Legislatura: 17Seduta di annuncio: 361 del 13/01/2015
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 13/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 13/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 13/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/01/2015 Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 14/01/2015 Resoconto POLETTI GIULIANO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 14/01/2015 Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 14/01/2015
SVOLTO IL 14/01/2015
CONCLUSO IL 14/01/2015
PRATAVIERA, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUSIN, CAON, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI e SIMONETTI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
la Youth Guarantee, programma rivolto ai giovani Neet (Not in education, employment or training) tra i 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcun percorso formativo (Not in education, employment or training) e che prende forma nella raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, nell'applicazione concreta italiana più che uno strumento efficace di concrete opportunità lavorative a centinaia di migliaia di giovani italiani si è rivelata finora – secondo le conclusioni di una ricerca del Centro Studi «Impresa Lavoro» – un labirinto burocratico che non porta ad alcuna prospettiva occupazionale;
secondo la definizione classica di Neet, in Italia i giovani Neet sono stimati in circa 1,27 milioni (di cui 181 mila stranieri), corrispondenti al 21 per cento della popolazione di questa fascia di età, ma il nostro Paese ha deciso di allargare il target group ai giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, per un totale di 2.254.000 ragazzi;
in totale l'Italia ha ottenuto un finanziamento di 1,5 miliardi di euro, al cui concorso partecipano la YEI (Youth Employment Initiative) con 567 milioni di euro, il Fondo sociale Europeo per un pari importo e risorse nazionali;
secondo la ricerca di «Impresa Lavoro» trattasi di una montagna di denaro pubblico che ha partorito un costosissimo topolino: al programma comunitario hanno, infatti, aderito 250.770 giovani, di cui solo 59.150 sono stati poi effettivamente presi in carico dal programma «Garanzia Giovani»; complessivamente, dall'inizio del programma, sono stati offerti ai Neet 25.747 posti di lavoro, il che significa che ogni ragazzo preso in carico è costato sinora 25.600 euro e che ogni offerta di lavoro è costata ad oggi la tutt'altro che irrisoria somma di 58.700 euro;
forse perché nell'anno di avvio (2014) il piano non ha avuto la risposta che il Governo si aspettava, in occasione delle festività natalizie il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha avviato una campagna pubblicitaria nelle principali sale cinematografiche del Paese –:
quanto sia costata la campagna pubblicitaria richiamata in premessa e se le conclusioni della ricerca di «Impresa Lavoro» sopracitata trovino conferma nei dati in possesso del Ministro interrogato, nel qual caso, di conseguenza, se il Governo non ritenga opportuno adoperarsi anche in ambito europeo per un cambio della strategia per il rilancio dell'occupazione giovanile e, quindi, riorientare le risorse su una considerevole riduzione del cuneo fiscale, percorso più proficuo per il rilancio del tessuto produttivo italiano e, quindi, dell'occupazione. (3-01247)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica comunitaria dell'occupazione
accesso all'occupazione
lavoro giovanile