ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: INVERNIZZI CRISTIAN
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
20/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2013
Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2013
Resoconto DELRIO GRAZIANO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
 
REPLICA 20/11/2013
Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

SVOLTO IL 20/11/2013

CONCLUSO IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00461
presentato da
INVERNIZZI Cristian
testo presentato
Martedì 19 novembre 2013
modificato
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

   INVERNIZZI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, FEDRIGA, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   nel quadro della straordinaria situazione di crisi economico-finanziaria, con il fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei necessari per il raggiungimento del pareggio di bilancio, in un'azione complessiva di riduzione degli apparati amministrativi quali fonte di spesa pubblica, i Governi che si sono succeduti dalla XVI legislatura ad oggi hanno messo in atto, in modo, ad avviso degli interroganti, estemporaneo, confuso irrazionale e, soprattutto, di dubbia legittimità costituzionale, interventi legislativi mirati alla soppressione delle province;
   questo modo di agire ha creato una situazione paradossale, basti pensare che ad oggi in ben tre disegni di legge del Governo, di cui uno costituzionale, all'esame del Parlamento, si affronta il tema della soppressione delle province;
   la soppressione delle province, non accompagnata da una riforma costituzionale capace di riorganizzarne in modo organico competenze e funzioni, potrebbe causare anche danni irreparabili per il bene comune del Paese. Si immagini, ad esempio, a cosa potrebbe accadere in riferimento all'organizzazione dell'Expo 2015, che vede l'attuale provincia di Milano coinvolta a pieno titolo nella complessa organizzazione dell'evento;
   è stato dimostrato, inoltre, in modo inconfutabile come la soppressione delle province non comporterebbe per la spesa pubblica risparmi degni di nota;
   una soppressione delle province sic et simpliciter potrebbe paralizzare l'esercizio delle funzioni cosiddette di «area vasta», le quali rimarrebbero sospese fra il livello regionale e quello comunale;
   al fine di adempiere ad una riforma capace, da un lato, di razionalizzare la spesa pubblica e, dall'altro lato, di non paralizzare il Paese, è necessario attribuire alla responsabilità delle singole regioni il compito di disciplinare le modalità di esercizio delle funzioni di area vasta, tenendo conto dei connotati particolari del proprio territorio. Ad esempio, potranno essere considerati indici quali l'assetto istituzionale (numero dei comuni), la densità di popolazione, gli aspetti morfologici e fattori socio-economici;
   le riforme costituzionali in materia dovranno riguardare anche la semplificazione complessiva dell'amministrazione locale, regionale e statale, imponendo a tutti gli enti territoriali di sopprimere enti, agenzie ed organismi, comunque denominati, e proibendo di istituirne di nuovi al fine di svolgere funzioni di governo di area vasta;
   sul tema della soppressione delle province, la posizione dei partiti che sostengono l'attuale Governo non è affatto chiara. In data 6 novembre 2013, il presidente dell'Anci Piero Fassino, nonché esponente di spicco del Partito democratico, nel corso di un'audizione informale, presso la I Commissione della Camera dei deputati, durante l’iter d'esame dell'atto Camera n. 1542 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), ha dichiarato, senza del resto essere smentito dal Governo né dal suo stesso partito, che nessuno vuole sopprimere le province. È ovvio, quindi, che ad avviso degli interroganti anche questo Esecutivo sta lavorando in modo equivoco, da un lato, propagandando una linea dura di abolizione dell'ente locale territoriale e, dall'altro lato, intervenendo solo con modifiche formali e non sostanziali;
   in data 18 novembre 2013, in un convegno tenutosi a Roma, organizzato dal Financial Times, il Presidente del Consiglio dei ministri ha annunciato che prima dell'estate 2014 saranno approvate definitivamente le riforme costituzionali –:
   se il Governo non ritenga opportuno affrontare in modo razionale la riorganizzazione degli enti locali territoriali, inserendo il tema nelle già programmate riforme costituzionali, affidando direttamente alle competenze regionali la riorganizzazione di nuove forme associative per l'esercizio delle funzioni di governo di area vasta, nonché la relativa soppressione di tutti gli enti intermedi. (3-00461)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

revisione della costituzione

pareggio del bilancio

ente locale