Legislatura: 17Seduta di annuncio: 223 del 06/05/2014
Primo firmatario: AMENDOLA VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 KYENGE CECILE PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 MONACO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 SPERANZA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 BRAY MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 06/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/05/2014 Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 07/05/2014 Resoconto MOGHERINI FEDERICA MINISTRO - (AFFARI ESTERI) REPLICA 07/05/2014 Resoconto AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 07/05/2014
SVOLTO IL 07/05/2014
CONCLUSO IL 07/05/2014
AMENDOLA, SPERANZA, MANCIULLI, QUARTAPELLE PROCOPIO, BERLINGHIERI, BRAY, CASSANO, CHAOUKI, CIMBRO, GIANNI FARINA, FEDI, GARAVINI, GENTILONI SILVERI, KYENGE, LA MARCA, MONACO, NICOLETTI, PORTA, RIGONI, TIDEI, MARTELLA, ROSATO e DE MARIA. —
Al Ministro degli affari esteri
. — Per sapere – premesso che:
nell'ultima settimana la situazione nel sudest dell'Ucraina è sempre più fuori controllo e la drammatica escalation della violenza ha visto episodi di vera e propria guerra civile; si fanno più cruenti gli scontri armati tra i filorussi, che occupano la città di Sloviansk, e le forze armate di Kiev e, secondo il Ministero degli interni ucraino, ci sarebbero vittime anche tra i civili. Il Ministero accusa, inoltre, i ribelli di usare la popolazione come «scudi umani» e, citando testimonianze, di dar fuoco alle case;
il 2 maggio 2014 ad Odessa, nel sud dell'Ucraina, durante gli scontri tra nazionalisti ucraini e separatisti, è stato appiccato il fuoco nella sede dei sindacati ed hanno perso la vita quasi 50 persone, in seguito un gruppo di separatisti filorussi ha preso d'assalto il commissariato e ha costretto le autorità a liberare circa 60 attivisti arrestati in merito ai suddetti scontri;
il Presidente ad interim ucraino, Oleksandr Turcinov, ha dichiarato ai microfoni della televisione ucraina 5 TV che la Russia «è in guerra» con il suo Paese e che il sostegno russo ai separatisti nell'est del Paese è «un problema colossale»;
il 25 aprile 2014 sette osservatori dell'Osce e 4 militari ucraini che li accompagnavano sono stati rapiti dai separatisti filorussi a Sloviansk nell'Ucraina orientale e sono stati rilasciati solo 8 giorni dopo;
secondo il Ministero della difesa ucraino, nei giorni scorsi, a Sloviansk sono stati abbattuti due elicotteri Mi-24 con l'aiuto di un complesso portatile per la difesa aerea e si sono registrati un pilota morto e dei feriti;
il 2 maggio 2014 il Presidente americano, Barack Obama, nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato che gli «Stati Uniti e Germania sono uniti contro le azioni illegali della Russia in Ucraina e determinati a coordinare le proprie azioni, comprese le sanzioni contro Mosca. Siamo pronti a nuovi passi se la Russia continua con la sua invasione» dell'Ucraina e la stessa Merkel ha avvertito che «se la situazione in Ucraina non si stabilizza nuove sanzioni contro la Russia saranno inevitabili»;
il 5 maggio 2014 la Russia, in una nota del Ministero degli esteri, ha lanciato un nuovo appello alle autorità di Kiev affinché si fermino gli scontri nelle regioni orientali dell'Ucraina, si ritirino le truppe e si apra un negoziato; poiché se non si ferma l’escalation di violenza, il conflitto «minaccerà» la pace in tutta Europa. In un comunicato, il Ministero degli esteri russo ha paventato un'imminente «catastrofe umanitaria» nelle «città dell'est bloccate» dall'esercito ucraino, dove «si constata l'inizio di una penuria di medicinali e l'interruzione della fornitura di alimenti»;
secondo notizie delle ultime ore, parrebbe che la Camera pubblica russa – organo consultivo della Duma che riunisce rappresentanti della società civile – intende appellarsi all'Onu e al Consiglio d'Europa per proporre il rinvio delle elezioni in Ucraina, previste per il 25 maggio 2014. Già il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, aveva definito «assurdo parlare di elezioni» dopo l'avvio dell'offensiva governativa nell'est dell'Ucraina;
il 5 e 6 maggio 2014 si è tenuto a Roma il «G7 energia», con all'ordine del giorno la necessità dell'Europa di accelerare l'integrazione in ambito energetico; Mosca, infatti, garantisce il 30 per cento dei consumi di gas europei, oltre la metà dei quali transitano attraverso il territorio ucraino;
il New York Times ha fatto una valutazione complessiva sulla dipendenza energetica, dalla quale emerge che Slovacchia, Lituania e Polonia sono i Paesi membri potenzialmente più esposti ad uno shock energetico causato dall'interruzione delle importazioni dalla Russia. L'Italia rimane nella parte bassa, con il 28 per cento, ai livelli della Germania (30 per cento) e poco sopra la Francia (17 per cento). Nel complesso, il 42 per cento del fabbisogno energetico dell'Unione europea dipende dalla Russia;
inoltre, oltre al settore energetico, l'Unione europea è il primo partner commerciale per Mosca e la Russia è il terzo partner per l'Unione europea –:
quali siano i passi che il Governo italiano intende compiere per concorrere a bloccare l’escalation di scontri e violenze in Ucraina, per scongiurare un ulteriore inasprimento delle condizioni sul terreno e per assicurare una piena implementazione degli accordi di Ginevra. (3-00808)
EUROVOC :Ucraina
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