ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015
BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
11/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/02/2015
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/02/2015
Resoconto BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/02/2015

SVOLTO IL 11/02/2015

CONCLUSO IL 11/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01292
presentato da
BORGHI Enrico
testo presentato
Martedì 10 febbraio 2015
modificato
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   BORGHI, BRAGA, STELLA BIANCHI, BRATTI, CARRESCIA, COMINELLI, COVELLO, DALLAI, DE MENECH, GADDA, GINOBLE, TINO IANNUZZI, MANFREDI, MARIANI, MARRONI, MAZZOLI, MORASSUT, NARDI, GIOVANNA SANNA, VALIANTE, ZARDINI, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il 31 gennaio 2015 – a seguito di una perturbazione con forti venti e piogge e ad una tromba d'aria che hanno colpito il territorio salernitano – il fiume Sele è esondato in più punti nelle località Brecciale, Trentalone e Capaccio-Paestum, provocando ingenti danni alle colture, agli allevamenti e alle aziende bufaline. L'esondazione ha causato l'allagamento di 200 abitazioni e ha costretto 10 famiglie ad abbandonare le proprie case;
   se, da un lato, il ripetersi ciclico di eventi calamitosi richiede l'adozione di politiche di prevenzione attraverso un programma pluriennale di manutenzione ordinaria del territorio, dall'altro evidenzia la necessità di affrontare la questione del riequilibrio ambientale del suolo – del mantenimento o del recupero delle sue funzioni ambientali – quale ineludibile strumento di tutela e difesa dai fenomeni di dissesto idrogeologico;
   con la finalità di delineare un approccio trasversale e versatile ai problemi connessi alla tutela del suolo ed ai fenomeni di dissesto idrogeologico, l'Unione europea nel 2006 ha proposto la strategia tematica per la protezione del suolo (comunicazione della Commissione del 22 settembre 2006: «Strategia tematica per la protezione del suolo», COM(2006) 231 def) con misure destinate a proteggere il suolo e a preservare la sua capacità di svolgere le funzioni ecologiche, economiche, sociali e culturali; tale strategia non ha, per ora, avuto seguito;
   sulla base delle considerazioni contenute nella comunicazione, occorre integrare l'attuale visione prevalentemente «urbanistica» della gestione del suolo, basata quasi esclusivamente sui parametri della destinazione d'uso e dei piani regolatori, colmando le lacune nella conoscenza del suolo e potenziando la ricerca scientifico-ambientale, in particolare in materia di diversità biologica dei suoli. Il suolo è un sistema estremamente dinamico, che svolge numerose funzioni e un ruolo fondamentale per l'attività umana e la sopravvivenza degli ecosistemi. Il processo di formazione e rigenerazione del suolo è molto lento e per questo motivo esso è una risorsa essenzialmente non rinnovabile;
   non va tralasciato l'aspetto economico: la Commissione europea nella citata comunicazione afferma che l'analisi di impatto, sulla base dei dati disponibili, indica che il degrado dei suoli potrebbe costare fino a 38 miliardi di euro l'anno;
   i principali processi di degradazione cui sono esposti i suoli – l'erosione, la diminuzione della materia organica, la contaminazione, la salinizzazione, la compattazione, la diminuzione della biodiversità, l'impermeabilizzazione, le inondazioni e gli smottamenti – determinano un deterioramento che ha ripercussioni dirette sulla qualità delle acque e dell'aria, sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici, ma possono anche incidere sulla salute dei cittadini e mettere in pericolo la sicurezza dei prodotti destinati all'alimentazione umana e animale;
   nell'anno dell'Expo, la riflessione sulla realtà complessa dell'uso e del consumo dei suoli dovrà dunque necessariamente intersecarsi con il tema del cibo, dei diversi modelli di produzione agricola, di allevamento del bestiame e di distribuzione alimentare nel pianeta;
   l'affermarsi di una gestione dei suoli al di fuori dell'emergenza connessa ad eventi calamitosi e in una prospettiva di riequilibrio ambientale promuoverebbe, inoltre, una filiera con interessanti prospettive occupazionali nell'ambito delle attività di riforestazione, di rigenerazione urbana e di riequilibrio ambientale;
   la scelta degli interventi da finanziare per la salvaguardia dei territori dal dissesto idrogeologico deve quindi necessariamente tenere conto anche di criteri ambientali, definendo obiettivi specifici, che orientino le risorse messe a disposizione dall'Unione europea attraverso i fondi strutturali, per gli interventi di prevenzione del dissesto e di riequilibrio ambientale; interventi in tale direzione oggi sono limitati al solo reinsediamento, incentivato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, degli agricoltori nei territori abbandonati –:
   se, parallelamente alle misure per il reinsediamento dei giovani agricoltori, il Ministro interrogato intenda definire specifici obiettivi e priorità di finanziamenti, a valere sui fondi comunitari strutturali, per i progetti che rispondono a finalità di riequilibrio ambientale dei suoli e di riassetto idrogeologico. (3-01292)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risorse rinnovabili

equilibrio ecologico

disastro naturale