Legislatura: 17Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 30/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/07/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/07/2013 Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013 Resoconto ZANONATO FLAVIO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 31/07/2013 Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 31/07/2013
SVOLTO IL 31/07/2013
CONCLUSO IL 31/07/2013
AIRAUDO, LACQUANITI, FERRARA, MATARRELLI, DI SALVO, PLACIDO, LAVAGNO e COSTANTINO. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
nel luglio 2008 la Romi Brasile ha rilevato dall'amministrazione straordinaria l'allora Sandretto costituendo la Romi Italia, impegnandosi a garantire l'occupazione e gli investimenti che avrebbero dovuto innovare le presse per stampaggio materiale plastico di cui la Sandretto è uno storico marchio italiano;
da allora a marzo 2012 gli addetti sono passati nei due siti di Grugliasco e di Pont Canavese da 260 agli attuali 149 addetti attraverso lo strumento della mobilità volontaria. La proprietà brasiliana della Romi non ha mantenuto, complice la crisi, gli impegni atti a garantire l'occupazione e gli investimenti;
nel marzo 2012 la Romi ha annunciato la chiusura delle attività produttive in Italia, con il conseguente licenziamento di tutti gli attuali 149 lavoratori e la chiusura dei due impianti piemontesi;
per evitare questo a luglio 2012 i sindacati hanno firmato un accordo per una cassa integrazione per crisi respingendo la cessazione delle attività, con l'obiettivo di verificare, visti il valore del prodotto e il valore del marchio, l'esistenza di potenziali acquirenti. All'atto di quella intesa la Romi si era dichiarata disponibile a cedere l'attività;
all'inizio di gennaio 2013 una cordata di imprenditori provenienti da più regioni italiane (Lombardia, Campania ed Abruzzo) ha presentato un impegno di acquisto, con un dettagliato piano industriale che garantirebbe la permanenza dell'occupazione e del prodotto nel nostro Paese;
di questo piano e di questo impegno sono a conoscenza anche gli uffici competenti degli assessorati al lavoro e alle attività produttive della regione Piemonte;
da allora la proprietà brasiliana della Romi non si presenta più agli incontri convocati presso la regione Piemonte, alimentando il sospetto di scaricare sul nostro Paese un'ulteriore perdita di posti di lavoro e di prodotto;
sarebbe opportuno valutare da parte del Ministro interrogato se la Romi Brasile abbia ottemperato agli impegni assunti con l'amministrazione straordinaria al momento dell'acquisizione della società Sandretto;
così come sarebbe opportuno un intervento del Governo italiano presso il Governo brasiliano affinché si solleciti quella proprietà ad un corretto rapporto con i cittadini lavoratori del nostro Paese e con gli imprenditori italiani –:
quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per evitare l'eventuale chiusura degli stabilimenti piemontesi, in modo da non aggravare ulteriormente la crisi sociale ed occupazionale già molto forte in questa regione. (3-00242)
(30 luglio 2013)
EUROVOC :soppressione di posti di lavoro
Piemonte
cessazione d'attivita'
politica industriale
cassa integrazione
investimento