ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 759 del 14/03/2017
Abbinamenti
Atto 1/01319 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01533 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01534 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01535 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01538 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01541 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01543 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01564 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01590 abbinato in data 12/04/2017
Atto 1/01591 abbinato in data 12/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: SIMONETTI ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2017


Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE VOTO 12/04/2017
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto OLIARO ROBERTA CIVICI E INNOVATORI
Resoconto PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto MOTTOLA GIOVANNI CARLO FRANCESCO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Resoconto GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DELL'ARINGA CARLO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 12/04/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/04/2017

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 12/04/2017

NON ACCOLTO IL 12/04/2017

PARERE GOVERNO IL 12/04/2017

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

RESPINTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Mozione 1-01539
presentato da
SIMONETTI Roberto
testo presentato
Martedì 14 marzo 2017
modificato
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto legislativo n. 150 del 2015, uno dei tanti attuativi della riforma cosiddetta jobs act, ha previsto il riordino dei servizi per l'impiego e di politiche attive, con l'istituzione di una Agenzia nazionale per le politiche del lavoro (Anpal) partecipata da Stato, regioni e province autonome, e vigilata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
    l'Anpal rappresenta una centralizzazione dei servizi per l'impiego, poco rispondente e ancor meno funzionale alle specifiche esigenze dei territori regionali e provinciali, con il reale rischio di vanificare talune esperienze positive costruite negli ultimi anni sul territorio e cancellare alcuni modelli di successo di alcune regioni del Nord in materia di politiche attive e passive del lavoro, servizi all'impiego, formazione, riqualificazione, orientamento;
    la centralizzazione in una sola struttura dell'erogazione dei servizi di politica attiva a livello statale, infatti, presuppone l'adozione di politiche del lavoro programmate e regolate su modelli standardizzati ed ingessati, che non tengono conto delle peculiari esigenze territoriali, finendo con l'ostacolare, invece che incentivare, l'effettivo eventuale beneficio per il cittadino ed a discapito della flessibilità e della solerzia richiesta dal mondo datoriale del lavoro;
    il decreto legislativo n. 150 del 2015 contempla l'istituzione di una banca dati nazionale della domanda e dell'offerta di lavoro che, senza un incisivo coordinamento – anche attraverso corsi di formazione professionale – con le associazioni di categoria territoriali per individuare i profili più idonei, rischia di rimanere asettica e avulsa dalle richieste del tessuto economico-produttivo locale;
    la riforma di cui al citato decreto legislativo n. 150 del 2015, peraltro, nel prevedere l'Istituzione dell'Anpal, non ha contemplato una riorganizzazione dei centri per l'impiego (gli ex uffici di collocamento), i quali – come ben si sa – funzionano solo in alcune realtà territoriali, mentre in altre sono l'emblema dei «carrozzoni pubblici», inefficienti e costosi;
    secondo i dati Istat, nel primo trimestre 2015, solo l'1,4 per cento di coloro che nell'anno precedente erano privi di lavoro hanno trovato occupazione attraverso i centri per l'impiego, a conferma del ridotto ruolo che gli stessi svolgono nell'attività di intermediazione;
    i centri per l'impiego, peraltro, prima della cosiddetta «riforma Delrio» e del tentativo di riforma costituzionale poi fallito col voto referendario del 4 dicembre 2016, si ricorda, erano, di fatto, interni alle competenze delegate dalle regioni alle province, essendo la materia della tutela del lavoro di competenza concorrente; presso le regioni esiste quindi un assessorato ad hoc;
    lo smantellamento delle province e altre riforme messe in atto dalla maggioranza parlamentare e dal Governo per accentrare a livello statale competenze prima delegate, hanno portato inevitabilmente ad un depauperamento politico-istituzionale ed anche economico delle politiche attive del lavoro sul territorio;
    la difficoltà di collocare sul mercato del lavoro un giovane è anche frutto di un mancato adeguamento delle materie scolastiche al mondo del lavoro (ancora oggi manca la formazione nelle materie professionali del web, come il digitalmarketing, instagrammer, social marketing, web reputation manager) e di una carenza nei servizi di orientamento scolastico e di placement delle università, parzialmente compensata da misure di alternanza scuola-lavoro;
    il decreto legislativo n. 150 del 2015 non è ancora pienamente operativo e, pertanto, può essere oggetto degli opportuni correttivi all'indomani dell'esito del referendum che ha rivelato la volontà popolare di mantenere l'assetto decentrato dell'ordinamento, invece che centralizzare talune competenze costituzionali e, nella fattispecie, quelle inerenti le politiche del lavoro,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative normative per attribuire all'Anpal una connotazione di struttura sussidiaria, invece che centralizzata, lasciando cioè alle regioni virtuose che hanno saputo sfruttare a pieno le competenze in materia la gestione in autonomia dei servizi al lavoro e delle politiche attive e passive del lavoro, ed intervenendo solo a sostegno puramente organizzativo delle regioni, che non hanno brillato in questi anni per efficienza e capacità, stanziando fondi a carico delle regioni medesime, ciò al fine di non eliminare i differenziali di efficienza su scala regionale, appiattendo e livellando verso il basso i modelli di funzionamento validi;

2) ad adottare iniziative, per quanto di competenza, per una razionalizzazione delle strutture di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro, per migliorarne l'efficienza e la funzionalità ed, al contempo, per evitare ulteriore spreco di risorse pubbliche, prevedendo la soppressione – con relativo accorpamento della struttura e del relativo personale a quella territorialmente più vicina – di quei centri che, nell'arco solare di un anno, non abbiano collocato/ricollocato almeno una percentuale di lavoratori pari alla media nazionale ridotta dell'1 per cento e la perdita dell'accreditamento per le agenzie di lavoro che, nell'arco dell'anno solare, non abbiano collocato/ricollocato una percentuale di lavoratori almeno uguale alla media nazionale ridotta dell'1 per cento;

3) ad adottare le opportune iniziative di competenza che, nell'ottica di migliorare e rendere più efficienti le politiche attive del lavoro, prevedano l'erogazione di fondi statali per i corsi delle agenzie di formazione non soltanto in percentuale alle presenze dei partecipanti, ma anche rispetto alla collocazione lavorativa degli iscritti al termine dei corsi medesimi;

4) a promuovere una maggiore sinergia tra strutture di intermediazione per la domanda-offerta di lavoro e le associazioni di categoria territoriale, anche intervenendo, per quanto di competenza, mediante iniziative volte ad implementare l'alternanza scuola-lavoro, rendendola maggiormente vicina alle reali esigenze degli studenti e delle imprese, anche tramite il coinvolgimento degli studenti nello studio di materie professionali del web e in laboratori di simulazione di impresa;

5) ad assumere iniziative per prevedere, nell'ambito di revisione del patto di servizio personalizzato, di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 150 del 2015, anche la disponibilità alla partecipazione in attività di volontariato per il comune di residenza, in casi di eventi calamitosi, dei percettori di strumenti di sostegno al reddito in attesa di ricollocazione lavorativa.
(1-01539) «Simonetti, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Gianluca Pini, Rondini, Saltamartini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ufficio del lavoro

ripartizione delle competenze

rapporto scuola-vita professionale