Legislatura: 17Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Primo firmatario: COPPOLA PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRODANI ARIS MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/10/2016 BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 19/10/2016 SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/10/2016 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 19/10/2016 CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 PARRINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 D'ARIENZO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 AGOSTINI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 LACQUANITI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO CIVICI E INNOVATORI 19/10/2016 PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 CURRO' TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016 CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/10/2016 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/11/2016 Resoconto COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 04/11/2016 Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 04/11/2016 Resoconto COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 04/11/2016
SVOLTO IL 04/11/2016
CONCLUSO IL 04/11/2016
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
Hypo Alpe Adria Bank è un istituto di credito austriaco nazionalizzato nel 2009 e controllato da HBI-Bundesholding AG, di partecipazione diretta del Ministero delle finanze austriaco, che contava filiali in Austria, nei Balcani e nelle regioni del Nord Italia;
il progetto di riorganizzazione societario, conseguente alla nazionalizzazione approvata dalla Commissione europea nel 2010, ha già visto la cessione delle filiali austriache e nei Balcani e previsto invece la liquidazione della controllata italiana, con il conseguente licenziamento di 280 lavoratori;
erano confermate, con nota scritta da parte della presidente della regione Friuli Venezia Giulia nel marzo 2016, le manifestazioni d'interesse atte a rilevare l'intera attività in territorio nazionale, che avrebbero evitato sia lo spacchettamento degli asset aziendali sia la liquidazione con conseguente perdita dei posti di lavoro;
la decisione della Commissione europea del 2013 che Hypo Bank ha sempre addotto come impedimento alla vendita dell'intera realtà finanziaria, riesaminata con il contributo della rappresentanza italiana alla Commissione, non stabilisce l'obbligo alla liquidazione, bensì prevede la possibilità di soluzioni di mercato volte a massimizzare il valore di ciò che rimane;
la volontà di liquidare la controllata italiana, alla luce di quanto stabilito dalla Commissione europea, è solamente in capo al Governo austriaco e non scelta obbligata;
nei mesi scorsi il Governo austriaco ha provveduto alla cessione di sette sportelli locali e del pacchetto mutui alla Banca di Valsabbina, dimostrando ad avviso degli interpellanti disinteresse a soluzioni atte a impedire lo spacchettamento al fine di consentire la salvaguardia occupazionale;
la procedura già avviata di licenziamento collettivo riguarda ad oggi 110 dei 280 dipendenti italiani della banca austriaca, di cui 50 su 186 in Friuli Venezia Giulia, 35 su 48 in Veneto, 25 su 42 in Lombardia, mentre per gli altri addetti il licenziamento è previsto tra il 2017 e il 2018;
tale disinteresse e mancanza di responsabilità nei confronti degli occupati italiani è stato confermato da parte del Governo di Vienna impedendo ai rappresentanti del governo della regione Friuli Venezia Giulia di partecipare agli ultimi tavoli di trattativa tra l'azienda e le parti sociali;
il Ministro dell'economia e delle finanze è già stato interrogato in data 29 maggio 2013 con l'interrogazione n. 4-00637 a prima firma Rosato, nella quale si chiedeva di avviare un'interlocuzione con il Governo austriaco;
la richiesta di confronto e trattativa tra i Governi dei due Paesi confinanti proviene anche delle rappresentanze sindacali vedendosi in tale iniziativa l'ultima possibilità per evitare la liquidazione della controllata italiana –:
quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo nei confronti del Governo austriaco in merito alla vicenda di cui in premessa.
(2-01515) «Coppola, Prodani, Blazina, Brandolin, Malisani, Gigli, Sandra Savino, Rizzetto, Casati, Amato, Arlotti, Bergonzi, Capone, Bossa, Murer, Miccoli, Parrini, De Menech, D'Ottavio, D'Arienzo, Mariano, Roberta Agostini, Gadda, Moretto, Lacquaniti, Marchi, Malpezzi, Rubinato, Rotta, Quintarelli, Pelillo, Tino Iannuzzi, Piazzoni, Currò, Giacobbe, Crimì».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
licenziamento collettivo
conservazione del posto di lavoro