ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00139

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 49 del 09/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARUFFI DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BOLOGNESI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GALLI CARLO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
FARAONE DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/07/2013
Stato iter:
12/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/07/2013
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/07/2013
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 12/07/2013
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/07/2013

SVOLTO IL 12/07/2013

CONCLUSO IL 12/07/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00139
presentato da
BARUFFI Davide
testo presentato
Martedì 9 luglio 2013
modificato
Venerdì 12 luglio 2013, seduta n. 52

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   in provincia di Modena è attivo un centro di identificazione ed espulsione (cie), già centro di permanenza temporaneo (cpt);
   per l'istituzione del centro di permanenza temporaneo (funzionante secondo il regime della legge 6 marzo 1998, n. 40) furono proprio i cittadini di Modena a mobilitarsi, insieme all'amministrazione comunale; viceversa, con la trasformazione del centro in centro di identificazione ed espulsione (secondo la disciplina della legge del 30 luglio del 2002, n. 189) a maggior ragione dopo l'entrata in vigore della legge 2 luglio 2009, n. 94, che ha introdotto il reato di clandestinità, si è perso l'obiettivo iniziale ed è profondamente mutata la natura del centro, facendone a tutti gli effetti una struttura paracarceraria e lontana dalla sensibilità della città;
   dal 2007 e fino al 30 giugno 2012 il centro di identificazione ed espulsione di Modena è stato gestito in appalto dalla confraternita della Misericordia di Modena, che riceveva dalla prefettura di Modena 75 euro al giorno per trattenuto;
   il 15 febbraio 2012 è stato pubblicato il nuovo bando per l'affidamento della gestione, che ha stabilito, come base d'asta, la quota di 30 euro al giorno per trattenuto, con presentazione dell'offerta entro il 15 marzo 2012 e aggiudicazione prevista attraverso il criterio del prezzo più basso (ex articolo 82 del codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006);
   numerosi attori sociali della città, a partire dalla Cgil di Modena, hanno da subito evidenziato come la base d'asta non fosse sufficiente a garantire il rispetto di quanto previsto nel capitolato ed il rispetto delle leggi, delle norme e dei contratti vigenti, e, al tempo stesso, come il criterio del prezzo più basso finisse, di fatto, con l'impedire la partecipazione proprio a quelle imprese che offrivano maggiori garanzie di affidabilità;
   l'unica offerta presentata è stata quella della confraternita della Misericordia di Modena che, tuttavia, non è stata ritenuta idonea in quanto superiore alla base d'asta stabilita; la prefettura di Modena ha, quindi, attivato una procedura ristretta tramite inviti a presentare offerte (ex articolo 67 del decreto legislativo n. 163 del 2006), cui ha aderito solamente il consorzio «l'Oasi» di Siracusa, che, aggiudicandosi la gestione del centro con un ribasso del 3 per cento rispetto alla base d'asta (pari quindi a 29,1 euro al giorno per trattenuto), è subentrato nella gestione a partire dal 1o luglio 2012;
   sin dall'avvio della gestione, i dipendenti del consorzio «l'Oasi» hanno avuto difficoltà crescenti a ricevere i propri stipendi e, dopo varie promesse disattese, si è arrivati a più riprese alla proclamazione di uno sciopero;
   solo il pagamento degli stipendi da parte della prefettura – in virtù dell'articolo 1676 del codice civile a norma del quale «coloro che, alle dipendenze dell'appaltatore, hanno dato la loro attività per l'opera o per prestare il servizio possono proporre azione diretta contro il committente per eseguire quanto è loro dovuto, fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l'appaltatore nel tempo in cui essi propongono la domanda» – ha consentito, a più riprese, di sbloccare una situazione sempre più insostenibile;
   tale situazione si è però ripresentata sistematicamente, arrivando, ad oggi, alla quinta giornata di sciopero, dovendosi quindi la prefettura fare integralmente carico del pagamento delle diverse mensilità;
   prima dell'attuale momentanea chiusura per ristrutturazione, una situazione molto simile si era creata presso il centro di identificazione ed espulsione di Bologna dove, dal 1o dicembre 2012, era stata affidata la gestione dei servizi al consorzio «l'Oasi», con un compenso pari a 28,50 euro al giorno per trattenuto, e su cinque mensilità ben quattro erano state pagate direttamente dalla prefettura di Bologna, con le stesse procedure e modalità descritte, essendo il consorzio inadempiente verso i lavoratori;
   problemi analoghi si sono registrati presso il centro di identificazione ed espulsione di Milo dove, nonostante le irregolarità rilevate dagli ispettori del lavoro nella gestione, il 16 gennaio 2013 il consorzio «l'Oasi» aveva espresso l'intenzione di assumere quindici nuovi dipendenti per la gestione del centro, pur non riuscendo a pagare con regolarità gli stipendi agli oltre cinquanta lavoratori già in servizio presso la struttura; da notizie di stampa si è appreso che la prefettura di Trapani avrebbe diffidato il consorzio a pagare gli stipendi arretrati, minacciando la revoca della concessione;
   dall'inizio della gestione del centro di identificazione ed espulsione di Modena si sono avvicendati ben quattro direttori, talvolta per il mancato pagamento del loro stesso stipendio, rendendo impossibile ogni stabile programmazione interna delle attività e ogni efficace relazione con tutti i soggetti coinvolti dentro e fuori dal centro di identificazione ed espulsione;
   in questi mesi, per lo stesso motivo, si sono allontanati i medici e gli psicologi impiegati presso il centro di identificazione ed espulsione che è rimasto, quindi, del tutto privo dell'assistenza psicologica adeguata, come invece prevede il capitolato d'appalto;
   la Garante per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale ha più volte segnalato problemi sulla qualità dei pasti;
   i sindacati di polizia modenesi hanno segnalato un forte clima di tensione, sfociato in alcune rivolte, dovuto a mancanze elementari nei confronti dei trattenuti;
   il consorzio ad avviso degli interpellanti ha chiaramente dimostrato di non avere una propria necessaria autonomia finanziaria, sufficiente a garantire la gestione di una struttura di tale complessità ed importanza;
   nella giornata di sabato 6 luglio 2013, a fronte del permanere e dell'acutizzarsi dei problemi menzionati, la Cgil di Modena ha proclamato sei giorni di sciopero consecutivi, a partire dal martedì successivo, per i lavoratori che operano nel centro alle dipendenze del consorzio «l'Oasi»;
   tale fatto, senza precedenti per portata, oltre a rimarcare una volta di più l'insostenibilità della situazione e il grado di esasperazione a cui sono giunti i lavoratori, rappresenterebbe senz'altro un delicatissimo problema per la sicurezza del centro stesso, sapendo quali ripercussioni potrà avere sulla vita dei trattenuti una sospensione dei servizi, soprattutto nel periodo di Ramadan (diversi trattenuti sono di fede musulmana);
   ancora una volta, solo l'intervento della prefettura ha determinato la sospensione dello sciopero, a fronte di impegni assunti dalla stessa nei confronti dei lavoratori; peraltro lo sciopero, indetto, risulterebbe solo sospeso e posticipato, permanendo inalterate le gravi carenze sopra riportate;
   una delegazione di parlamentari modenesi – i deputati Davide Baruffi e Edoardo Patriarca e il senatore Stefano Vaccari – dopo avere incontrato a più riprese i lavoratori, nella giornata di sabato 6 luglio 2013 hanno effettuato una lunga visita al centro, incontrando sia la direzione del consorzio, sia gli operatori di sicurezza operanti nel centro, sia i trattenuti: da questa visita hanno potuto riscontrare direttamente le carenze lamentate dal sindacato, una qualità decisamente inadeguata delle strutture, una condizione igienico-sanitaria insostenibile e un'esasperazione dei trattenuti derivante anche da questo stato di cose, decisamente più insostenibile nei mesi estivi dell'anno –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti riportati e quali siano i suoi orientamenti in merito;
   se non si ritenga necessario, alla luce di quanto esposto, promuovere ispezioni miranti ad appurare l'agibilità dei locali e il rispetto delle più elementari norme igienico-sanitarie;
   quali risultino essere i motivi che impediscono il regolare flusso dei pagamenti da parte della prefettura di Modena verso il consorzio l'Oasi;
   quali iniziative di propria competenza il Ministro interpellato intenda adottare per garantire i lavoratori del consorzio che operano presso il centro di identificazione ed espulsione di Modena, nonché presso le altre sedi presenti sul territorio nazionale;
   se risultino i motivi che hanno portato a cambiare ripetutamente il direttore del consorzio e quali misure di propria competenza il Ministro interpellato intenda adottare al fine di garantire una maggiore continuità nella gestione dello stesso;
   se ritenga che vi siano state da parte dello stesso consorzio gravi, ripetute e sistematiche violazioni della convenzione tali da comportare la revoca della stessa e l'indizione di una nuova procedura per l'affidamento della gestione del centro di identificazione ed espulsione di Modena;
   se non ritenga necessario che l'avvio di una nuova procedura per l'affidamento della gestione debba essere su una base d'asta più equa rispetto agli obblighi previsti e che il soggetto affidatario debba essere individuato attraverso il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (ex articolo 83 del decreto legislativo n. 163 del 2006) anziché utilizzando il criterio del prezzo più basso (ex articolo 82);
   se non ritenga utile avviare una seria riflessione sull'utilità dei centri di identificazione ed espulsione dal momento che, allo stato, a giudizio degli interpellanti essi non corrispondono alle caratteristiche e ai requisiti fissati dallo stesso Ministero dell'interno.
(2-00139) «Baruffi, Ghizzoni, Gribaudo, Incerti, Maestri, Gregori, Lenzi, Gnecchi, Bratti, Gandolfi, Chaouki, Montroni, Patriarca, Giuditta Pini, Bargero, Carra, Bolognesi, Martella, Zampa, Fregolent, Carlo Galli, Berlinghieri, Marchi, Iori, Richetti, De Micheli, Fabbri, D'Ottavio, Faraone, Piccione, Pagani, Petitti, Marco Di Maio, Arlotti, De Maria, Benamati».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MODENA,MODENA - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

espulsione

societa' di servizi

amministrazione locale

gara d'appalto

politica migratoria