ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00262

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 66 del 06/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/08/2013
Stato iter:
07/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/08/2013
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2013
Resoconto CARROZZA MARIA CHIARA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 07/08/2013
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/08/2013

SVOLTO IL 07/08/2013

CONCLUSO IL 07/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00262
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Martedì 6 agosto 2013
modificato
Mercoledì 7 agosto 2013, seduta n. 67

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   le cronache degli ultimi anni, supportate anche da audizioni svoltesi presso la Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, raccontano che in numerose scuole italiane viene disattesa la circolare emanata dall'ex Ministro Gelmini l'8 gennaio 2010, avente per oggetto «Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana», riguardante l'equa distribuzione tra studenti italiani e studenti immigrati negli istituti scolastici nazionali. Secondo il rapporto nazionale dell'Ismu relativo all'anno scolastico 2011/2012, l'indicazione contenuta nella circolare del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che prevede una percentuale massima pari al 30 per cento di studenti stranieri per ogni istituto scolastico, non viene applicata dal 4,3 per cento degli istituti, con un trend di crescita, in un solo anno scolastico, dello 0,4 per cento. Ancora più eclatanti appaiono i dati relativi ai contesti a forte pressione migratoria: in quelle realtà le scuole con tassi di incidenza da 30 per cento a meno del 40 per cento sono 1.506 nel 2011/2012, quelle con tassi dal 40 per cento a meno di 50 per cento sono 578, mentre quelle con tassi del 50 per cento e oltre sono 415. Queste ultime sono denominate «scuole a maggioranza straniera». Gli ordini di scuola più interessati dalla concentrazione degli alunni con cittadinanza non italiana sono quelli dell'infanzia e primaria, dove i plessi con tassi di incidenza consistenti (dal 40 al 50 per cento) sono aumentati in un anno, rispettivamente, del 25 per cento e del 39 per cento; allo stesso modo, seppure con un'intensità inferiore, è cresciuto il numero di scuole dell'infanzia e primaria a maggioranza straniera. In complesso, nell'anno scolastico 2011/2012, il 5,4 per cento delle scuole dell'infanzia e il 4,1 per cento di quelle primarie accoglie alunni con cittadinanza non italiana in misura almeno pari al 30 per cento. Se da una parte si registra un contenimento del numero di scuole secondarie di primo grado a forte concentrazione o a maggioranza straniera, che rappresentano il 2,5 per cento del totale dei plessi di questo ordine scolastico, da un'altra si deve verificare che tra le scuole secondarie di secondo grado è in forte aumento la concentrazione di presenza straniera, in quanto si registra un aumento del 20 per cento di scuole con percentuali tra il 30 e il 40 per cento, un aumento del 9 per cento di scuole con percentuali dal 40 al 50 e un aumento del 22 per cento di scuole a maggioranza straniera;
   tali dati confermano la tendenza di diverse direzioni di istituti scolastici che derogano con molta facilità alla circolare in questione. Si comprende certamente che in alcuni contesti territoriali la forte concentrazione di cittadini stranieri aumenta la presenza di studenti non italiani, ma la «manica larga» di alcuni dirigenti rischia di creare forti tensioni, soprattutto per quei cittadini italiani che si sentono ospiti, se non ghettizzati, a casa propria. Fratelli d'Italia crede che l'integrazione sia una cosa seria e un valore da perseguire per la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini, ma non un'imposizione da subire passivamente, sia per gli italiani che per gli stranieri. L'istruzione rappresenta un veicolo straordinario di integrazione, purché essa avvenga in un quadro di regole da rispettare. La circolare dell'ex Ministro Gelmini puntava proprio a questo, a stabilire regole che garantissero tutti, ma la sua mancata applicazione in troppi casi ne vanifica scopi e obiettivi –:
   quali azioni intenda porre in essere il Governo affinché la circolare del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dell'8 gennaio 2010 trovi finalmente piena applicazione e tutti gli istituti scolastici italiani rientrino nell'alveo di regole concepite per aiutare l'integrazione e la pace sociale. (3-00262)
(6 agosto 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

studente straniero

applicazione della legge

istruzione