ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/05/2013
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE delegato in data 14/05/2013
Stato iter:
15/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/05/2013
Resoconto PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2013
Resoconto KYENGE CECILE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE)
 
REPLICA 15/05/2013
Resoconto PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/05/2013

SVOLTO IL 15/05/2013

CONCLUSO IL 15/05/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00052
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 14 maggio 2013
modificato
Mercoledì 15 maggio 2013, seduta n. 16

   MIGLIORE, PILOZZI e KRONBICHLER. — Al Ministro per l'integrazione. — Per sapere – premesso che:
   le dichiarazioni xenofobe e razziste rilasciate nei giorni scorsi da rappresentanti delle istituzioni (quali consiglieri comunali, nonché parlamentari europei) contro il Ministro interrogato, ad avviso degli interroganti – che, a fronte di tali episodi, hanno espresso la propria solidarietà al Ministro interrogato, condannando simili iniziative – non possono non destare preoccupazione rispetto ad un clima che strumentalmente si vuole esasperare a danno delle politiche di convivenza civile e di integrazione;
   la cittadinanza costituisce un tema di primaria importanza in uno Stato democratico: il tratto fondamentale della democrazia è, infatti, il suo carattere inclusivo, tendente a far sì che le persone possano godere pienamente di tutti i diritti fondamentali, tra i quali la cittadinanza si pone certamente come decisivo;
   attualmente, nel nostro Paese, vivono circa 5 milioni di persone di origine straniera; molti di loro sono bambine/i e ragazze/i nate/i o cresciute/i in Italia, che tuttavia possono accedere alla cittadinanza con modalità quanto mai ristrette e dopo un lungo percorso burocratico;
   le conseguenze di tale situazione sono disuguaglianze e ingiustizie, che, impedendo una piena integrazione, disattendono il dettato costituzionale che, all'articolo 3, stabilisce il fondamentale principio di uguaglianza ed impegna al contempo lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento;
   non può non essere segnalato, peraltro, che a più di 60 anni dall'approvazione della nostra Carta fondamentale, ancora non ha trovato attuazione l'articolo 10 della Costituzione, in tema di diritto d'asilo;
   la disciplina italiana in materia di cittadinanza è principalmente contenuta nella legge n. 91 del 1992 e, ai sensi di tale legge (in particolare, dell'articolo 1, comma 1, lettera a), della stessa) che fonda l'attribuzione della cittadinanza per lo più sullo ius sanguinis, acquistano di diritto la cittadinanza italiana alla nascita coloro i cui genitori (anche soltanto il padre o la madre) siano cittadini italiani;
   seppur in via residuale e in casi limitatissimi, l'ordinamento italiano riconosce anche il criterio alternativo dello ius soli; tuttavia, mentre l'acquisto della cittadinanza prevista in base al principio dello ius sanguinis non richiede uno specifico procedimento, nelle altre e residuali ipotesi si prevede una procedura estremamente farraginosa, che coinvolge diverse amministrazioni pubbliche;
   le procedure italiane, peraltro, rispetto a quelle degli altri Paesi che prevedono quale principio cardine lo ius sanguinis, in ogni caso sono estremamente lunghe;
   nella XVII legislatura, come anche nelle altre, sono state depositate sin da subito in Parlamento numerose proposte di modifica dell'attuale normativa, frutto di un lungo e partecipato percorso con le associazioni impegnate sulla tematica delle migrazioni, che prevedono lo ius soli quale principio cardine per il riconoscimento della cittadinanza;
   in particolare, l'acquisizione della cittadinanza non può continuare a costituire una sorta di privilegio da elargire discrezionalmente e a seguito di un tortuoso percorso burocratico, ma deve poter essere il naturale coronamento della legittima aspirazione del richiedente, a seguito di un soggiorno legale di durata ragionevole sul territorio;
   tale modifica, peraltro, che comporterebbe l'inclusione piena di persone nella fruizione di diritti e nell'adempimento di doveri, comporterebbe anche per lo Stato innegabili vantaggi, soprattutto in termini di coesione sociale –:
   quali siano le iniziative che il Governo intende avviare per facilitare il riconoscimento della cittadinanza, in particolare prevedendo interventi sulla materia che incentrino la disciplina sul principio dello ius soli. (3-00052)
(14 maggio 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

nazionalita'

revisione della legge

diritto d'asilo

cittadino della Comunita'