Legislatura: 17Seduta di annuncio: 227 del 13/05/2014
Primo firmatario: CORSARO MASSIMO ENRICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 13/05/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/05/2014 Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE RISPOSTA GOVERNO 14/05/2014 Resoconto GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 14/05/2014 Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
DISCUSSIONE IL 14/05/2014
SVOLTO IL 14/05/2014
CONCLUSO IL 14/05/2014
CORSARO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il settore delle rinnovabili in Italia è rappresentato da circa cinquecento gruppi aziendali con decine di migliaia di lavoratori e oltre undicimila megawatt di produzione installati – e almeno il doppio a livello globale – nel settore idroelettrico, solare, eolico, del biogas e delle biomasse oltre che nell'industria dei servizi, cui si aggiungono circa mezzo milione di produttori non professionali che, grazie agli incentivi, hanno installato un impianto sul tetto della propria casa o del proprio capannone;
sembra che il Governo stia lavorando ad un decreto «spalma incentivi» che prevede tagli retroattivi agli incentivi corrisposti al settore delle energie rinnovabili, un provvedimento che danneggerebbe gravemente tutto il settore, già interessato, negli ultimi anni, da una lunga serie di modifiche regolatorie retroattive, quali l'eliminazione dei prezzi minimi garantiti, l'introduzione dell'imu, l'eliminazione dell'indicizzazione della tariffa incentivante del primo conto energia, l'inclusione delle stesse rinnovabili nella Robin Hood Tax, l'azzeramento del corrispettivo per il servizio di trasmissione (ctr), l'introduzione degli oneri di gestione in capo al Gestore servizi energetici ed altre ancora, che hanno impattato in misura sensibile sui conti delle singole imprese produttrici, riducendo fortemente la redditività dei progetti;
l'introduzione di una simile misura lede, inoltre, l'affidamento degli operatori nella certezza e stabilità del regime incentivante, andando a colpire solamente le società che hanno investito, credendo nel Paese, in infrastrutture pluriennali, ed è in evidente contrasto, a giudizio dell'interrogante, sia con la disciplina europea sia con le norme costituzionali;
si stima che la somma delle misure condurrà nel solo 2014 ad una «restituzione» di incentivi per oltre un miliardo di euro, circa ottocento milioni dei quali destinati, peraltro, in larga parte alla fiscalità generale e solo in misura limitata ad una riduzione della componente A3 a beneficio delle bollette elettriche e, quindi, dei consumatori;
l'adozione di tale misura rischia di determinare il fallimento di buona parte degli operatori, con seri impatti occupazionali, compromettendo in modo irrimediabile la posizione del nostro Paese in questo settore a livello europeo e mondiale –:
quali siano i contenuti effettivi del provvedimento allo studio del Governo e se non ritenga di introdurre dei criteri di garanzia per il settore delle energie rinnovabili, mantenendo un principio di affidamento per le aziende anche straniere che si sono impegnate in questo settore in Italia, nonché salvaguardando le aziende e i lavoratori. (3-00819)
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