ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00765

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 211 del 14/04/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/04176
Abbinamenti
Atto 3/00760 abbinato in data 15/04/2014
Atto 3/00761 abbinato in data 15/04/2014
Atto 3/00763 abbinato in data 15/04/2014
Atto 3/00764 abbinato in data 15/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2014
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2014
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/04/2014
Stato iter:
15/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/04/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 15/04/2014
Resoconto COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/04/2014

DISCUSSIONE IL 15/04/2014

SVOLTO IL 15/04/2014

CONCLUSO IL 15/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00765
presentato da
REALACCI Ermete
testo presentato
Lunedì 14 aprile 2014
modificato
Martedì 15 aprile 2014, seduta n. 212

   REALACCI, BRATTI, COMINELLI e GINOBLE. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:
   si apprende da un articolo di Giovanni Valentini, pubblicato da la Repubblica il 24 marzo 2014, dell'intenzione da parte dell'amministrazione comunale di Bussi sul Tirino (Pescara) di reindustrializzare il sito produttivo di Bussi;
   Bussi sul Tirino è stato da sempre considerato un sito di grande interesse industriale grazie alla ricchezza di acqua. Così nel 1901 la società Franco-svizzera di elettricità, divenuta poi Società italiana di elettrochimica, ottenne la concessione di installare impianti per la produzione di cloro, sfruttando il fiume sia per il fabbisogno di acqua dell'industria stessa che per la produzione di energia elettrica. Nel 1907 Bussi rappresenta la prima produzione in Italia dell'alluminio con il metodo elettrochimico. Dopo la prima guerra mondiale il polo industriale si concentrò sulla produzione di ferro-silicio (corazze per le navi), clorati (per esplosivi), fosgene (da tetracloruro di carbonio per gas asfissianti), ioduro e cloruro di benzile (gas irritanti e lacrimogeni), acido benzoico (irritanti). Nel dopoguerra gli impianti passarono sotto la gestione della Montecatini che dal 1960 concentrò lo sfruttamento per la produzione di cloro, clorometani, cloruro ammonico, piombo tetraetile e trielina. Nel luglio del 1966 venne costituita la Siac (Società italiana additivi per carburanti) che assunse, nel gennaio del 1967, la gestione del settore produttivo piombo-alchili. Tra il 1989 e il 1994 furono potenziati gli impianti per l'acqua ossigenata e per il clorometano. Nel 1995 fu installato un nuovo impianto per la produzione di detergenti domestici con la caratteristica di esercitare a freddo l'effetto sbiancante a cui si uniscono le proprietà battericide;
   per quanto sopra esposto si evince che le attività del polo industriale di Bussi sul Tirino, storicamente, sono state caratterizzate da produzioni di grande nocività per la fauna, la flora, l'equilibrio idrico dell'area e gli esseri umani;
   secondo il detto articolo de la Repubblica ed anche nella relazione della regione Abruzzo in relazione al sito si conferma che: «il Corpo forestale dello Stato ha individuato, in località Bussi sul Tirino (Pescara), un'area estesa circa 30.000 metri quadri, sita a poca distanza dalla confluenza dei fiumi Tirino e Pescara (nella sponda sinistra del fiume Pescara) nei pressi della stazione ferroviaria del medesimo comune, in cui è stata rinvenuta una notevole quantità di rifiuti (per una volumetria presumibile di circa 240.000 metri cubi). Sono in corso già da tempo e analisi chimico-fisiche dei materiali rinvenuti da parte dei tecnici dell'Arta Abruzzo, impegnati nella zona anche per indagini più vaste, commissionate dalla regione Abruzzo, inerenti studi della qualità delle acque di falda («Pozzi Sant'Angelo»), da cui si preleva acqua per fini potabili da parte dell’Aca, azienda acquedottistica di Pescara. Dalle analisi di laboratorio effettuate dall'Arta Abruzzo e dai sondaggi e carotaggi che ad oggi sono stati eseguiti, è risultato che i rifiuti sono costituiti da sostanze altamente nocive, per lo più cancerogene, come: cloroformio, esacloroetano, tetracloruro di carbonio, tetracloroetano, tricloroetilene, idrocarburi policiclici aromatici, frammiste a terreni inquinati. Alcune di queste sostanze sono la base degli acidi solitamente utilizzati nelle tintorie. L'area suddetta, posta nei pressi del viadotto autostradale A25 (Roma-Pescara), è stata ceduta nel 1999 dalla Montedison ad una società immobiliare di Milano, si trova in un ambito territoriale molto delicato, a poca distanza dai territori dei due parchi nazionali (Maiella Morrone e Gran Sasso e Monti della Laga), è stata posta sotto sequestro dalla magistratura di Pescara che sta svolgendo le relative indagini. La regione Abruzzo, la provincia di Pescara ed il comune di Bussi sul Tirino, tramite i rispettivi rappresentanti istituzionali, hanno dichiarato di volersi costituire come parte civile nell'eventuale giudizio di responsabilità per il danno ambientale arrecato»;
   anche Legambiente Abruzzo lamenta come Bussi sul Tirino si configuri come un'area a gravissimo inquinamento, ricompresa tra i gioielli ambientali e paesaggistici del Parco del Gran Sasso e il Parco della Maiella. Tra i «siti di interesse nazionale» figura anche Bussi sul Tirino. I siti di interesse nazionale sono stati definiti dal decreto legislativo n. 22 del 1997 («decreto Ronchi») e nel decreto ministeriale n. 471 del 1999 e ripresi dal decreto legislativo n. 152 del 2006, che stabilisce che essi sono individuabili in relazione alle caratteristiche dei sito, alla quantità e alla pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini sanitari e ecologici, nonché di pregiudizio per i beni culturali e ambientali;
   secondo una prima stima effettuata dall'Ispra per il Ministero della salute si valuta in 8,5 miliardi di euro il danno ambientale per quel territorio e in circa 500-600 milioni di euro il costo di bonifica dell'area inquinata, ora ricoperta, come testimonia la Repubblica: «da un sarcofago, con un telone impermeabile e sopra un terrapieno in ghiaia»;
   l'interrogante ha presentato due atti di sindacato ispettivo nella XVI legislatura aventi il medesimo oggetto, senza però aver ottenuto alcuna risposta –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della questione;
   se e quali iniziative urgenti intendano mettere in campo per aggiornare, dopo anni, lo studio e il grado di inquinamento del sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino;
   se intendano, altresì, chiarire lo stato degli interventi di bonifica, anche primaria, dei siti produttivi e inquinati finora attuati;
   da ultimo, se non intendano valutare l'opportunità di istituire, per quanto di competenza e di concerto con l'amministrazione comunale e la regione Abruzzo, un tavolo tecnico interministeriale per implementare un piano di rilancio socio-economico della comunità montana, anche attraverso un piano di reindustrializzazione dell'area, a patto che sia essa sia sostenibile dal punto di vista ambientale e compatibile con i predetti piani di bonifica. (3-00765)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BUSSI SUL TIRINO,PESCARA - Prov,ABRUZZI

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

inquinamento

sostanza tossica

zona inquinata