ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 212 del 15/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/04/2014
Stato iter:
16/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/05/2014
Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 16/05/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 16/05/2014
Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/05/2014

SVOLTO IL 16/05/2014

CONCLUSO IL 16/05/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00507
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 15 aprile 2014
modificato
Venerdì 16 maggio 2014, seduta n. 230

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   in Abruzzo, a 6 miglia dal tratto di costa incluso nel Parco nazionale della costa teatina, la multinazionale inglese Medoil sta portando avanti il progetto «Ombrina 2» per l'estrazione di petrolio e la conseguente desolforazione su una grande nave-raffineria che stazionerà stabilmente in quel tratto di mare;
   le multinazionali che estraggono petrolio e gas nel mare Adriatico pagano royalty ridicole e godono di agevolazioni fiscali a giudizio degli interpellanti scandalose e stanno compromettendo il delicato equilibrio ecologico di un mare fragile e «chiuso» come il mare Adriatico;
   questo progetto di trivellazione petrolifera, al pari di tutti gli altri in attesa di autorizzazione, stravolge l'ambiente marino in uno dei tratti più suggestivi di tutta la costa adriatica, al punto di essere un parco nazionale istituito con legge nazionale tanti anni fa, e colpisce al cuore il progetto di sviluppo ecosostenibile scelto dalla regione e dagli enti locali e centrato sul turismo, sulla pesca, sull'artigianato, sull'agricoltura di qualità (la provincia di Chieti è la seconda provincia vitivinicola d'Italia) e sulla tutela e valorizzazione del territorio;
   è fondata la preoccupazione per l'ambiente e la salute dei cittadini abruzzesi a causa dell'inquinamento che ne deriva e per possibili incidenti, come la cronaca di questi anni purtroppo testimonia;
   tutti i comuni, le province e la regione Abruzzo, nonché tante associazioni professionali, economiche e ambientaliste hanno manifestato netta contrarietà a questo progetto petrolifero che insieme a tanti altri in itinere potrebbe dar vita ad un vero e proprio distretto petrolifero abruzzese incompatibile con i progetti di valorizzazione turistica, agricola e ambientale del territorio della costa teatina;
   vari comuni abruzzesi hanno già preannunciato il ricorso al Tar contro il decreto autorizzativo del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel decreto di autorizzazione della piattaforma «Ombrina 2», sostiene che « (...) preso atto che, seppure sollecitato in data 11 luglio 2012, la regione Abruzzo non ha fatto pervenire il proprio parere di competenza», mentre il presidente della regione sostiene di non aver ricevuto nessuna richiesta di parere e sollecito di parere dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e, quindi, si è in presenza di un «giallo» in cui è certo però che uno dei due soggetti fa affermazioni non corrispondenti al vero;
   le modifiche introdotte al decreto-legge 29 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012 (il cosiddetto «decreto sviluppo») hanno dimezzato il limite delle miglia per le trivellazioni petrolifere marine con una logica inaccettabile dal punto di vista ambientale, economico e sanitario, ignorando il fatto che le 12 miglia erano state introdotte dal legislatore italiano dopo il terribile incidente della piattaforma Deep Horizon nel Golfo del Messico –:
   quali siano i motivi che hanno spinto il Governo, tramite i Ministeri competenti, a non contrastare il progetto «Ombrina 2», ritenuto invece inaccettabile da tutte le istituzioni abruzzesi, dai comuni alla regione;
   quale sia l’iter amministrativo della richiesta autorizzativa del progetto «Ombrina 2»;
   quale sia il quadro complessivo di tutte le richieste di sfruttamento degli idrocarburi nel tratto abruzzese del Mar Adriatico e quali siano tutti i progetti già in produzione;
   se corrisponda al vero che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha inviato alla regione Abruzzo le richieste di parere sul progetto «Ombrina 2»;
   se non si intenda convocare a breve una riunione tra i Ministeri competenti, la regione Abruzzo e gli enti locali interessati, nonché le organizzazioni economiche e ambientaliste, per definire una posizione comune su questo progetto;
   se non si intendano assumere iniziative volte a rivedere il regime fiscale e delle royalty particolarmente favorevoli alle multinazionali del settore degli idrocarburi.
(2-00507) «Migliore, Melilla».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Abruzzo

regione rurale

ambiente marino

impresa multinazionale

parco nazionale

litorale

equilibrio ecologico

estrazione petrolifera

protezione dell'ambiente

sanita' pubblica