Legislatura: 17Seduta di annuncio: 808 del 01/06/2017
Atto 1/01542 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01549 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01565 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01582 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01610 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01672 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01684 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01688 abbinato in data 13/09/2017
Atto 1/01690 abbinato in data 13/09/2017
Atto 6/00347 abbinato in data 13/09/2017
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 01/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 BERSANI PIER LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 D'ATTORRE ALFREDO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 FOSSATI FILIPPO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017 QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017 KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma FAVA CLAUDIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 FORMISANO ANIELLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 CAPODICASA ANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 FONTANELLI PAOLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 AGOSTINI ROBERTA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 RAGOSTA MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 STUMPO NICOLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 SPERANZA ROBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 PICCOLO GIORGIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 LEVA DANILO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017 BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 01/06/2017 22/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 13/09/2017 Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) DICHIARAZIONE VOTO 13/09/2017 Resoconto CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-DIREZIONE ITALIA Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BIANCONI MAURIZIO MISTO PARERE GOVERNO 13/09/2017 Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/06/2017
ATTO MODIFICATO IL 22/06/2017
ATTO MODIFICATO IL 12/09/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2017
DISCUSSIONE IL 13/09/2017
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/09/2017
IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 13/09/2017
PARERE GOVERNO IL 13/09/2017
VOTATO PER PARTI IL 13/09/2017
IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 13/09/2017
CONCLUSO IL 13/09/2017
La Camera,
premesso che:
la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, è entrata in vigore il 28 dicembre 2006, dopo quasi tre anni di lavoro e un iter legislativo particolarmente complesso, per i contrasti politici che ha incontrato e che ne hanno modificato la formulazione iniziale;
essa viene anche denominata «direttiva servizi» o «direttiva Bolkestein», dal nome del commissario europeo per il mercato interno, Fritz Bolkestein, della Commissione presieduta da Romano Prodi, che ha curato e sostenuto questa direttiva. La direttiva «servizi» è basata sugli articoli 43-48 (Il diritto di stabilimento) e 49-55 (I servizi) del Trattato che istituisce la comunità europea e si pone l'obiettivo di facilitare la circolazione e la fruibilità dei servizi nell'Unione europea, secondo i criteri tracciati dalla Strategia di Lisbona;
il comma 1 dell'articolo 1 chiarisce che la direttiva contiene «disposizioni generali che permettono di agevolare l'esercizio della libertà di stabilimento dei prestatori nonché la libera circolazione dei servizi, assicurando nel contempo un elevato livello di qualità dei servizi stessi». Questo obiettivo è declinato nelle seguenti azioni strategiche: 1) facilitare la libertà di stabilimento dei servizi nell'Unione europea. A tal fine, gli Stati membri si impegnano ad eliminare gli ostacoli che impediscono o scoraggiano gli operatori di altri Stati membri a stabilirsi sul loro territorio; 2) facilitare la libertà di prestazione dei servizi nell'Unione europea. Per potenziare l'offerta transfrontaliera di servizi, la direttiva precisa il diritto dei destinatari ad utilizzare servizi di altri Stati membri; 3) promuovere la qualità dei servizi. La direttiva mira a rafforzare la qualità dei servizi incoraggiando ad esempio la certificazione volontaria delle attività o l'elaborazione di carte di qualità e incoraggiando l'elaborazione di codici di condotta europei, in particolare da parte di organismi o associazioni professionali; 4) stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati per favorire la crescita del mercato dei servizi, per garantire una protezione equivalente su questioni generali e per garantire un efficace controllo dei servizi;
la direttiva servizi doveva essere recepita negli ordinamenti nazionali entro il 28 dicembre 2009. Il Consiglio medesimo ha riconosciuto che affinché il mercato dei servizi diventi una realtà, dovranno essere eliminati gli ostacoli legislativi, ma anche non legislativi presenti nei diversi Stati membri. Infatti, non è sufficiente una semplice legge per applicare la direttiva «servizi», ma sono necessari anche un impegno importante di razionalizzazione del diritto amministrativo e una serie di iniziative concrete, di carattere organizzativo e di sostegno delle azioni finalizzate ad assicurare le informazioni per i prestatori e per i destinatari;
la direttiva «servizi» si presenta come una «direttiva quadro». Essa non mira a dettare norme specifiche per la regolamentazione della materia dei servizi, ma tratta le questioni con un approccio orizzontale, con l'obiettivo di perseguire l'armonizzazione della materia nel tempo;
secondo la direttiva «servizi», gli Stati membri devono esaminare ed eventualmente semplificare le procedure e le formalità applicabili per accedere ad un'attività di servizi ed esercitarla. Le procedure autorizzative possono essere mantenute solo se rispettano i principi di non discriminazione e di proporzionalità; i requisiti richiesti per rilasciare le autorizzazioni possono essere mantenuti solo se siano giustificati da ragioni di ordine pubblico, di pubblica sicurezza, di salute pubblica, di tutela dell'ambiente;
con il decreto legislativo n. 59 del 2010, lo Stato italiano ha dato attuazione alla direttiva comunitaria per la liberazione dei servizi nel mercato interno. Il decreto è diviso in tre parti. Nella prima si stabiliscono i principi generali a cui tutte le pubbliche amministrazioni dovranno attenersi nell'applicazione del decreto: l'ambito di applicazione, le definizioni, le modalità di accesso, i regimi autorizzatori, la semplificazione amministrativa, la tutela dei destinatari, la qualità dei servizi e la collaborazione amministrativa fra Stati. Nella seconda parte si disciplinano alcuni procedimenti riconducibili alla competenza di indirizzo e vigilanza di alcuni ministeri, gestiti in buona parte dai comuni. Nella terza parte, oltre a modifiche e abrogazioni, viene normato il rapporto tra la legge statale e le leggi regionali, in materia di applicazione della direttiva «servizi»;
nel difficile rapporto tra governo del territorio e libertà d'iniziativa economica che pone al centro la potestà di conformazione dei suoli attribuita ai pubblici poteri il recepimento della direttiva Bolkestein nel nostro ordinamento con particolare riferimento alle attività commerciali incontra ancora forti resistenze a livello regionale/locale nel favorire lì dove non vi siano limiti ambientali, culturali o della sicurezza pubblica l'impulso comunitario diretto all'affermazione della libertà del mercato e nel mercato;
si tratta di resistenze non incomprensibili se si pensa alla forte connessione tra la presenza di concessioni demaniali o di altro tipo e la generazione di economie locali che rappresentano spesso una delle poche fonti di reddito capaci di mantenere la coesione socio-economica, in un momento di estrema difficoltà sociale ed economica per il contesto italiano;
le tensioni che si vengono a creare ogni qualvolta si reintroduce il tema della concreta applicazione della direttiva «servizi» nei vari contesti territoriali italiani non possono dunque essere ridotte ad una mera rigida presa di posizione a tutela di interessi economici incancreniti, ma anche all'incapacità degli attori coinvolti di trovare il corretto bilanciamento tra interessi economici e interessi lato sensu pubblici, riguardando in particolare le modalità attraverso le quali le amministrazioni operano le loro scelte di conformazione dei suoli e la loro destinazione edificatoria e d'impresa;
presso questo ramo del Parlamento sono in discussione una serie di provvedimenti l'applicazione della direttiva Bolkestein su vari rami dell'economia. Tra questi, il disegno di legge che reca una delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo;
anche le guide turistiche stanno correndo il rischio di non vedere più riconosciuta la loro qualificazione professionale, a seguito del processo di revisione della direttiva Bolkestein. La guida turistica, per definizione, è specializzata nell'illustrazione del patrimonio di un territorio. Le conoscenze e competenze acquisite nel paese di origine non sono automaticamente trasferibili nel Paese ospitante. La guida turistica sembra l'unica professione che, perdendo la competenza territoriale, perde la sua competenza specifica. L'adozione della tessera professionale europea per professioni come quella di guida turistica, in cui la formazione è diversa tra lo Stato di origine e quello ospitante, rischia di eliminare le prove compensative. La qualificazione verificata dallo Stato di origine non è sufficiente. Una guida che esercita in una città d'Europa potrebbe effettuare visite guidate ed illustrare l'identità culturale di 27 paesi, senza dimostrare di possederne la conoscenza;
sono 190 mila le micro e piccole imprese operanti nel commercio ambulante, un indotto che dà lavoro a circa 320 mila tra lavoratrici e lavoratori del settore. Si tratta di un perimetro produttivo rilevante, che richiede l'interessamento di tutti gli attori istituzionali in campo,
impegna il Governo:
1) a verificare la possibilità di escludere dal regime di applicazione della direttiva «Servizi» per l'ambito professionale delle guide turistiche, a salvaguardia dell'interesse prevalente alla tutela del patrimonio artistico-culturale del Paese e delle competenze professionali che vi operano;
2) nel settore del commercio ambulante, ad istituire con tempestività un tavolo di confronto tra il Governo, le rappresentanze del settore, le organizzazioni sindacali, l'Anci e la Conferenza delle regioni.
(1-01641)
(Ulteriore nuova formulazione) (Testo modificato nel corso della seduta) «Ricciatti, Epifani, Ferrara, Bersani, Laforgia, Nicchi, Scotto, D'Attorre, Duranti, Sannicandro, Martelli, Albini, Fossati, Piras, Franco Bordo, Folino, Melilla, Quaranta, Carlo Galli, Zoggia, Matarrelli, Kronbichler, Zappulla, Mognato».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):applicazione del diritto comunitario
libera prestazione di servizi
qualificazione professionale