ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 738 del 08/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/02/2017
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/02/2017
Stato iter:
17/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/02/2017
Resoconto FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 17/02/2017
Resoconto FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/02/2017

SVOLTO IL 17/02/2017

CONCLUSO IL 17/02/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01647
presentato da
FERRARA Francesco detto Ciccio
testo presentato
Mercoledì 8 febbraio 2017
modificato
Venerdì 17 febbraio 2017, seduta n. 744

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   Trenitalia nei giorni scorsi aveva lanciato i nuovi abbonamenti per l'alta velocità, immettendo sul mercato 4 tipi diversi di tagliandi, che si differenziano per costo e giorni di utilizzo;
   dal mese di febbraio 2017, infatti, i pendolari dei Frecciarossa avrebbero dovuto scegliere tra l'utilizzo di un abbonamento completo valido per tutta la settimana e a tutte le ore, o limitato per le corse nella fascia 9-17 e quindi fuori dall'orario di punta per i pendolari, un abbonamento valido solo dal lunedì al venerdì a tutte le ore o limitatamente alla fascia 9-17;
   i nuovi prezzi hanno comprensibilmente fatto infuriare i pendolari perché si sono ritrovati da un giorno all'altro a dover pagare abbonamenti in media più cari del 35 per cento. Una vera e propria stangata, ed è un eufemismo, per migliaia di famiglie e di lavoratori e lavoratrici pendolari;
   a parere degli interpellanti i prezzi erano davvero insostenibili per un gran numero di abbonati. Solo per fare qualche esempio, sulla tratta Roma-Napoli si sarebbe passati da 356 euro a 481 euro fino alla domenica e 427 euro fino al venerdì e così anche sulla Napoli-Salerno dove si andava dai 170 euro di oggi ai 230 euro dal lunedì alla domenica e 204 dal lunedì al venerdì;
   la decisione di Trenitalia di aumentare il prezzo degli abbonamenti mensili appare incomprensibile e immotivata soprattutto perché non si è assistito ad un aumento significativo dei collegamenti disponibili; i treni, in linea di massima sono sempre gli stessi dell'anno scorso. A fronte di un servizio rimasto sostanzialmente invariato il prezzo è salito e non di poco;
   la fascia introdotta che va dalle 9 alle 17 esclude, di fatto, chiunque debba raggiungere uffici, scuole, negozi e università e quindi i pendolari che, rimasti senza alternative, per spostarsi sono obbligati ad usufruire del Frecciarossa e quindi della tipologia di abbonamento alta velocità, in quanto quei pochi treni regionali veloci rimasti spesso non viaggiano in orari utili;
   in molte tratte del Paese l'alta velocità proprio alta non è e quindi si pagherebbe ancora di più per un servizio del quale non si può usufruire appieno;
   un'ulteriore beffa l'avrebbe subita chi lavora anche il sabato e la domenica proprio perché l'abbonamento che copre anche i weekend costa in media un 15 per cento più rispetto a quello valido solo dal lunedì al venerdì;
   secondo alcune stime i pendolari italiani raggiungerebbero i 3 milioni di persone che ogni giorno si spostano in treno per andare a lavorare e trascorrono almeno un terzo delle loro giornate per uscire da casa, prendere un mezzo per raggiungere la stazione di partenza (che ha un costo), prendere il treno (altro costo); poi una volta arrivati alla stazione di arrivo devono prendere un altro mezzo per raggiungere il luogo di lavoro (altro costo ancora) e la sera fanno il percorso inverso;
   probabilmente basterebbe intensificare i treni regionali veloci che, collocati in orari strategici, garantirebbero nel contempo, grandi risparmi per i viaggiatori pendolari, evitando loro di acquisire costosi abbonamenti alta velocità;
   il 25 gennaio 2017, dal confronto tra Governo, Trenitalia e la Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle regioni è spuntato un compromesso transitorio per il dimezzamento dei rincari fino ad una soluzione definitiva;
   le revisioni di prezzo saranno in vigore con gli abbonamenti di marzo 2017, acquistabili da metà febbraio e i viaggiatori che hanno già acquistato il titolo di viaggio per il mese di febbraio potranno chiedere un rimborso della differenza;
   tale soluzione temporanea consentirà una riduzione al 10 per cento della crescita del prezzo dell'abbonamento più richiesto, quello che copre dal lunedì al venerdì senza limiti di orario. Le altre tipologie di abbonamento erano già state diminuite del 15 per cento del 5 per cento;
   pur prendendo atto di questo primo risultato, si ribadisce, provvisorio, rimane il problema di avviare una seria riflessione e un approfondito confronto tra tutti i soggetti coinvolti vista la dimensione sociale che questo nuovo pendolarismo che utilizza l'alta velocità (anche per mancanza di valide alternative) va assumendo sempre di più. Anche perché, seppur del 10-15 per cento per una famiglia di impiegati e/o operai, tale aumento incide comunque in maniera consistente sul bilancio familiare;
   il 6 febbraio 2017 si scopre che per colpa di un algoritmo sbagliato, ai pendolari venivano imposti abbonamenti altissimi, con il risultato che per 10 anni gli abbonati di Trenitalia avrebbero pagato più del dovuto, con tariffe evidentemente falsate;
   si resta in attesa che dal tavolo tecnico appositamente costituito vengano individuate le soluzioni strutturali per il problema –:
   cosa intenda fare il Governo per evitare che il compromesso transitorio raggiunto per il dimezzamento dei rincari dei prezzi degli abbonamenti all'alta velocità rappresenti solo una soluzione «tampone» per differire di qualche mese il problema degli aumenti, che si potrebbe ripresentare dopo il mese di giugno 2017;
   quali iniziative intenda assumere il Governo per sostenere i pendolari dal punto di vista economico e dei servizi, visto che già oggi i costi per l'abbonamento ai mezzi di trasporto, in particolari ai treni, incide pesantemente sui bilanci familiari e rappresenta uno sforzo economico enorme e un danno materiale evidente;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo al fine di porre rimedio alla problematica dell'algoritmo errato di cui in premessa che ha determinato, per i pendolari, dei costi di abbonamento più cari del dovuto, e affinché siano accertate tutte le relative responsabilità.
(2-01647) «Ferrara, Franco Bordo, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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