ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00867

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 242 del 10/06/2014
Abbinamenti
Atto 3/01116 abbinato in data 27/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 10/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROCCELLA EUGENIA NUOVO CENTRODESTRA 10/06/2014
CALABRO' RAFFAELE NUOVO CENTRODESTRA 10/06/2014
BINETTI PAOLA PER L'ITALIA 10/06/2014
GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA 10/06/2014
SBERNA MARIO PER L'ITALIA 10/06/2014
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA 10/06/2014
CARUSO MARIO PER L'ITALIA 10/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/06/2014
Stato iter:
27/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2014
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 27/10/2014
Resoconto PAGANO ALESSANDRO NUOVO CENTRODESTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2014

DISCUSSIONE IL 27/10/2014

SVOLTO IL 27/10/2014

CONCLUSO IL 27/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00867
presentato da
PAGANO Alessandro
testo presentato
Martedì 10 giugno 2014
modificato
Lunedì 27 ottobre 2014, seduta n. 318

   PAGANO, ROCCELLA, CALABRÒ, BINETTI, GIGLI, SBERNA, FITZGERALD NISSOLI e CARUSO. — Al Ministro dell'interno. – Per sapere – premesso che:
   le aggressioni e gli atti d'intolleranza che le associazioni Glbt rivolgono contro chi manifesta pubblicamente, in modo assolutamente pacifico e senza offendere alcuno, il proprio dissenso dall'ideologia gender stanno crescendo in maniera esponenziale in tutto il Paese. Le violenze e le intimidazioni che vedono protagoniste varie sigle della vasta galassia Glbt sono innumerevoli e negli ultimi mesi si stanno concentrando in particolare contro le «Sentinelle in piedi», un'associazione di cittadini la cui attività di difesa e promozione della dignità della persona, della famiglia fondata sull'unione tra un uomo e una donna e della libertà di espressione si svolge con veglie silenziose nelle piazze, sempre nel pieno rispetto delle opinioni e delle idee altrui;
   l’escalation di violenza contro le «Sentinelle in piedi» è confermata da numerosi episodi dettagliatamente documentati da qualificate fonti di stampa. Il quotidiano telematico La Nuova Bussola Quotidiana e il quotidiano Avvenire del 2 giugno 2014, così come i quotidiani Libero e La Stampa del 3 giugno 2014, riportano, infatti, la notizia dell'ultimo episodio di intolleranza e censura subito dalle «Sentinelle in piedi» il 31 maggio 2014 a Lecce. Gli attivisti della locale associazione, dopo aver effettuato i prescritti adempimenti nei confronti della questura, si apprestavano, infatti, a dare vita ad una pacifica quanto pacata veglia di protesta contro la legge sull'omofobia – nota come disegno di legge «Scalfarotto» – e le sue conseguenze liberticide – nel senso che viene eliminata ogni libertà d'opinione – quando sono stati letteralmente accerchiati e impediti dal proseguire la manifestazione con urla, cori e insulti ad opera di un folto gruppo di militanti di varie associazioni Glbt. Le modalità con cui è stata fermata la manifestazione delle «Sentinelle in piedi», accuratamente descritte dai giornali e visibili nei video presenti sulla rete, dimostrano come si sia trattato di un raid pianificato con il preciso intento di reprimere e inibire ogni opinione o idea che contrasti con l'ideologia gender. Ad ulteriore conferma del carattere assolutamente pacifico della veglia delle «Sentinelle in piedi» e della natura intimidatoria e intollerante della «contro-manifestazione» degli attivisti Glbt, nonché a conferma della pericolosità del disegno di legge sull'omofobia per l'esercizio della libertà di espressione, il citato articolo de La Nuova Bussola Quotidiana così riportava: le «Sentinelle in piedi» «in una nota diffusa poche ore dopo la veglia, ringraziano gli attivisti Glbt per quanto hanno fatto (...) a Lecce: hanno confermato nel modo più evidente il loro tratto intollerante e intimidatorio, in linea col carattere liberticida del disegno di legge “Scalfarotto”. Quest'ultimo manderà in carcere chiunque sostiene che un bambino cresce meglio con una madre e un padre; i sostenitori del disegno di legge lo applicano prima che sia approvato, impedendo perfino una manifestazione silenziosa contro di esso». E ringraziano pure la questura di Lecce: «la mancata tutela del diritto di manifestare pacificamente, nonostante fossero state rispettate tutte le regole per esercitarlo, ha permesso agli attivisti Glbt di mostrarsi per quello che sono»;
   il grave episodio verificatosi a Lecce non è purtroppo un caso isolato. Le «Sentinelle in piedi» sono state vittime, infatti, di una lunga serie di manifestazioni di intolleranza repressiva e violenta, tra le quali si ricorda l'episodio accaduto a Trento l'11 aprile 2014 – richiamato sempre da La Stampa del 3 giugno 2014 – dove 200 contestatori aderenti ad associazioni Glbt e centri sociali si sono infilati tra le fila delle «Sentinelle in piedi», provocandole, insultandole e minacciandole con cani di grossa taglia, episodio «emulato», pur senza l'ausilio di cani di grossa taglia ma con lo stesso portato di violenza e intolleranza, qualche giorno più tardi a Verona e ripreso dal quotidiano L'Arena del 14 aprile 2014; identico «copione» quello ripetutosi a Siena il 20 maggio 2014, e riportato dal quotidiano online Tempi.it, dove un gruppo di contestatori delle locali associazioni Glbt, oltre ad interrompere la veglia delle «Sentinelle in piedi» con il solito «repertorio» di provocazioni, insulti e intimidazioni, ha inscenato la propria protesta deliberatamente con baci saffici di fronte ai minorenni presenti;
   insulti, grida minacciose, urla le «armi» con cui un altro gruppo di violenti contestatori appartenenti ad associazioni Glbt tenta di interrompere una veglia delle «Sentinelle in piedi» svoltasi a Perugia il 29 marzo 2014, il tutto postato su Youtube in un video;
   a tali episodi riguardanti nello specifico le «Sentinelle in piedi» si aggiungono numerose altre contestazioni compiute dai gruppi Glbt ai danni di singoli o altre associazioni con lo stesso modus operandi e la stessa finalità di inibire e al tempo stesso provocare una qualche reazione «scomposta» nei soggetti provocati, in modo da poter strumentalmente denunciare il compimento di un gesto «omofobo» da parte degli stessi. Questo è quanto verificatosi sia in occasione del convegno dal titolo «Gender, omofobia, transfobia. Verso l'abolizione dell'uomo?» svoltosi a Casale Monferrato il 22 settembre 2013 e violentemente interrotto da gruppi aderenti ai collettivi Glbt – il tutto documentato in un articolo e in un video pubblicato da Il Fatto Quotidiano dal giornalista Simone Badaucco –, sia all'istituto paritario Faà di Bruno di Torino dove gli attivisti Glbt, nel novembre 2013, hanno inscenato proteste e contestazioni per impedire che nella scuola venisse svolto un ciclo di seminari sulla «bellezza della famiglia tradizionale minacciata dall'ideologia gender». Sia ancora con lo scrittore e giornalista Mario Adinolfi, ex parlamentare del Partito democratico, che viene regolarmente aggredito verbalmente ogni qualvolta presenta il suo libro «Voglio la mamma» in pubbliche conferenze. L'ultimo episodio, di una lunga serie, è avvenuto durante il convegno tenutosi all'Università Roma Tre martedì 27 maggio 2014. Come ben descritto dal quotidiano Avvenire del 1o giugno 2014, a pagina 3, dell'inserto Romasette, «durante il convegno c’è stata l'incursione di studenti di altre facoltà» che hanno disturbato l'incontro e con provocazioni hanno cercato di impedire il dibattito;
   in considerazione dell'entità e gravità della questione esposta, la soluzione della stessa è resa ancor più urgente dall'imminenza delle prossime manifestazioni delle «Sentinelle in piedi» in programma venerdì 13 giugno 2014 a Trento e Messina, sabato 14 giugno 2014 a Parma, Busto Arsizio, Brescia e Catania, domenica 15 giugno 2014 a Verona e Cremona e delle altre che sono state già programmate nelle prossime settimane –:
   tenuto conto della escalation d'intolleranza e violenza che questi episodi stanno avendo, quali iniziative il Ministro interrogato ritenga opportuno adottare affinché manifestazioni quali quelle descritte possano svolgersi pacificamente.
(3-00867)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

associazione

diritto di manifestare

disegno di legge