ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00686

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 296 del 23/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
CURRO' TOMMASO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/09/2014
Stato iter:
26/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2014
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/09/2014
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 26/09/2014
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/09/2014

SVOLTO IL 26/09/2014

CONCLUSO IL 26/09/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00686
presentato da
GALLO Luigi
testo presentato
Martedì 23 settembre 2014
modificato
Venerdì 26 settembre 2014, seduta n. 299

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il 9 settembre 2014, l'Ocse ha diffuso il dossier «Uno sguardo sull'istruzione 2014. Indicatori Ocse»;
   il rapporto dell'Ocse intitolato «Education at a Glance 2014. OECD indicators» è una fonte autorevole d'informazioni accurate e pertinenti sullo stato dell'istruzione nel mondo. Il rapporto presenta dati sulla struttura, sulle finanze e sui risultati dei sistemi d'istruzione di 34 Paesi membri dell'Ocse e di un certo numero di Paesi del G20 e partner dell'Ocse;
   in tale rapporto si forniscono i dati sulla qualità dell'istruzione di base e il dato incontrovertibile della diminuzione della spesa pubblica per l'istruzione, in parte compensata da finanziamenti privati; infatti, se la diminuzione della spesa pubblica non fosse stata parzialmente compensata dal finanziamento privato, la diminuzione delle risorse disponibili per le istituzioni del sistema d'istruzione sarebbe stata ancora più importante;
   tra i 34 Paesi esaminati con dati disponibili, l'Italia è il solo Paese che registra una diminuzione della spesa pubblica per le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2001, ed è il Paese con la riduzione più marcata (5 per cento) del volume degli investimenti pubblici nel periodo considerato;
   in seguito si scopre che l'Italia ha realizzato risparmi nei costi salariali principalmente con l'aumento del numero di studenti per docente; infatti non sono stati compensati i pensionamenti con nuove assunzioni e, nello stesso tempo, il salario medio degli insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore è diminuito (in termini reali) del 2 per cento tra il 2008 e il 2012;
   la retribuzione degli insegnanti italiani, che si lega a doppio filo al peso sociale del loro ruolo e alla qualità dell'insegnamento, è un indicatore che viene valutato dal rapporto Ocse e dal rapporto di Eurydice, l'unita italiana che opera nell'ambito della rete europea di informazione sull'istruzione su incarico della direzione generale per gli affari internazionali del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, presso Indire e, oltre a svolgere l'attività della rete, reperendo, a livello nazionale, le informazioni e la documentazione relative agli argomenti trattati a livello europeo, ha come compito principale quello di fornire risposte elaborate e complete ai decisori politici sui processi di riforma e di innovazione presenti negli altri sistemi educativi europei, a supporto delle decisioni di politica nazionale;
   nel nostro Paese, secondo le indicazioni di Eurydice, il salario medio annuo della scuola secondaria di II grado (in quelle di I grado cala lievemente) si posiziona a quota 30.431 euro, con un livello massimo di 34.867 euro (partendo da un minimo di 23.048 euro) e gli stipendi massimi vengono raggiunti solo dopo 34 anni di anzianità; per quanto riguarda la Francia, il livello minimo il salario medio annuo della scuola secondaria parte da 28.666 euro, per arrivare fino a 47.610 euro per il secondario superiore;
   se si guarda lo stipendio annuo lordo di un insegnante di scuola media superiore (in generale la categoria meglio retribuita rispetto ai colleghi maestri o professori), balza subito agli occhi una duplice considerazione: se la soglia minima di un professore italiano è discreta (24.846 euro), il problema sta tuttavia nel confronto con i Paesi chiave europei e proprio con l'avanzamento di carriera;
   il massimo che può guadagnare un insegnante italiano è, infatti, poco al di sotto dei 39 mila euro, mentre un omologo tedesco parte da oltre 48 mila euro di stipendio, uno spagnolo da 31 mila euro e uno belga da quasi 38 mila euro;
   negli intendimenti del Governo Renzi si assiste ad ulteriori possibili tagli agli stipendi dei docenti, infatti, un articolo apparso su Orizzonte Scuola titola quanto segue: «Riforma scuola. Merito secondo Renzi: tagli agli stipendi da 26 a 45 euro mese, 72 per i nuovi docenti»;
   analizzando poi la presentazione del progetto «La buona scuola» si scopre che gli scatti stipendiali saranno sostituiti dall'introduzione di crediti (per meriti didattici, titoli e incarichi); con tale sistema si taglia a tutti per permettere solo ad alcuni (al 66 per cento dei docenti di conseguenza) di percepire gli aumenti a danno di professori «meno meritevoli»; il principio è semplice: poiché la riforma prevede che solo i due terzi dei docenti potranno percepire uno scatto stipendiale, significa che ogni tre tornate mediamente vengono percepiti solo 2 scatti;
   il sistema perfetto, che permetterebbe a tutti i docenti «meritevoli» di scattare fino al raggiungimento dei famosi 9 mila euro in più di stipendio annui, vorrebbe il 66 per cento di docenti costantemente meritevole e il 34 per cento costantemente «non meritevole» e, quindi, è una prospettiva solo ipotetica e non necessariamente realistica;
   un altro articolo della professoressa Eliana Vianello ha sottolineato che, se il docente perde il primo scatto, il risparmio sarebbe di ben 45 euro mensili, per un totale di 351 milioni di euro;
   nel documento «La buona scuola», approvato dal Consiglio dei ministri in data 3 settembre 2014, a pagina 55 si legge che «non saranno attribuiti scatti negli anni 2015-2018», pertanto, da fonti sindacali si apprende che il blocco degli scatti di anzianità comporterebbe un risparmio per l'erario di circa 340 milioni di euro l'anno;
   il dato di progressione degli scatti netti nel nuovo sistema previsto nel sopra citato documento «La buona scuola» prevede solo il 66 per cento di percettori tra i docenti della scuola, comportando, di fatto, un taglio strutturale al reddito complessivo della classe docente, incidendo oltremodo sulla capacità di spesa delle rispettive famiglie –:
   se i Ministri interpellati non ritengano indispensabile intervenire affinché gli stipendi dei docenti italiani siano equiparati a quelli della media europea, come dai dati citati in premessa;
   quali siano i risparmi che i Ministri interpellati prevedono di ottenere con il passaggio dagli scatti stipendiali di anzianità automatici a quelli legati alla progressione su crediti (per meriti didattici, titoli e incarichi);
   se i Ministri interpellati non intendano fornire una stima relativa all'ammontare del taglio previsto per il prossimo triennio riferito agli scatti al lordo delle contribuzioni previste dalla legge;
   se i Ministri interpellati non intendano precisare l'ammontare del taglio complessivo al reddito medio pro capite derivante dal nuovo sistema di scatti ipotizzato per il solo 66 per cento dei docenti.
(2-00686) «Luigi Gallo, Brescia, Marzana, D'Uva, Di Benedetto, Vacca, Simone Valente, Battelli, Currò, Chimienti, Villarosa».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

intelligenza artificiale

insegnante

politica salariale