ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00487

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 202 del 01/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 01/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 01/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/04/2014
Stato iter:
04/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/04/2014
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 04/04/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 04/04/2014
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/04/2014

SVOLTO IL 04/04/2014

CONCLUSO IL 04/04/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00487
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Martedì 1 aprile 2014
modificato
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   a dicembre 2013 sono scaduti gli ammortizzatori sociali per la ripresa produttiva dello stabilimento di alluminio primario di Portovesme nel Sulcis (Sardegna);
   sono stati emanati reiterati decreti per l'Ilva di Taranto;
   per l'Alcoa del Sulcis il silenzio è inaccettabile, insostenibile e vergognoso;
   il Governo continua la politica di due pesi e due misure: mobilitazione e provvedimenti per Taranto, silenzi e complicità per la chiusura dell'Alcoa di Portovesme;
   gli interpellanti ritengono improcrastinabile una piena assunzione di responsabilità del Governo, anche con l'intervento commissariale dello Stato per l'immediata ripresa produttiva dello stabilimento di alluminio primario sardo;
   il Governo deve intervenire immediatamente con un commissariamento straordinario di uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale come quello dell'Alcoa, partendo proprio dalla dichiarazione di interesse strategico nazionale;
   il ricorso al commissariamento per la ripresa produttiva è legato sia all'area di elevata crisi ambientale che all'interesse strategico dell'alluminio;
   dalla Parmalat all'Ilva lo Stato ha agito con commissariamenti straordinari per salvare imprese strategiche del Paese;
   l'alluminio primario è fondamentale per il nostro Paese e non si può pensare di cedere una produzione così rilevante solo per proteggere il monopolio dell'Enel che schiaccia le attività economiche della Sardegna;
   lo Stato deve rimuovere, «senza se e senza ma», gli ostacoli alla ripresa produttiva, a partire dalla stipula di un contratto bilaterale per 15 anni con l'Enel in grado di fornire energia elettrica alla pari delle altre produzioni di alluminio in Europa;
   il provvedimento per l'Alcoa deve essere recepito nell'ambito di quelli di natura straordinaria come quelli dell'Ilva;
   non si possono continuare ad affrontare questioni particolari ignorando l'interesse generale del Paese;
   quanto sta accadendo sull'Ilva dimostra come lo Stato sia secondo gli interpellanti strabico e i partiti nazionali, senza nessuna distinzione, siano ciechi dinanzi alla Sardegna;
   il «piano Sulcis», senza strategie e senza soldi e che gli interpellanti ritengono una farsa, non ha affrontato e risolto un solo problema;
   sulle spalle dei lavoratori si preparano secondo gli interpellanti gravi speculazioni, dalla produzione di canne per biocarburanti o altri progetti di corto respiro; non è stata avviata una sola opera, tutto è immobile;
   sarebbe auspicabile che si adotti un provvedimento d'urgenza per fronteggiare l'emergenza ambientale, industriale e occupazionale dello stabilimento Alcoa di Portovesme;
   andrebbe disciplinata l'operatività degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale in crisi consentendo, alle condizioni che saranno indicate nel provvedimento, la ripresa immediata dell'attività produttiva di tali stabilimenti; si dovrebbero disporre specifiche disposizioni destinate all'impianto Alcoa di Portovesme, che – ai sensi dello stesso decreto – deve essere riconosciuto stabilimento di interesse strategico nazionale;
   il provvedimento del Governo, in attuazione delle norme di carattere generale, sarebbe opportuno che prevedesse la stessa deliberazione del commissariamento di Alcoa da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;
   il testo del provvedimento deve far esplicito riferimento ad Alcoa in quanto stabilimento per il quale interviene una dichiarazione di strategico interesse nazionale;
   secondo gli interpellanti, il provvedimento deve prevedere anche l'imposizione dell'onere del servizio pubblico energetico per le regioni insulari, a partire dalla Sardegna, obbligando i soggetti fornitori ad applicare alle imprese strategiche i costi pari alla media europea stabiliti da apposita valutazione dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico ed intervenendo con adeguata compensazione laddove fosse necessario e ampiamente documentato;
   ad avviso degli interpellanti sarebbe necessario che il commissariamento duri tre anni, rinnovabili, sino alla vendita dello stabilimento a soggetto che offra garanzie produttive e di investimento per il mantenimento operativo degli impianti, compreso un complessivo ammodernamento degli stessi –:
   se il Governo abbia ottenuto la disponibilità e a quali condizioni per la sottoscrizione da parte di Enel di un contratto bilaterale di fornitura di energia elettrica alla pari degli altri smelter europei;
   se il Governo ritenga di favorire la cessione dello stabilimento Alcoa e a favore di chi e quali garanzie abbia ottenuto dal soggetto Klesch che risulterebbe aver interloquito con il Ministero dello sviluppo economico, e se il Governo ritenga le stesse garanzie affidabili o meno;
   se il Governo non ritenga di dover intervenire con la predisposizione di un apposito decreto per il commissariamento che preveda tra gli obiettivi la ripresa produttiva dello stabilimento Alcoa di Portovesme;
   se il Governo non intenda intervenire, senza ulteriori perdite di tempo, nella definizione di provvedimenti in grado di dare risposte al costo dell'energia facendo cessare i comportamenti dell'Enel relativamente alla gestione monopolistica e penalizzante nei confronti della Sardegna;
   se non ritenga di dover dare risposte immediate sul fallimento politico, istituzionale, amministrativo e finanziario del cosiddetto «piano Sulcis», rimuovendo dai relativi incarichi coloro che hanno gestito tale piano secondo gli interpellanti in termini meramente propagandistici;
   se non ritenga di dover intervenire per l'immediata attuazione dei provvedimenti normativi già in essere per quanto riguarda la realizzazione del sistema integrato miniera-centrale del bacino carbonifero del Sulcis;
   se non preveda di inserire il Sulcis all'interno di provvedimenti infrastrutturali seri in grado di definire senza ulteriori ritardi la realizzazione delle precondizioni per lo sviluppo dell'area, a partire dall'energia, dai trasporti e dalla infrastrutturazione viaria e diportistica.
(2-00487) «Pili, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

SULCIS

EUROVOC :

politica occupazionale

rilancio economico

alluminio

stabilimento

garanzia degli investimenti

regione insulare

trasferimento d'impresa