ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00207

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 77 del 13/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/09/2013
Stato iter:
15/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 15/07/2014
Resoconto D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
REPLICA 15/07/2014
Resoconto D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/07/2014

SVOLTO IL 15/07/2014

CONCLUSO IL 15/07/2014

Atto Camera

Interpellanza 2-00207
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo presentato
Venerdì 13 settembre 2013
modificato
Martedì 15 luglio 2014, seduta n. 264

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   alcune sentenze emesse dai giudici di pace hanno condannato la regione Puglia al risarcimento delle spese per gli esami «pet tac» non effettuati agli ammalati oncologici della provincia di Lecce. Si tratta di quattordici pazienti che, affetti da patologie tumorali, sono stati costretti ad effettuare l'esame «pet tac» a proprie spese in una struttura privata pugliese, a causa delle interminabili liste d'attesa esistenti nelle strutture pubbliche di Bari e Brindisi;
   testimonianze di noti professionisti, in prima linea nella lotta ai tumori, hanno confermato che il predetto esame è indifferibile e urgente, ma le liste d'attesta nelle strutture pubbliche costringono ancora oggi ad attendere molti mesi dalla data di prenotazione;
   è stata, inoltre, acclarata dai giudici la totale inerzia della regione Puglia nell'attrezzare un centro che potesse eseguire la «pet tac», nonostante la presenza di fondi disponibili, così come dichiarato dal direttore generale dell'azienda sanitaria locale di Lecce, al fine di garantire tale necessaria prestazione;
   la regione Puglia, in poco più di un anno, è stata così condannata a rimborsare le «pet tac» sostenute da circa trenta ammalati oncologici –:
   se non si ritenga di intervenire, per quanto di competenza, per scongiurare questo tipo di situazioni che, per un verso, limitano il diritto alla salute dei cittadini, per l'altro causano lungaggini e danni, sia materiali che economici, sia ai cittadini che alle istituzioni.
(2-00207) «D'Ambrosio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Puglia

rimborso

servizio sanitario nazionale

politica sanitaria

cancro

diritto alla salute