ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00409

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 107 del 29/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI SALVO TITTI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013
LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013
RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013
BOCCADUTRI SERGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/10/2013
Stato iter:
30/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/10/2013
Resoconto DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2013
Resoconto GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/10/2013
Resoconto DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2013

SVOLTO IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00409
presentato da
DI SALVO Titti
testo presentato
Martedì 29 ottobre 2013
modificato
Mercoledì 30 ottobre 2013, seduta n. 108

   DI SALVO, MIGLIORE, PAGLIA, LAVAGNO, RAGOSTA, BOCCADUTRI e MELILLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   gli istituti di credito italiani, oltre ad avere venduto titoli tossici ai cittadini (si vedano i casi Parmalat e Cirio, tra gli altri) e negato il credito a famiglie e imprese, hanno remunerato con decine di milioni di euro i propri dirigenti, dopo che questi avevano realizzato truffe ed ingenti danni patrimoniali;
   i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno provveduto a spendere denaro pubblico in soccorso degli istituti in difficoltà (Banca popolare di Milano, Monte dei Paschi di Siena ed altri);
   la Banca centrale europea, con le due long term refinancing operation, ha prestato ad un tasso dell'1 per cento circa 230 miliardi di euro alle banche italiane;
   nella stessa legge di stabilità per il 2014, per favorire le banche, il Governo ha previsto la deducibilità sui crediti bancari, abbreviandone il periodo rispetto alla normativa precedente da 18 a 5 anni;
   è stato istituito un comitato di esperti per valutare la possibilità di rivalutare a prezzi di «mercato» le quote azionarie della Banca d'Italia possedute dalle banche, ipotizzando, inoltre, un'aliquota ridotta per l'imposta sulle plusvalenze che ne deriverebbero;
   di fronte a tali impegni finanziati con risorse pubbliche, ci si sarebbe aspettato un diverso atteggiamento da parte dei dirigenti degli istituti di credito in merito alla concessione di credito alle famiglie ed alle imprese, nonché verso i propri dipendenti;
   viceversa, malgrado tutte queste misure di favore, gli istituti di credito italiani, tramite la loro associazione di categoria, l'Abi, hanno disdetto il contratto nazionale di lavoro, proponendo per ogni istituto un contratto aziendale, ed hanno disdetto – pur in vista di piani di ristrutturazione delle principali banche – il fondo di solidarietà di categoria, attraverso il quale negli anni scorsi si sono gestiti senza eccessivi traumi più di 50 mila «esuberi»;
   i sindacati di categoria per protestare contro queste disdette hanno proclamato per giovedì 31 ottobre 2013 uno sciopero di tutta la categoria –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per ricondurre gli istituti di credito ad un comportamento più consono al loro ruolo ed alle loro responsabilità economiche e sociali, nonché affinché siano ritirate le disdette del contratto nazionale di lavoro e del fondo di solidarietà della categoria. (3-00409)
(29 ottobre 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

credito

aiuto alla ristrutturazione

detrazione fiscale

ristrutturazione industriale

banca

Banca centrale europea

danno