ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 580 del 01/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 01/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 01/03/2016
Stato iter:
04/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/03/2016
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/03/2016
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/03/2016

SVOLTO IL 04/03/2016

CONCLUSO IL 04/03/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01292
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Martedì 1 marzo 2016
modificato
Venerdì 4 marzo 2016, seduta n. 583

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato nell'ultima relazione della struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali (SVCA) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), intitolata «Relazione sulle attività 2013», la rete autostradale italiana (la cui estensione complessiva è pari a 7.447 chilometri, di cui 6.784 chilometri in esercizio e 663 chilometri in programmazione o esecuzione) è affidata in concessione a società con diversi concedenti: 1) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, subentrato ad Anas s.p.a. in tale ruolo a far data dal 1o ottobre 2012. Al Ministero, che opera attraverso la SVCA istituita con decreto ministeriale n. 341 del 1o ottobre 2012, fa capo la maggior parte della rete in concessione. La rete autostradale a pedaggio data in concessione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (che si sviluppa per 5.830 chilometri ed è tutta in esercizio) è gestita da 24 società (i rapporti concessori in essere sono però 25, dato che SATAP S.p.A. risulta titolare della concessione per la A21 Torino-Piacenza e la A4 Torino-Milano); 2) l'Anas s.p.a., società pubblica sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che gestisce alcune tratte direttamente, mentre per altre svolge il ruolo di concedente in via indiretta, partecipando al 50 per cento al capitale sociale in società regionali; alcune società regionali che svolgono il ruolo di concedente di infrastrutture poste esclusivamente nel territorio della regione cui fanno riferimento. In proposito si evidenzia, peraltro, segnala la norma contenuta nell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 133 del 2014, che consente al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di subentrare alla regione Emilia-Romagna nelle funzioni di concedente (e conseguentemente in tutti i rapporti attivi e passivi derivanti dalla concessione di costruzione e gestione) dell'asse autostradale denominato «Autostrada Cispadana», previo parere del CIPE;
   per quanto riguarda la rete data in concessione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel «primo rapporto annuale al Parlamento» dell'Autorità di regolazione dei trasporti del luglio 2014 veniva riportata una tabella che riportava lo stato delle concessioni autostradali e indicava le date di scadenza delle medesime;
   nel commentare la tabella l'Autorità di regolazione dei trasporti ricordava l'approvazione ex lege delle convenzioni uniche sottoscritte nel 2007, operata dalla legge n. 101 del 2008 (di conversione del decreto-legge n. 59 del 2008), nonché delle convenzioni stipulate tra il 2009 ed il 2010, operata dalla legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria 2010);
   dall'elenco delle concessionarie italiane attualmente in vigore si può notare «come la durata delle concessioni sia solitamente molto lunga e la scadenza in molti casi ancora lontana. Inoltre, fino alla fine degli anni ’90 tutte le concessioni sono state periodicamente prorogate (generalmente senza bando di gara), giustificando i rinnovi con la necessità di effettuare nuovi investimenti e, quindi, di permettere il recupero del capitale necessario». Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle seguenti concessioni scadute: 1) A21 Piacenza-Cremona-Brescia, già gestita dalla Società concessionaria Centro Padane; 2) A3 Napoli-Salerno, già gestita dalla Società concessionaria Autostrade Meridionali; 3) A22 Modena-Brennero, già gestita dalla Società concessionaria Autostrada del Brennero;
   con riferimento a tali concessioni, nel secondo rapporto annuale, presentato nel luglio 2015, l'Autorità di regolazione dei trasporti sottolinea (a pagina 48) che «il Gruppo Gavio si è recentemente aggiudicato la gara per la concessione dell'autostrada Piacenza-Cremona-Brescia (tratta A21) in attesa dell'aggiudicazione definitiva spettante al Ministero delle infrastrutture. Inoltre, è in corso di svolgimento la gara per l'affidamento della concessione relativa all'Autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno»;
   per quanto riguarda l'A22, è stato recentemente siglato il protocollo d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le amministrazioni pubbliche socie di Autostrada del Brennero s.p.a. che prevede il rinnovo trentennale della concessione ad una società interamente partecipata dalle amministrazioni pubbliche territoriali e locali contraenti;
   come noto sulla materia delle concessioni è intervenuto, nel corso dell'attuale legislatura, l'articolo 5 del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetto decreto sblocca Italia) che – al fine di assicurare gli investimenti necessari per gli interventi di potenziamento e adeguamento delle autostrade nazionali, nonché per assicurare tariffe e condizioni di accesso più favorevoli per gli utenti – ha previsto l'avvio, da parte dei concessionari di tratte autostradali nazionali, di una procedura di modifica del rapporto concessorio, articolata in due fasi e secondo una tempistica predeterminata. La procedura, come modificata sulla base delle proroghe di termini operate dall'articolo 8, comma 10, del decreto-legge n. 192 del 2014, prevede che: a) entro il 30 giugno 2015, il concessionario sottopone al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti le modifiche del rapporto concessorio in essere finalizzate a procedure di aggiornamento o revisione anche mediante l'unificazione di tratte interconnesse, contigue o tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria. Entro la medesima data il concessionario sottopone al medesimo Ministro un nuovo piano economico-finanziario (PEF) corredato di idonee garanzie e di asseverazione da parte di soggetti autorizzati; b) entro il 31 dicembre 2015 deve intervenire la stipulazione di un atto aggiuntivo o di un'apposita convenzione unitaria;
   l'attuazione delle disposizioni citate è tuttavia subordinata al rilascio del preventivo assenso da parte dei competenti organi dell'Unione europea. Sotto tale profilo si evidenzia che nel rispondere all'interrogazione parlamentare E-005234 la rappresentante della Commissione europea, in data 29 giugno 2015, ha dichiarato che «L'Italia non ha notificato, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la disposizione generale che autorizza la modifica delle concessioni autostradali, né alcuna applicazione specifica di tale disposizione. Tuttavia, la Commissione è in contatto con le autorità italiane ed è disposta a valutare la compatibilità di eventuali modifiche alle concessioni in corso con le norme in materia di aiuti di Stato e di appalti pubblici. Qualora dovesse concludere che tali modifiche non sono compatibili con il diritto dell'Unione, la Commissione adotterà le misure opportune per assicurarsi che venga rispettato»;
   successivamente sulle modalità di affidamento delle concessioni autostradali sono intervenuti i criteri dettati dalle lettere lll) e mmm) dell'articolo 1 della recente legge che delega il Governo a recepire le direttive europee in materia di appalti pubblici e di concessioni, nonché a riordinare la normativa vigente (legge n. 11 del 2016). In particolare, la lettera lll) prevede l'avvio delle procedure ad evidenza pubblica per l'affidamento delle nuove concessioni autostradali non meno di 24 mesi prima della scadenza di quelle in essere. Si prevede, inoltre, una revisione del sistema delle concessioni autostradali, con particolare riferimento all'introduzione di un divieto di clausole e disposizioni di proroga, in conformità alla nuova disciplina generale dei contratti di concessione dettata dalla direttiva 2014/23/UE. Inoltre la lettera mmm) prevede l'introduzione di una disciplina transitoria per l'affidamento delle concessioni autostradali che, alla data di entrata in vigore del decreto legislativo di recepimento delle direttive, siano scadute o prossime alla scadenza, al fine di assicurare il massimo rispetto del principio dell'evidenza pubblica. Si prevede che, nei casi di concessione in cui l'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore esercita sul concessionario un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi (concessioni in house), sia assicurato il massimo rispetto dei principi desumibili dall'articolo 17 della direttiva 2014/23/UE, che regolano le concessioni tra enti nell'ambito del settore pubblico;
   nonostante i principi recentemente introdotti dalla citata legge che delega il Governo a recepire le direttive europee in materia di appalti pubblici e di concessioni, nonché a riordinare la normativa vigente, continua a risultare vigente nell'ambito del nostro ordinamento giuridico l'articolo 143 del decreto legislativo n. 163 del 2006 che, oltre a prevedere al comma 6 che «La concessione ha di regola durata non superiore a trenta anni», stabilisce all'ultimo periodo del comma 8 del medesimo articolo che «Al fine di assicurare il rientro del capitale investito e l'equilibrio economico finanziario del Piano Economico Finanziario, per le nuove concessioni di importo superiore ad un miliardo di euro, la durata può essere stabilita fino a cinquanta anni»;
   dal 1o gennaio 2016 sono entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale; sono stati firmati i decreti interministeriali di concerto tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze. Quest'anno, in particolare, per tutte le società per le quali è in fase di aggiornamento il relativo piano economico finanziario, gli aumenti tariffari sono stati provvisoriamente sospesi, posticipandone l'eventuale adeguamento all'approvazione dei suddetti piani. L'aumento medio attualmente riconosciuto, calcolato sui veicoli-chilometro che si prevede saranno percorsi sull'intera rete autostradale nel 2016, risulta pari allo 0,86 per cento;
   nel dettaglio, i decreti interministeriali hanno riconosciuto i seguenti adeguamenti: Asti-Cuneo S.p.A. 0,00 per cento, ATIVA S.p.A. 0,03 per cento; Autostrade per l'Italia S.p.A. 1,09 per cento; Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00 per cento; Autovie Venete S.p.A. 0,00 per cento; Brescia-Padova S.p.A. 0,00 per cento; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00 per cento; CAV S.p.A. 0,00 per cento; Centro Padane S.p.A. 0,00 per cento, Autocamionale della Cisa S.p.A. 0,00 per cento, Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00 per cento, Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 0,00 per cento; Tangenziale di Napoli S.p.A. 0,00 per cento; RAV S.p.A. 0,00 per cento; SALT S.p.A. 0,00 per cento; SAT S.p.A. 0,00 per cento; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00 per cento, SATAP Tronco A4 S.p.A. 6,50 per cento, SATAP Tronco A21 S.p.A. 0,00 per cento; SAV S.p.A. 0,00 per cento; SITAF S.p.A. 0,00 per cento; Torino-Savona S.p.A. 0,00 per cento; Strada dei Parchi S.p.A. 3,45 per cento; Bre.be.mi. 0,00 per cento, TEEM 2,10 per cento e Pedemontana Lombarda 1,00 per cento;
   l'aumento maggiore interessa Satap tronco A4 (Torino-Milano) +6,5 per cento. Seguono Strada dei Parchi +3,45 per cento, Tangenziale Est Spa +2,10 per cento, Autostrade per l'Italia +1,09 per cento, Pedemontana Lombarda +1 per cento e Ativa +0,03 per cento;
   l'aumento ingiustificato e sistematico dei pedaggi, come ben noto, incide in maniera fortemente negativa sulle situazione di pendolarismo giornaliero per lavoro, studio o per cure sanitarie specialistiche sulla rete autostradale italiana;
   non esistono di fatto strumenti per rendere trasparenti all'utenza i meccanismi di adeguamento delle tariffe autostradali e vincolarli agli investimenti effettivamente realizzati su ogni singola arteria;
   è inaccettabile, che a fronte delle innumerevoli polemiche che hanno accompagnato in questi ultimi mesi l'approvazione del cosiddetto «decreto sblocca Italia» e il lavoro profuso dal Parlamento attraverso l'approvazione della recente legge n. 11 del 2016 di recepimento delle direttive europee in materia di appalti pubblici e di concessioni, risulti ancora vigente nell'ambito del nostro ordinamento giuridico una disposizione che consente addirittura la possibilità di prorogare la durata di una concessione autostradale da 30 fino a 50 anni al fine di assicurare il rientro del capitale investito e l'equilibrio economico finanziario del piano economico finanziario, qualora si tratti di nuove concessioni di importo superiore ad un miliardo di euro (articolo 143 del decreto legislativo n. 163 del 2006) –:
   se, quali e quante siano le concessioni autostradali potenzialmente ricadenti nell'ambito applicativo di tale disposizione;
   quali urgenti iniziative si intendano assumere per calmierare gli adeguamenti tariffari di pedaggio autostradale citati in premessa e rendere trasparenti all'utenza i meccanismi di adeguamento delle tariffe autostradali, vincolandoli agli investimenti effettivamente realizzati su ogni singola arteria;
   se il Governo abbia assunto recentemente apposite iniziative affinché le società concessionarie, anche tramite adeguamento delle relative concessioni, applichino ai pendolari sconti e agevolazioni, anche progressivi almeno entro i 100 chilometri di percorrenza per le situazioni di pendolarismo giornaliero per lavoro, per studio o per cure sanitarie specialistiche.
(2-01292) «Scotto, Pellegrino, Zaratti, Franco Bordo, Fassina, Melilla, Airaudo, Fava, Placido, Gregori, Ricciatti, D'Attorre, Ferrara, Marcon, Carlo Galli, Duranti, Piras, Folino, Fratoianni, Quaranta, Zaccagnini, Costantino, Daniele Farina, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Sannicandro, Martelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pedaggio

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi