ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00724

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 202 del 01/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAUSIN ANDREA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 01/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/04/2014
Stato iter:
02/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/04/2014
Resoconto CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/04/2014
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/04/2014
Resoconto CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/04/2014

SVOLTO IL 02/04/2014

CONCLUSO IL 02/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00724
presentato da
CAUSIN Andrea
testo presentato
Martedì 1 aprile 2014
modificato
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   CAUSIN. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   situata nel Delta del Po la Centrale di Porto Tolle, di proprietà di Enel S.p.a, è uno dei più grandi impianti in Europa per produzione di energia elettrica. Divisa in quattro gruppi da 660 megawatt l'uno, può generare circa l'8 per cento del fabbisogno italiano di energia elettrica. Il passaggio da gasolio a carbone è iniziato otto anni fa ed è stato ostacolato da associazioni ambientaliste e da comitati cittadini;
   la ragione Veneto e il presidente Zaia hanno invece ribadito la ferma volontà a proseguire col progetto pro carbone presentato da Enel che permetterebbe di dare lavoro a 3500 persone con l'impegno di qualche miliardo di euro, dando così uno sbocco a molte imprese locali;
   la procedura di impatto ambientale che prevedeva la conversione a carbone dell'impianto è stata fermata dal Consiglio di Stato che ha annullato il decreto di valutazione di impatto ambientale, imponendo che, in sede della nuova valutazione di impatto ambientale, si dovesse effettuare una valutazione comparativa fra il progetto sottoposto a procedura e le possibili alternative: prima di tutte il gas metano perché a pochi metri dalla centrale di Porto Tolle sorge il più grande terminale gasifero off shore del mondo;
   il destino di questa centrale termoelettrica è tutto appeso al progetto di riconversione, che dovrebbe sostituire i quattro gruppi di generazione alimentati a olio combustibile con tre unità a carbone, più moderne e meno inquinanti, passando da oltre 2.600 megawatt di potenza installata a 1.980 megawatt. C’è in ballo un investimento complessivo pari a due miliardi e mezzo di euro, finora bloccato dalle «peripezie» burocratiche degli ultimi anni. Come ha confermato Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, «continuiamo a credere in questo progetto, però ci sono tre ostacoli: la mancanza delle autorizzazioni, la magistratura di Rovigo che indaga e le condizioni di mercato». In un incontro con il governatore del Veneto, Luca Zaia, il ministro pro tempore Zanonato aveva dichiarato di voler esaminare la pratica di Porto Tolle: «Se il Veneto raggiunge l'autonomia energetica è un vantaggio per tutti», sono state le sue parole. Lasciando chiaramente intendere che il carbone è un'opzione tutt'altro che remota –:
   quali iniziative di competenza ritenga opportuno assumere al fine di accelerare il processo di riconversione per permettere alla centrale di funzionare e soprattutto per garantire un futuro a molte famiglie. (3-00724)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PORTO TOLLE,ROVIGO - Prov,VENETO

EUROVOC :

impatto ambientale

indipendenza energetica

produzione d'energia

idrocarburo

energia elettrica

stazione energetica

gasolio