ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 83 del 24/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/09/2013
Stato iter:
04/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/10/2013
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 04/10/2013
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/10/2013

SVOLTO IL 04/10/2013

CONCLUSO IL 04/10/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00223
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo presentato
Martedì 24 settembre 2013
modificato
Venerdì 4 ottobre 2013, seduta n. 91

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   il concetto di inquinamento irreversibile è previsto nella direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001 che, per l'emissione deliberata nell'ambiente degli organismi geneticamente modificati, al quarto punto dei considerando, riporta quanto segue: «gli organismi viventi immessi nell'ambiente in grandi o piccole quantità per scopi sperimentali o come prodotti commerciali possono riprodursi e diffondersi oltre le frontiere nazionali, interessando così altri Stati membri; gli effetti di tali emissioni possono essere irreversibili»;
   in materia di organismi geneticamente modificati, l'obbligo comunitario, in virtù dei trattati di Roma, prevale sul limite costituzionale interno solo quando non tocca principi e diritti fondamentali previsti dalla Costituzione, come il diritto all'integrità dell'ambiente previsto all'articolo 9;
   sin dal mese di aprile 2013, il Ministro della salute pro tempore a richiesto alla Commissione europea di effettuare una nuova valutazione del Mon810 ed ha definito adeguate le misure di gestione che avrebbero dovuto essere obbligatorie per tutti gli utilizzatori degli organismi geneticamente modificati;
   è noto che nel giugno 2013, in provincia di Pordenone, è stata avviata la prima semina di mais geneticamente modificato; si è a conoscenza anche della presenza di altri campi seminati con mais geneticamente modificato, senza tuttavia averne un quadro completo. I campi sono arrivati a fioritura e taluni anche a trebbiatura senza che alcuna azione preventiva o riparativa da parte delle autorità competenti sia stata effettuata;
   la mozione n. 1-00015, votata dalla Camera dei deputati nel mese di luglio 2013, impegna il Governo ad assumere iniziative urgenti in relazione all'avvenuta semina di mais geneticamente modificato, su tutto il territorio italiano, al fine di evitare ogni forma di possibile contaminazione ambientale e delle produzioni agricole locali;
   in seguito i Ministeri competenti annunciavano l'emanazione di un decreto interministeriale, sempre in forza dell'articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829/2003 per vietare la coltivazione del Mon810 sul territorio nazionale, adducendo come motivazione anche un recentissimo approfondimento tecnico scientifico dell'Ispra che evidenzia l'impatto negativo degli organismi transgenici sulla biodiversità, non escludendo rischi su organismi acquatici (già evidenziati da un parere dell'Efsa del dicembre 2011); tale divieto è così in vigore fino all'adozione delle misure previste dal regolamento (CE) n. 178/2002 e, comunque, per un periodo di massimo diciotto mesi;
   il decreto interministeriale, in vigore dal 12 agosto 2013, stabilisce che: «La coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate è vietata nel territorio nazionale, fino all'adozione di misure comunitarie di cui all'articolo 54, comma 3 del regolamento (CE) 178/2002 del 28 gennaio 2002» senza fornire alcuna linea di azione a riguardo dei campi ove la semina è già avvenuta e ove fioritura e trebbiatura sono tuttora in corso;
   sempre i Ministeri competenti hanno sottolineato che le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, cui l'Italia si conforma, ribadiscono la legittimità di misure di coesistenza che salvaguardino le colture tradizionali e biologiche e che dovrebbero essere adottate dalle regioni conformemente alla sentenza n. 116 del 2006 della Corte costituzionale;
   nel rispondere ad una consultazione pubblica lanciata dal Commissario europeo all'agricoltura, Dacian Ciolos, che ha riunito 45 mila risposte di cittadini (il 96 per cento) e di addetti ai lavori in Europa, i partecipanti hanno confermato la loro «fiducia» nel biologico: lo acquistano più di otto consumatori su dieci in quanto i prodotti biologici sono privi di organismi geneticamente modificati e di residui di pesticidi. Nell'ottica della tutela ambientale i consumatori europei sono anche disposti a pagare un prezzo più elevato per portarli in tavola –:
   se per le coltivazioni di mais Mon810 ancora in essere sia in corso una qualche misura di controllo ai fini della tutela della biodiversità, prevedendo eventuali verifiche di contaminazione delle coltivazioni di mais circostanti;
   se non si ritenga urgente assumere iniziative per chiarire la normativa attinente agli organismi geneticamente modificati e renderla finalmente univoca, senza lacune o contraddizioni, con quanto disposto dalla normativa comunitaria;
   se il Governo intenda adoperarsi per l'adozione delle misure di coesistenza su tutto il territorio nazionale.
(2-00223) «Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, Gallinella, L'Abbate, Lupo, Parentela, Nuti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

organismo geneticamente modificato

protezione del consumatore

agricoltura biologica

cerealicoltura

regolamento CE

produzione vegetale

sementi