ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Abbinamenti
Atto 1/01542 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01549 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01565 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01582 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01610 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01641 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01672 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01684 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01690 abbinato in data 13/09/2017
Atto 6/00347 abbinato in data 13/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 12/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 12/09/2017


Stato iter:
13/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 13/09/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/09/2017
Resoconto CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-DIREZIONE ITALIA
Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BIANCONI MAURIZIO MISTO
 
PARERE GOVERNO 13/09/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2017

DISCUSSIONE IL 13/09/2017

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 13/09/2017

IN PARTE NON ACCOLTO IL 13/09/2017

PARERE GOVERNO IL 13/09/2017

VOTATO PER PARTI IL 13/09/2017

RESPINTO IL 13/09/2017

CONCLUSO IL 13/09/2017

Atto Camera

Mozione 1-01688
presentato da
FASSINA Stefano
testo presentato
Martedì 12 settembre 2017
modificato
Mercoledì 13 settembre 2017, seduta n. 849

   La Camera,
   premesso che:
    la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, cosiddetta direttiva Bolkestein, reca una serie di principi finalizzati alla armonizzazione delle normative nazionali e regionali in materia di servizi, e promuove una maggiore competitività del mercato;
    la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, ha previsto all'articolo 12 che, nel caso in cui il numero delle autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato a causa della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, l'autorizzazione debba essere rilasciata per una durata limitata e non possa essere previsto un rinnovo automatico e, prevede, altresì che si debba applicare una procedura di selezione tra i candidati potenziali che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza;
    il Parlamento europeo, prendendo atto della preoccupazione espressa dalle rappresentanze dei venditori ambulanti su aree pubbliche, rispetto all'applicazione a tale attività della direttiva 2006/123/CE cosiddetta «direttiva Bolkestein», già il 5 luglio 2010 aveva invitato gli Stati membri ad escludere il commercio ambulante dall'applicazione di tale direttiva;
    lo Stato italiano ha recepito la direttiva 2006/123/CE con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, e in particolare l'articolo 16, che si riferisce alla selezione tra diversi candidati, prevede procedure selettive nell'ipotesi in cui il numero di titoli autorizzanti disponibili sia limitato per ragioni correlate alla scarsità delle risorse naturali, come indicato dalla direttiva;
    il comma 5 dell'articolo 70 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, in materia di commercio al dettaglio sulle aree pubbliche, prevedeva attraverso apposita intesa in Conferenza unificata l'individuazione dei criteri per il rilascio e per il rinnovo della concessione dei posteggi per l'esercizio del commercio su aree pubbliche;
    la citata intesa in sede di Conferenza unificata, sancita il 5 luglio 2012, ha definito le disposizioni transitorie da applicare alle concessioni in essere alla data di entrata in vigore del decreto legislativo e a quelle prorogate durante il periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto e fino all'approvazione delle disposizioni transitorie;
    non risulta che altri Stati membri nell'ambito dell'attuazione della direttiva 2006/123/CE, abbiano previsto, come ha fatto l'Italia una specifica applicazione della disciplina del commercio sulle aree pubbliche;
    alle proteste dei commercianti ambulanti si sono aggiunte numerose prese di posizione da parte di importanti amministrazioni quali i consigli regionali di Piemonte e Puglia che hanno approvato mozioni per una modifica normativa che escluda il commercio ambulante dall'attuazione della direttiva «Bolkestein», mentre i consigli comunali di Roma e Torino hanno approvato mozioni per la sospensione dei bandi relativi alle concessioni dei commercianti ambulanti;
    l'applicazione della «direttiva Bolkestein» che ha previsto, tra l'altro: la liberalizzazione delle licenze, la messa all'asta delle concessioni, l'apertura selvaggia alle società di capitali e alle multinazionali della grande distribuzione, mette a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro di famiglie che trovano il loro sostentamento nel commercio esercitato sulle aree pubbliche;
    è necessario ed improrogabile, quindi, mettere in campo ogni iniziativa a tutela del settore fornendo garanzie ai lavoratori del commercio su aree pubbliche contrastando speculazione, illegalità, sfruttamento del lavoro, precarietà e disoccupazione ovvero gravi fenomeni che rischiano di derivare dall'applicazione della direttiva «Bolkestein» come attuata nel nostro Paese dal decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, in particolare tenuto conto della grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese;
    si tratta di tutelare circa 200.000 aziende e circa 400 mila lavoratrici e lavoratori che hanno investito i propri risparmi o si sono indebitati per acquistare una licenza e che rappresentano una parte importante del tessuto economico del nostro Paese;
    si tratta di tutelare le aziende i lavoratori – in particolare oggi in attività – dalla possibilità di concentrazione del commercio ambulante nelle mani di multinazionali o di poche grandi società, anche attraverso criteri di accesso e preferenze in sede di bando per le aziende e i lavoratori oggi in attività;
    la direttiva «Bolkestein», come altre direttive europee, tra le quali la direttiva 96/71/EC relativa ai « posted workers» e la direttiva 2005/36/CE sulle qualifiche professionali, predisposte in applicazione dei principi del mercato unico europeo, determinano insostenibile dumping sociale e grave svalutazione del lavoro e impoverimento della qualità dei servizi;
    quanto illustrato in premessa rende necessario rivedere l'applicazione dei principi della direttiva 2006/123/CE come attuati dal decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, escludendo i commercianti su suolo pubblico dall'applicazione della citata Direttiva,

impegna il Governo:

1) ad assumere in tempi brevi le ormai improrogabili iniziative legislative volte alla modifica sostanziale dell'articolo 70 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, al fine di escludere il commercio esercitato sulle aree pubbliche dall'applicazione della direttiva «Bolkestein»;
2) a convocare un apposito tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria delle imprese del commercio su aree pubbliche al fine di definire le necessarie modifiche normative a tutela degli esercenti del commercio su aree pubbliche.
(1-01688) «Fassina, Marcon, Airaudo, Costantino, Daniele Farina, Giancarlo Giordano, Gregori, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Placido».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

commercio ambulante

direttiva comunitaria