ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 745 del 21/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 21/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARADELLO MAURIZIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 21/02/2017
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 21/02/2017
SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 21/02/2017
DELLAI LORENZO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 21/02/2017
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2017
FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2017
CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA 23/02/2017
MENORELLO DOMENICO CIVICI E INNOVATORI 23/02/2017
BINETTI PAOLA MISTO-UDC 23/02/2017
DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC 23/02/2017
MARGUERETTAZ RUDI FRANCO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 23/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
24/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/02/2017
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2017
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 24/02/2017
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/02/2017

DISCUSSIONE IL 24/02/2017

SVOLTO IL 24/02/2017

CONCLUSO IL 24/02/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01672
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 21 febbraio 2017
modificato
Venerdì 24 febbraio 2017, seduta n. 748

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 dicembre 2003 si è proceduto alla costituzione ed all'organizzazione interna dell'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali presso il dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri;
   oltre a produrre in proprio controversi strumenti, come il libretto per le scuole messo a punto con la consulenza soltanto di associazioni LGBT, stampato e poi ritirato, l'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali assegna fondi ragguardevoli a numerose associazioni;
   ad una di queste, l'Associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale (Anddos), sono stati assegnati 55 mila euro grazie a un bando con cui il 4 novembre 2016 complessivi 999.274 euro sono stati attribuiti a una serie di soggetti tra cui diverse associazioni Lgbt, quali Arcigay, Arcigay Roma, Arcilesbica Roma, Lista Lesbica italiana, MIT, Gay Center, e altre;
   sul sito dell'associazione «culturale» Anddos si precisa che: «I circoli Anddos sono luoghi sicuri, pensati per il tuo benessere, dove potrai condividere esperienze, trovare accoglienza, manifestare appieno la tua sessualità»;
   il 19 febbraio 2017 il programma televisivo «Le Iene» ha mostrato con immagini inequivocabili cosa avveniva realmente nei locali di questa associazione «culturale», con vere e proprie orge e proposta di prestazioni sessuali a pagamento all'interno di centri massaggi, cosiddette «dark rooms» e «glory holes» per soddisfare quello che appare agli interpellanti un mondo di perversione degno di una bolgia dantesca che va oltre ogni immaginazione;
   per le presunte attività culturali, questa associazione, oltre a essere finanziata con fondi pubblici, godrebbe di privilegi fiscali in quanto assimilata ad un ente no profit;
   infine, sempre secondo il citato servizio de Le Iene, Francesco Spano, direttore dell'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali e finanziatore di un'associazione coinvolta in un giro di prostituzione mascherata da associazione culturale, sarebbe stato anche in palese conflitto d'interessi, risultando socio della stessa, con tessera stipulata il 18 marzo 2016, nonché legato alla stessa al punto da presenziare all'inaugurazione della nuova sede il 10 giugno 2016;
   per l'oggettiva gravità dei fatti, malgrado il «silenziatore» messo sulla vicenda dalla grande stampa prima delle sue dimissioni, il direttore dell'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali, messo di fronte all'evidenza ha rimesso l'incarico il 20 febbraio 2017;
   appare anche evidente che, se quanto mostrato nel servizio fosse vero, anche solo in parte, non si potrebbe continuare a finanziare con i fondi della Presidenza del Consiglio un ente macchiatosi di un comportamento, ad avviso degli interpellanti, non solo squallido, ma anche in contrasto con la legge con cui sono state chiuse le cosiddette case di tolleranza (legge Merlin) –:
   se al Presidente del Consiglio consti quanto sopra esposto;
   quali siano le motivazioni e il percorso che hanno portato alla selezione del direttore dell'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali, ora dimissionario, se e da chi sia stata proposta la candidatura e come sia stata decisa la scelta dello stesso;
   quali siano i requisiti richiesti per ricevere le sovvenzioni, i criteri seguiti nella scelta delle associazioni da finanziare e le verifiche effettuate sull'uso dei fondi assegnati;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere per evitare che risorse degli italiani vengano spese per organizzazioni come quella citata, anche in considerazione dell'elusione fiscale che, ad avviso degli interpellanti, di fatto deriva dalla sua attività e dallo sfruttamento della prostituzione che sembra caratterizzarla;
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative per riconsiderare, alla luce di quanto accaduto, le competenze dell'Unione nazionale antidiscriminazioni razziali, un ufficio che, anche con il direttore precedente, rimosso per un infortunio di altra natura, secondo gli interpellanti, ha dimostrato, più che di occuparsi di lotta alla discriminazione, di essere una fonte di ingiustificato drenaggio di enormi quantità di denaro pubblico e di propaganda ideologica;
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative per sospendere immediatamente l'erogazione dello stanziamento ad Anddos e rimuovere tale associazione dall'elenco di quelle finanziabili dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, verificando la corretta erogazione dei fondi anche in relazione a bandi del passato;
   se l'Anddos, oltre a ricevere fondi dalla Presidenza del Consiglio, sia anche accreditato come ente formativo da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, abilitato come tale ad entrare in contatto con i ragazzi delle scuole.
(2-01672) «Gigli, Baradello, Fitzgerald Nissoli, Sberna, Dellai, Rubinato, Falcone, Calabrò, Menorello, Binetti, De Mita, Marguerettaz».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discriminazione basata sulle tendenze sessuali

associazione

finanziamento pubblico