ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 43 del 01/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIAMMANCO GABRIELLA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOTTOLA GIOVANNI CARLO FRANCESCO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
MILANATO LORENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
SAVINO ELVIRA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
LAFFRANCO PIETRO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
BOSCO ANTONINO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
BERNARDO MAURIZIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
SQUERI LUCA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
ALLI PAOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
CALABRIA ANNAGRAZIA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
GALATI GIUSEPPE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
GALAN GIANCARLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
PILI MAURO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
MINARDO ANTONINO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
VELLA PAOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
CASTIELLO GIUSEPPINA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
SAMMARCO GIANFRANCO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
GALLO RICCARDO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
SARRO CARLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
PAGANO ALESSANDRO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
MAROTTA ANTONIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
LEONE ANTONIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
LATRONICO COSIMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
ABRIGNANI IGNAZIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
PRESTIGIACOMO STEFANIA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
FONTANA GREGORIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
MISURACA DORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
BERGAMINI DEBORAH IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
VITO ELIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013
POLVERINI RENATA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/07/2013
Stato iter:
12/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/07/2013
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/07/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/07/2013
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/07/2013

SVOLTO IL 12/07/2013

CONCLUSO IL 12/07/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00121
presentato da
GIAMMANCO Gabriella
testo presentato
Lunedì 1 luglio 2013
modificato
Venerdì 12 luglio 2013, seduta n. 52

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la coesione territoriale, per sapere – premesso che:
   la legge finanziaria per il 2007 e le successive modificazioni ed integrazioni hanno introdotto nel nostro Paese, a seguito dell'esperienza francese, le zone franche urbane;
   le zone franche urbane sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese, con l'obiettivo prioritario di favorire lo sviluppo di zone e quartieri caratterizzati da situazioni di disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse;
   ogni comune, con popolazione pari a 25 mila abitanti, poteva presentare un progetto per l'insediamento della zone franche urbane nel proprio territorio;
   la circolare 26 giugno 2008, n. 1418, del Ministero dello sviluppo economico individuava i requisiti di ammissibilità e di valutazione per i progetti proposti dalle amministrazioni comunali;
   con la delibera 30 gennaio 2008, n. 5, il Cipe ha definito i criteri e gli indicatori per l'individuazione e la delimitazione delle zone franche urbane, il cui numero è stato inizialmente determinato in 18, elevato poi a 22 dalla delibera Cipe n. 14 del 2009;
   per quanto riguarda i finanziamenti, l'articolo 1, comma 340, della legge n. 296 del 2006, ha previsto per il fondo delle zone franche urbane una dotazione di 50 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2008 e 2009, per il finanziamento di programmi di intervento da realizzarsi nelle zone stesse;
   successivamente, l'articolo 3, quinto comma, della legge n. 99 del 2009, ha disposto che il Cipe, nell'ambito delle risorse disponibili per la programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, destini una quota del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, fino al limite annuale di 50 milioni di euro per le zone franche urbane. La delibera Cipe n. 30 del 2010 ha specificato che il suddetto finanziamento nel triennio 2010-2012 era di un importo complessivo di 150 milioni di euro. La delibera Cipe n. 1 del 2011 ne ha disposto l'azzeramento;
   nel corso del 2011 è stata avviata, d'intesa con la Commissione europea, l'azione per accelerare l'attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013 sulla base di quanto stabilito dalla citata delibera Cipe n. 1 del 2011 e concordata in sede di Comitato nazionale del quadro strategico nazionale da tutte le regioni, dalle amministrazioni centrali interessate e dal partenariato economico e sociale;
   successivamente, l'articolo 37 del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221 del 2012, ha previsto un finanziamento di talune agevolazioni in favore delle piccole e medie imprese localizzate nelle zone franche urbane ricadenti nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Tale regime agevolativo viene esteso anche alle aree industriali delle medesime regioni, per le quali è stata già avviata una procedura di riconversione industriale, purché siano state precedentemente utilizzate per la produzione di autovetture e abbiano registrato un numero di addetti, precedenti all'avvio delle procedure per la cassa integrazione guadagni straordinaria, non inferiore a mille unità;
   in particolare, si ricorda che il primo comma dell'articolo 37 del citato decreto-legge stabilisce che le risorse provenienti dalla riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, nell'ambito del Piano di azione per la coesione, nonché ulteriori risorse regionali possono essere destinate anche al finanziamento delle agevolazioni, in favore delle imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle zone franche urbane individuate dalla delibera Cipe n. 14 del 2009, ricadenti nelle regioni ammissibili all'obiettivo «Convergenza». Al proposito, si segnala che queste risorse riguardano le quattro regioni dell'obiettivo «Convergenza», vale a dire Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Oltre alle zone franche urbane individuate dalla citata delibera n. 14 del 2009, il Cipe doveva provvedere ad individuare ulteriori zone franche urbane entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del citato decreto-legge;
   da ultimo si ricorda che le condizioni e le modalità delle agevolazioni sono rimesse ad un decreto interministeriale (Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell'economia e delle finanze);
   nell'incontro tenutosi a Roma il 6 dicembre 2013, tra il presidente della regione Rosario Crocetta e il Ministro per la coesione territoriale pro tempore, Fabrizio Barca, la regione è riuscita ad ottenere lo sblocco di 150 milioni di euro per i venti comuni siciliani in graduatoria da due anni zone franche urbane: nella speciale graduatoria, allora stilata dalla regione, Bagheria è al secondo posto subito dopo Palermo e Brancaccio –:
   quale sia lo stato di attuazione delle zone franche urbane in Sicilia e quali siano i tempi per la loro definitiva attuazione;
   se risulti quale sia la quota di risorse spettanti al comune di Bagheria.
(2-00121) «Giammanco, Mottola, Milanato, Elvira Savino, Laffranco, Bosco, Bernardo, Squeri, Alli, Calabria, Galati, Galan, Pili, Minardo, Vella, Castiello, Sammarco, Riccardo Gallo, Sarro, Pagano, Marotta, Leone, Latronico, Abrignani, Prestigiacomo, Gregorio Fontana, Misuraca, Catanoso, Bergamini, Vito, Polverini».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BAGHERIA,PALERMO - Prov,SICILIA

EUROVOC :

zona franca

Sicilia

regione sfavorita

liberalizzazione degli scambi

zona franca industriale

pianificazione economica

cofinanziamento

piccole e medie imprese