ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00704

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 196 del 24/03/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00997
Abbinamenti
Atto 3/00489 abbinato in data 25/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/03/2014
Stato iter:
25/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/03/2014
Resoconto REGGI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 25/03/2014
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/03/2014

DISCUSSIONE IL 25/03/2014

SVOLTO IL 25/03/2014

CONCLUSO IL 25/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00704
presentato da
TONINELLI Danilo
testo presentato
Lunedì 24 marzo 2014
modificato
Martedì 25 marzo 2014, seduta n. 197

   TONINELLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   alla luce di numerose segnalazioni relative ad irregolarità da parte di alcune scuole nella richiesta alle famiglie dei contributi scolastici, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dipartimento per l'istruzione, con nota protocollo n. 312 del 20 marzo 2013, ha fornito precise indicazioni;
   con la sopra detta nota il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha ribadito che trattasi di contributi «assolutamente volontari, anche in ossequio al principio di obbligatorietà e gratuità dell'istruzione inferiore»;
   ciononostante, soprattutto in occasione del periodo di iscrizione, la prassi delle scuole di richiedere il versamento dei contributi in maniera irregolare non sarebbe affatto terminata. Con nota protocollo n. 593 del 7 marzo 2013, il dicastero è, infatti, nuovamente intervenuto sulla grave questione sottolineando che «tali comportamenti, oltre a danneggiare l'immagine dell'intera amministrazione scolastica e minare il clima di fiducia e collaborazione che è doveroso instaurare con le famiglie, si configurino come vere e proprie lesioni al diritto allo studio costituzionalmente garantito (...) subordinare l'iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo non è solo illegittimo, ma si configura, per i soggetti che sono responsabili della gestione, come una grave violazione dei propri doveri d'ufficio». Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha infine ricordato che «qualunque discriminazione ingiustificata a danno degli studenti derivante dal rifiuto di versamento del contributo in questione, sia in termini di valutazione che disciplinari, risulterebbe del tutto illegittima e gravemente lesiva del diritto allo studio dei singoli»;
   secondo quanto riportato dalla stampa, il comitato scuola pubblica di Crema da mesi lamenta «le pressioni ricevute da parte dei dirigenti scolastici di alcuni istituti cremaschi (...) perché le famiglie paghino i cosiddetti contributi, che dovrebbero essere volontari, ma che di fatto diventano obbligatori. Pena: l'esclusione da alcune attività scolastiche, come laboratori, accesso ad internet e quant'altro considerato non strettamente legato alla didattica» (Crema Oggi del 24 giugno 2013);
   già il 9 febbraio 2013 il comitato scuola pubblica cremasca aveva denunciato la questione, spiegando che nel cremasco tali contributi si aggirano in media tra le 100 e le 200 euro, coprendo circa la metà delle entrate scolastiche. «E così capita (...) che i contributi che dovrebbero essere volontari diventano obbligatori. Pena: verrà negata la password a quelli ragazzi che non hanno pagato» (Crema Oggi, 9 febbraio 2013);
   addirittura nell'articolo sopra citato si riporta l'esempio di alcuni liceali che, non avendo versato tale contributo, rischierebbero di «non poter vedere la propria pagella» (Crema Oggi, 9 febbraio 2013) –:
   se quanto riportato circa l'irregolare richiesta dei contributi corrisponda al vero e, in caso affermativo, quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare nei confronti degli eventuali responsabili;
   come intenda il Ministro interrogato garantire l'applicazione da parte delle istituzioni scolastiche delle note protocollo n. 312 del 20 marzo 2013 e protocollo n. 593 del 7 marzo 2013, anche al fine di tutelare il diritto allo studio. (3-00704)

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