Legislatura: 17Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 19/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ROMANO FRANCESCO SAVERIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 MERLO RICARDO ANTONIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 GALATI GIUSEPPE SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 FAENZI MONICA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 MARCOLIN MARCO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 RABINO MARIANO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 AUCI ERNESTO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 BORGHESE MARIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017 ZANETTI ENRICO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE 19/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE VOTO 19/09/2017 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) - INDIPENDENTI Resoconto DAMBRUOSO STEFANO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE Resoconto ALLI PAOLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Resoconto VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 19/09/2017 Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/09/2017
DISCUSSIONE IL 19/09/2017
NON ACCOLTO IL 19/09/2017
PARERE GOVERNO IL 19/09/2017
RESPINTO IL 19/09/2017
CONCLUSO IL 19/09/2017
La Camera,
premesso che:
nessun essere umano, al di là del colore politico, della fede religiosa e del suo livello di istruzione, si esprimerebbe mai a favore della guerra e del ricorso alle armi, alla costituzione di arsenali o al possesso di tecnologia di ultima generazione, ma gli armamenti rappresentano una forma imprescindibile di difesa;
l'ordine mondiale non può essere organizzato sul principio del disarmo senza se e senza ma, anche perché gli accordi internazionali sono sottoscritti solo da un numero limitato di Paesi, non tutti conoscono la democrazia e non sono paragonabili le diverse condizioni economiche e culturali;
non si è in grado di «bastare a noi stessi» – lo scambio di informazioni necessarie per contrastare il terrorismo internazionale ne è la prova – e, per assicurare l'incolumità dei cittadini, si ha bisogno di far parte di organizzazioni sovranazionali;
la storia non si cancella, ha un valore e deve aiutare a migliorare. L'impegno internazionale dell'Italia a favore del mantenimento della pace, nei luoghi che ne sono stati scenario o in Paesi dove sono in atto contrapposizioni fra etnie, religioni o persecuzioni, deve essere motivo di orgoglio. Ricordare le vittime italiane di Nassiria e di tutte le operazioni di pace nelle quali il Paese ha avuto caduti e feriti, è un dovere;
le donne e gli uomini che si occupano della sicurezza rischiano, come è avvenuto di recente in Francia, di divenire bersaglio di contestatori e di terroristi solo perché sono simbolo dell'unità della nazione, dell'autorità e incarnano lo spirito di servizio;
negli anni, i Governi hanno fatto scelte basate su princìpi, nel rispetto del dettato costituzionale e a fronte di valutazioni di opportunità. La necessità di assicurare al Paese la sicurezza non è in discussione o da rinegoziare oggi;
con lo strumento referendario gli italiani si sono espressi contro il nucleare anche per fini civili e oggi l'Italia è un Paese non nucleare;
è altrettanto vero che l'Italia è membro della Nato ed è legata agli Stati Uniti da accordi politici, economici, culturali, strategici in base ai quali il nostro Paese ha degli impegni da rispettare;
fra questi quello di fornire le basi e di garantire la riservatezza delle operazioni che si svolgono in quei luoghi. Il Paese ha un sistema di garanzie che vuole che la buona fede si debba sempre presumere, ragione che induce a ritenere che all'interno delle basi si compiano operazioni lecite che non possono minare il livello di fiducia fra alleati, né arrecare danno alle comunità loro prossime e che tutte le misure di sicurezza siano attivate;
ridurre le spese militari è un controsenso se ad ogni imprevisto si invoca la presenza dello Stato e l'invio di militari o l'innalzamento del livello di sicurezza. La difesa è un sistema complesso che per essere efficiente deve poter contare su investimenti coerenti con i suoi obiettivi, perché è impensabile rispondere ad attacchi nucleari con le baionette;
l'articolo 1 del Trattato di non proliferazione nucleare (TPN) recita: «Ciascuno degli Stati militarmente nucleari, che sia parte del Trattato, si impegna a non trasferire a chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente; si impegna inoltre a non assistere, né incoraggiare, né spingere in alcun modo uno Stato militarmente non nucleare a produrre o altrimenti procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi o congegni esplosivi»;
fintanto che ci saranno armi nucleari nel mondo, la Nato, come ribadito a Lisbona nel 2010, rimarrà un'alleanza nucleare;
il fatto che i Governi di destra e di sinistra che si sono succeduti abbiano convenuto sulla scelta di non discutere l'alleanza con gli Stati Uniti, conferma che la difesa non può essere oggetto di opportunità elettorali né negoziabile se il contesto internazionale rimane quello attuale;
le notizie che giungono dalla Corea del Nord e quanto minacciato nel passato dall'Iran, non lasciano presagire che il disarmo sia praticabile;
l'attuale posizione dell'Italia rispetto alla sua collocazione nel Mediterraneo e all'Europa, consiglierebbe, invece, al Governo di evitare di assumere decisioni che potrebbero rafforzare, all'interno dell'alleanza, altri Paesi a danno del nostro,
impegna il Governo:
1) a far sì che, nel rispetto degli accordi vigenti, l'Italia possa avere garanzia sulla sicurezza dei luoghi e sull'incolumità delle popolazioni residenti nei pressi di basi militari e, ove presente, del personale addetto, secondo quanto affermato dalla Corte internazionale di giustizia;
2) a fare in modo che venga concordata ogni modifica quantitativa o qualitativa del materiale bellico presente nelle basi di Aviano e Ghedi;
3) ad assumere iniziative per garantire che non vengano dismesse aree militari che hanno ospitato o ospitano armi nucleari senza la dovuta bonifica e riqualificazione e a fare in modo che il personale militare che opera in tali contesti sia adeguatamente seguito a livello medico per scongiurare il rischio di malattie da esposizione a materiali radioattivi.
(1-01698) «Vezzali, Francesco Saverio Romano, Merlo, Parisi, Galati, D'Agostino, Faenzi, Marcolin, Abrignani, Rabino, Auci, Borghese, D'Alessandro, Sottanelli, Zanetti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Corte internazionale di giustizia
rischio sanitario
arma nucleare