ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01877

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 829 del 07/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI STELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
SCHIRO' GEA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MASSA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
GALLI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
COCCIA LAURA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/07/2017
Stato iter:
14/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/07/2017
Resoconto BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2017
Resoconto BRESSA GIANCLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 14/07/2017
Resoconto BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/07/2017

SVOLTO IL 14/07/2017

CONCLUSO IL 14/07/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01877
presentato da
BIANCHI Stella
testo presentato
Venerdì 7 luglio 2017
modificato
Venerdì 14 luglio 2017, seduta n. 834

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   il bacino del Mediterraneo è un'area particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici, uno dei cosiddetti hot spot, come evidenziato dal quinto rapporto di valutazione redatto dagli scienziati dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change). Nell'area del Mediterraneo si registrano, infatti, aumenti delle temperature e riduzioni delle precipitazioni superiori alla media globale che portano a maggiori impatti dei cambiamenti climatici anche con fenomeni di siccità e accentuato rischio di desertificazione;
   il problema della siccità è diventato particolarmente evidente nel mese di giugno 2017 con situazioni di emergenza e gravi danni in tutto il Paese, dovuti anche al susseguirsi di mesi invernali e primaverili tra i meno piovosi dal 1800 con riduzioni delle precipitazioni anche del 50 per cento;
   le situazioni fortemente critiche riguardano, tra gli altri, bacini idrografici del Po, e delle Alpi orientali. Il livello del Po, dal quale dipende il 35 per cento della produzione agricola nazionale, ha raggiunto i minimi storici, con una riduzione della portata pari a meno 65 per cento in Piemonte. È critica la situazione anche nei grandi laghi del Nord con il lago di Garda attestato intorno al 20 giugno a 70 cm contro i 128-130 cm di media dello stesso periodo dei tre anni precedenti. Nel Lazio, il livello del lago di Bracciano, una delle riserve idriche ampiamente utilizzata da Acea per distribuire acqua alla capitale, si è abbassato di un metro e quaranta centimetri. Preoccupano l'Adige in Veneto e il Tagliamento in Friuli Venezia Giulia. Toscana, Friuli Venezia Giulia, Veneto hanno dichiarato lo stato di emergenza, mentre Sardegna, Campania, Calabria e Lazio hanno richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il Governo ha accolto la richiesta dell'Emilia Romagna deliberando lo stato di emergenza per le province di Parma e Piacenza;
   l'allarme siccità interessa i 2/3 dell'intera superficie agricola nazionale e dall'inizio del 2017 ha causato danni alle coltivazioni e agli allevamenti per oltre un miliardo di euro. Nei campi coltivati nel nostro, Paese è sempre più difficile ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, già molto provate in alcune regioni dalle eccezionali gelate di fine aprile, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, dai vigneti agli uliveti fino al fieno per l'alimentazione degli animali per la produzione di latte e formaggi. Secondo lo European Drought Observatory, l'osservatorio europeo sulla siccità, la siccità interessa 37 milioni di italiani e il 61 per cento del territorio;
   l'Italia è il Paese affetto da rischio di desertificazione: nel 1994 l'Italia ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite per lotta alla desertificazione – UNCCD e ratificato la sua adesione con la legge 4 giugno 1997, n.  170, in veste di Paese sia donatore sia affetto da fenomeni di desertificazione;
   in quanto Paese affetto da rischio di desertificazione l'Italia deve garantire la messa in opera nel suo territorio di azioni utili a mitigarla. Da qui l'obbligo, tra gli altri, di definire e adottare un Piano di azione nazionale di lotta alla desertificazione;
   a questo scopo con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 settembre 1997 presso il Ministero dell'ambiente era stato istituito il Comitato nazionale per la lotta alla desertificazione incaricato di seguire l'attuazione della convenzione contro la desertificazione (UNCCD) e di definire e aggiornare il Piano di azione nazionale per la lotta alla siccità e alla desertificazione adottato in una prima versione dal Cipe con la delibera n.  229 del 21 dicembre 1999;
   elementi fondamentali del piano di azione nazionale per la lotta alla siccità e alla desertificazione sono l'individuazione delle aree vulnerabili, la definizione e attuazione di misure di protezione integrata delle risorse suolo, acqua e aria, lo sviluppo di attività socioeconomiche compatibili con tale protezione e dunque l'attivazione di misure finalizzate all'adozione di sistemi di produzione agricola, zootecnica, forestale in grado di prevenire il degrado fisico, chimico e biologico del suolo, puntando sul risparmio idrico e sulla ricerca più avanzata. I settori operativi di intervento principali sono individuati nella protezione del suolo, nella gestione sostenibile delle risorse idriche anche rendendo più efficienti le tecniche di distribuzione e di irrigazione anche con meccanica di precisione e migliorando la qualità degli acquedotti e delle reti di distribuzione anche con il recupero dei piccoli invasi rurali, nella riduzione dell'impatto delle attività produttive, nel riequilibrio del territorio anche con il recupero dei suoli degradati per processi di erosione e salinizzazione e con interventi di rinaturalizzazione di aree degradate in ambito urbano e industriale. Si richiama altresì che la possibilità prevista nel Piano di sviluppo rurale nazionale di realizzare investimenti a fini irrigui. Alle regioni ed alle autorità di bacino era affidato il compito di definire i piani di azione locali con il supporto del Comitato nazionale per la lotta alla desertificazione, anche nel promuovere l'adozione dei migliori standard e metodologie per la conoscenza, la prevenzione e la mitigazione dei fenomeni di desertificazione nelle aree vulnerabili; il comitato nazionale ha tuttavia cessato la sua attività e il piano di azione nazionale è stato solo parzialmente avviato e non quindi aggiornato nell'ambito della strategia decennale 2008-2018 della Convenzione contro la desertificazione;
   la strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici propone azioni di breve e lungo periodo per contrastare il fenomeno della desertificazione e del degrado del suolo che richiamano le azioni esposte in precedenza; manca, però, ancora la definizione di un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che indichi gli interventi e le linee di azione prioritarie, da unire al rafforzato impegno per la decarbonizzazione secondo l'accordo di Parigi sul clima –:
   quali iniziative intenda assumere per dare al nostro Paese un piano nazionale contro la siccità e la desertificazione – anche riportando in funzione il Comitato nazionale di cui in premessa e monitorando lo stato di avanzamento degli investimenti a fini irrigui – nonché un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici per attenuarne impatti e danni economici, insieme al rafforzato impegno ad abbattere le emissioni di gas serra verso la decarbonizzazione come previsto dall'accordo di Parigi.
(2-01877) «Stella Bianchi, Borghi, Cenni, Mariani, Cova, Narduolo, Schirò, Patrizia Maestri, Becattini, Casati, Casellato, Cominelli, Carra, Prina, Romanini, Galperti, Incerti, Giovanna Sanna, Mura, Carrescia, Oliverio, Marchi, Grassi, Vico, Patriarca, Baruffi, Senaldi, Taricco, Preziosi, Luciano Agostini, Antezza, Falcone, Mazzoli, Dal Moro, Fiorio, Colaninno, Massa, Piazzoni, Rampi, Zardini, Rostellato, Venittelli, Giampaolo Galli, Manzi, Crimì, Sbrollini, Coccia, Minnucci, Verini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pianificazione nazionale

desertificazione

cambiamento climatico