qualunque sia il motivo sostanziale, appare davvero surreale che la R.a.s. si appresti a revocare l'aggiudicazione dopo otto anni di procedura burocratica, senza provvedere contestualmente ad indicare la soluzione alternativa ed i tempi della sua attuazione, garantendo ai sardi il pieno utilizzo del bene, in tempi rapidi e per obiettivi coerenti ai fini di sviluppo turistico ed economico –:
   quali iniziative intenda intraprendere con la soprintendenza di Cagliari per dirimere l'attuale difficile situazione derivante anche dalle iniziative assunte in sede regionale e per liberare la struttura dai vincoli descritti, vincoli che rendono di fatto impossibile qualsiasi tipo di destinazione d'uso della stessa e che impediscono di superare la situazione di totale incertezza sul destino dell'ex Ospedale marino di Cagliari, funzionale allo sviluppo turistico ed economico della città di Cagliari e dell'intera Sardegna. (3-01293)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' consortili

istituto ospedaliero

sviluppo economico