Legislatura: 17Seduta di annuncio: 234 del 27/05/2014
Primo firmatario: CESARO ANTIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/05/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/05/2014 Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 28/05/2014 Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 28/05/2014 Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 28/05/2014
SVOLTO IL 28/05/2014
CONCLUSO IL 28/05/2014
ANTIMO CESARO. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni sono sempre più numerosi i minorenni che navigano su internet. Si è notevolmente abbassata l'età media degli utenti ed è cresciuto in modo esponenziale il numero di ore che bambini e ragazzi trascorrono davanti al computer;
i pericoli che si corrono in rete non sono pochi. Tra questi, l'adescamento dei minori e il triste e preoccupante fenomeno del cyber-bullismo, che si sostanzia nell'uso deliberato dei media digitali per comportamenti molesti, anche protratti nel tempo, volti a infastidire, molestare e danneggiare una persona con l'ausilio dei moderni mezzi di comunicazione e attraverso un uso strumentale dei social network;
è anche accaduto che atti di bullismo, compiuti nella vita reale, siano poi finiti in rete, perché ripresi e poi condivisi in internet, con un'amplificazione nel tempo e nello spazio degli atti di violenza. Episodi che, in molti casi, sono poi sfociati in esiti drammatici;
l'età minima formalmente indicata per accedere ai social network è di solito 13 anni. Purtroppo, le blande cautele predisposte dai gestori non impediscono la creazione di account da parte di utenti di età inferiore, che, inconsapevoli dei rischi, possono mentire sulla loro età, indicando – per esempio – una data di nascita fittizia, così esponendosi ai rischi sopra descritti;
si segnala che, per dimostrare la sua attenzione nei confronti degli utenti più giovani, un noto social network – per esempio – afferma che «le sole persone che possono vedere ciò che pubblicano i ragazzi sono i loro amici, gli amici degli amici e le reti (ad esempio, quella della scuola che frequentano)». Tale affermazione, però, invece di tranquillizzare, allarma ancora di più, in quanto candidamente ammette che gli account dei minori possono essere visionati e contattati da soggetti indeterminati ed indeterminabili che possono con essi interagire –:
se e come intenda intervenire per garantire la tutela dei minori nell'utilizzo dei social network e, in particolare, quali iniziative, incluse quelle normative, ritenga di porre in essere anche a presidio dell'esercizio della potestà genitoriale sui figli minorenni, poiché, in mancanza di provvedimenti concreti, rischia di suonare come una beffa il suggerimento offerto da qualche social network agli utenti: «Si invitano i genitori a insegnare ai propri figli le norme per un utilizzo sicuro di internet». (3-00848)
EUROVOC :protezione dell'infanzia
Internet
minore eta' civile