ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00934

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 410 del 16/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/04/2015
Stato iter:
25/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2016
Resoconto DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2016
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 25/10/2016
Resoconto DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2016

SVOLTO IL 25/10/2016

CONCLUSO IL 25/10/2016

Atto Camera

Interpellanza 2-00934
presentato da
DIENI Federica
testo presentato
Giovedì 16 aprile 2015
modificato
Martedì 25 ottobre 2016, seduta n. 698

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   il fenomeno migratorio nel nostro Paese attraverso le rotte che dal Nord Africa attraversano il Mediterraneo sta assumendo negli ultimi mesi i tratti di un vero e proprio esodo con numeri in rapido e vertiginoso aumento;
   com’è noto, rispetto a quanto riportato dal dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, il record di sbarchi che sembra aver toccato il suo apice nel 2011 a seguito del fenomeno della cosiddetta «Primavera araba» è stato surclassato negli ultimi anni;
   nel 2014, infatti, rispetto ai 64.261 nuovi arrivi registrati nel 2011, sarebbero stati ben 169.215 i clandestini che hanno rischiato la vita attraverso il Mar Mediterraneo, con una progressione che ha dell'allarmante;
   dal 1o gennaio 2015 al 13 aprile 2015 sarebbero, tuttavia, 18.260 gli sbarchi, segnando un trend che, con la bella stagione, potrebbe portare a numeri tali da surclassare i picchi registrati negli anni precedenti;
   nei primi 13 giorni di aprile 2015, infatti sarebbero stati ben 8.095 gli sbarchi, ossia quasi 4 volte quelli del mese precedente che assommavano in 2.283;
   le persone in questione proverrebbero in gran parte da territori dell'Africa centrale, come Eritrea, Somalia e Gambia;
   il territorio comincia a registrare preoccupanti segnali di difficoltà per le ricadute causate dall'immigrazione e relative al ricovero e all'assistenza dei migranti e dei richiedenti asilo;
   si segnala, ad esempio, il caso della Calabria, che, oltre ad ospitare il centro d'accoglienza per richiedenti asilo più grande d'Europa, il Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, peraltro già in sovrannumero, vede presenti moltissime altre strutture piccole e grandi di ricovero, situate nei piccoli comuni che assorbono lo smistamento degli ospiti;
   le notizie della stampa locale riportano il fatto che in soli due giorni, tra il 13 e il 14 aprile 2015, sarebbero pervenuti in Calabria, trasportati dalla Marina militare, con navi impiegate nella missione Triton, ben 1.240 immigrati, che non risulta chiaro dove saranno albergati;
   dei circa seicento migranti giunti nella giornata di domenica 12 aprile 2015, giunti sulla nave «Orione» della Marina militare a bordo della quale vi erano 677 persone ed un cadavere di donna, sarebbero circa 120 i profughi affetti da scabbia ospitati a partire da questa mattina presso il palazzetto dello sport di Pellaro;
   tale situazione porta inevitabilmente all'emersione di fenomeni di saturazione e di sofferenza nelle realtà locali, come risulta, ad esempio, dal caso del sindaco di Corigliano Calabro, il dottor Giuseppe Geraci, che il 14 aprile 2015 ha scritto, tra gli altri, al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e al Ministro interrogato, paventando il rischio di dissesto finanziario a seguito degli anticipi di cassa sostenuti per far fronte alle spese conseguenti agli sbarchi;
   al di là di valutazioni, già ampiamente espresse dalla stampa e dalla politica, circa l'opportunità di guadagno collegata all'immigrazione per alcuni soggetti economici, non escluse le organizzazioni criminali, come quella connessa allo scandalo della cosiddetta mafia capitale o gli interessi della ’ndrangheta in Calabria, la domanda rischia di divenire non «come», ma «se» l'Italia sia in grado a lungo di sostenere l'attività di accoglienza agli immigrati clandestini;
   Il Corriere della Sera di martedì 14 aprile 2015 nell'articolo, riportato in prima pagina, «Sbarchi, non c’è più posto», nell'elencare i numeri assai preoccupanti dei nuovi ingressi, ha segnalato la notizia di come il Ministero dell'interno abbia chiesto ai prefetti di trovare 6.500 posti, anche con «provvedimenti di occupazione d'urgenza e di requisizione»;
   nell'articolo si sostiene che «la situazione è ormai al collasso, i luoghi destinati all'accoglienza e soprattutto non si sa che cosa accadrà nelle prossime settimane»;
   il testo continua sostenendo che «la circolare firmata dal prefetto Mario Morcone, direttore del dipartimento immigrazione, prevede che Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Campania mettano a disposizione 700 posti, 300 la Puglia, 250 il Lazio e le Marche, mentre altri 1.500 vanno divisi nel resto d'Italia»;
   al ricovero degli immigrati dovrebbero essere destinate anche tende e caserme in una situazione che quantomeno desta preoccupazione circa le condizioni d'igiene e sicurezza per gli ospiti e per il personale di pubblica sicurezza e servizi che sarà ivi destinato;
   si parla, infine, di un piano di accoglienza che alleggerisca la situazione di Sicilia e Calabria;
   nelle due regioni sarebbero arrivati nei soli primi 3 mesi del 2015 rispettivamente 11.761 e 2.282 stranieri –:
   se i flussi migratori rapportati alla possibilità di accoglienza del Paese siano sostenibili e se sia stato definito un limite critico, oltrepassato il quale il sistema di sostegno e di alloggi potrebbe andare in sofferenza;
   quali azioni intenda attuare il Governo per garantire, nei prossimi mesi, l'approntamento di strutture atte ad ospitare in condizioni minimali di decoro e sicurezza i migranti, quale sia il loro numero stimato e quali misure siano allo studio per adeguare le attività della macchina statale all'incremento degli sbarchi.
(2-00934) «Dieni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

migrazione illegale

migrazione