ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00925

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 14/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 14/04/2015
Stato iter:
17/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/04/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/04/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 17/04/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/04/2015

SVOLTO IL 17/04/2015

CONCLUSO IL 17/04/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00925
presentato da
BARBANTI Sebastiano
testo presentato
Martedì 14 aprile 2015
modificato
Venerdì 17 aprile 2015, seduta n. 411

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'economia e delle finanze ha pubblicato il Documento di economia e finanza;
   nel testo è contenuta la disposizione con la quale si è scelto di non dar seguito alla misura più volte prospettata relativa all'aumento dell'IVA. A tal proposito, si ricorda che in mancanza di tale deliberazione essa sarebbe stata aumentata automaticamente, arrivando nel 2018 a toccare l'apice con un'imposizione pari al 25,5 per cento;
   ad avviso degli interpellanti, nonostante la misura meritoria, rimane una preoccupazione poiché il Governo, pur dopo aver disinnescato le cosiddette «clausole di salvaguardia», continuerà a far lievitare la pressione fiscale: secondo le stime degli interpellanti la pressione fiscale attuale, pari al 43,5 per cento, farà registrare un aumento effettivo pari al 44,1 per cento nel biennio 2016-2017 e una riduzione con un valore pari solo al 43,7 per cento nel 2019;
   ad avviso degli interpellanti di ciò non sono consapevoli i contribuenti poiché i dati forniti dall'Esecutivo, grazie al ricorso a quelli che agli interpellanti appaiono alcuni artifici contabili, fa apparire agli italiani un quadro opposto, naturalmente più favorevole al contribuente;
   secondo le dichiarazioni del Governo, infatti, l'imposizione fiscale sarebbe in netto calo: dichiarata al di sotto del 43 per cento per quest'anno (42,9 per cento), essa si ridurrebbe al 41,6 per cento entro il 2019. I modi usati dall'Esecutivo per «opacizzare» l'andamento effettivo delle imposte sono ad avviso degli interpellanti i seguenti: nel calcolo, si tiene conto di due misure che, in realtà, falsano le valutazioni. Il primo è relativo al bonus di 80 euro, calcolato al netto della classificazione contabile. L'agevolazione, secondo il Governo, si traduce in una minore pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente. Si omette però di enunciare il fatto che il bonus degli 80 euro in busta paga interessa solo una parte limitata della popolazione. Inoltre, la cosiddetta disattivazione delle clausole di salvaguardia (relative all'aumento dell'IVA e delle accise sulla benzina, oltre alla revisione delle detrazioni fiscali, che se attuate avrebbero comportato l'innalzamento della pressione) non attuandosi viene considerata riduzione effettiva delle imposte;
   ad avviso degli interpellanti ciò da luogo ad una falsa rappresentazione della realtà fattuale, poiché si ricorre all’escamotage di prospettare, prima del Documento di economia e finanza, un aumento esponenziale delle tasse per poi non darvi attuazione inducendo in errore il cittadino contribuente e ostentando mediaticamente una riduzione della pressione fiscale che in realtà non vi sarà –:
   se i fatti narrati in premessa trovino conferma e, nell'eventualità positiva, quali iniziative urgenti intenda assumere per dare soluzione al problema descritto.
(2-00925) «Barbanti, Artini, Baldassarre, Bechis, Mucci, Prodani, Rizzetto, Rostellato, Segoni, Turco, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica fiscale

detrazione fiscale

Consiglio dell'Unione europea