ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 730 del 25/01/2017
Abbinamenti
Atto 1/01451 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01481 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01482 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01488 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01489 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01490 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01491 abbinato in data 25/01/2017
Atto 1/01493 abbinato in data 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI 25/01/2017
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2017


Stato iter:
25/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 25/01/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2017
Resoconto PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto CAPEZZONE DANIELE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PIZZOLANTE SERGIO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BIANCONI MAURIZIO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
PARERE GOVERNO 25/01/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/01/2017

DISCUSSIONE IL 25/01/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/01/2017

ACCOLTO IL 25/01/2017

PARERE GOVERNO IL 25/01/2017

APPROVATO IL 25/01/2017

CONCLUSO IL 25/01/2017

Atto Camera

Mozione 1-01492
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   La Camera,
   premesso che:
    nel corso degli ultimi due anni, pur in una fase di faticosa fuoriuscita da una recessione epocale, sul piano dell'occupazione si sono registrati circa 656 mila posti di lavoro in più, oltre due terzi dei quali a tempo indeterminato e un calo degli inattivi di circa 665 mila unità, determinando, rispetto al 2014, una riduzione di oltre un punto del tasso di disoccupazione generale e di oltre 4 punti di quello giovanile. Tali risultati sono ascrivibili al profondo intervento di riordino normativo in materia di lavoro e alle misure di decontribuzione per le nuove assunzioni; i molteplici interventi anche da ultimo adottati dal Governo Renzi e dalla sua maggioranza nella legge di bilancio, daranno ulteriore slancio alla ripresa significativa degli investimenti e dei consumi e ciò potrà assicurare altri sensibili incrementi dei tassi di occupazione e, soprattutto, nuove opportunità di occupazione per le giovani generazioni;
    come è noto, su tre questioni al centro dell'attenzione dei lavoratori e dell'opinione pubblica, ovvero la disciplina del lavoro accessorio, la responsabilità solidale negli appalti e la tutela in materia di licenziamento, la Cgil ha promosso la raccolta di firme per altrettanti referendum popolari, ciascuno sottoscritto da oltre un milione di cittadini;
    su tali richieste referendarie la Corte costituzionale, nell'udienza dell'11 gennaio 2017, ha ammesso i quesiti sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti ed ha respinto quello sulla disciplina della tutela in caso di licenziamento;
    per quanto riguarda l'utilizzo dei voucher, va anzitutto rilevato come la disciplina del lavoro accessorio di carattere meramente occasionale sia stata definita a partire dal 2003 e che da allora molteplici sono gli interventi legislativi che si sono susseguiti; segnatamente, l'istituto dei voucher è stato più recentemente disciplinato dal Governo Monti «legge Fornero» e, successivamente novellato dal Governo Letta e da ultimo dal Governo Renzi, nell'ambito della complessiva riforma del lavoro;
    lo strumento del voucher non è stato introdotto per flessibilizzare oltre modo il lavoro sino a sconfinare nella sua precarizzazione, quanto per contrastare la proliferazione del lavoro sommerso e irregolare. Tuttavia, l'impennata del loro utilizzo, soprattutto a seguito delle modifiche normative, intervenute negli anni 2011-2013, che ne hanno notevolmente ampliato l'ambito di applicazione, costituisce un ostacolo alla diffusione del lavoro stabile. L'uso distorto dei voucher, quindi, entra in contraddizione con gli obiettivi di stabilizzazione del lavoro, che il Jobs Act si è posto;
    nonostante l'attento monitoraggio sull'andamento dell'Istituto, che ha indotto il Governo Renzi ad adottare, nell'ambito di uno specifico decreto legislativo (n. 185 del 2016), interventi correttivi volti in particolare a rafforzare la tracciabilità nell'utilizzo dei voucher – introducendo l'obbligo di preventiva comunicazione dei dati dei prestatori e della data e dell'orario delle prestazioni – il ricorso agli stessi si è rivelato di particolare frequenza;
    gli ultimi dati rilasciati dall'Osservatorio dell'INPS per il 2016 riportano, infatti, un incremento delle vendite del 23,9 per cento su base annua, il quale segue la già significativa crescita del fenomeno registrata nel 2015, con una quota assoluta di assegni pari a quasi 134 milioni;
    dinanzi all'incremento esponenziale dell'utilizzo dei voucher il legislatore, proprio in virtù del meccanismo di monitoraggio contemplato dalla riforma del mercato del lavoro, è chiamato ad adottare ogni iniziativa utile tesa a prevenire l'abuso dello strumento che sembrerebbe poter emergere dai suddetti dati e, conseguentemente, addivenire a una rimodulazione dell'istituto che consenta di evitare l'uso distorto dei voucher, in coerenza proprio con i predetti obiettivi di stabilizzazione del lavoro sui quali si fonda la recente riforma del mercato del lavoro;
    per quanto concerne la disciplina della responsabilità solidale negli appalti, è indubbio che essa abbia registrato, negli anni passati, in virtù delle modifiche introdotte in attuazione della legge n. 30 del 2003 (cosiddetta legge Biagi) e in seguito alla legge n. 92 del 2012 (cosiddetta riforma Fornero), una progressiva erosione delle tutele per i lavoratori delle imprese impegnate in tali filiere produttive, con il paradosso di veder diminuire le garanzie alla retribuzione e alla regolarità contributiva proprio in quelle attività che, in gran parte dei casi, vedono le amministrazioni pubbliche come committenti;
    a tale ultimo riguardo, va peraltro rilevato come una inversione di tendenza sul piano delle politiche legislative nel settore degli appalti pubblici, con particolare riferimento a quelli relativi a contratti ad alta intensità di manodopera, si sia di converso registrata a seguito dell'adozione, nel 2016, del nuovo codice degli appalti, che ha espressamente regolamentato le clausole sociali nell'ottica della promozione dei diritti dei lavoratori e della continuità occupazionale;
    sul complesso di tali questioni sono già depositate diverse proposte di legge finalizzate a rivedere la normativa, ripristinando lo spirito originario dei suddetti istituti;
    per quanto attiene alle forme di tutela in caso di licenziamento, sebbene non siano oggetto dei prossimi referendum popolari, appare opportuno mantenere una speciale attenzione circa gli effetti della nuova disciplina, tenuto conto che i dati dell'Osservatorio dell'INPS offrono un quadro in chiaroscuro, dal momento che, se, da una parte, si evidenzia un lieve incremento dei licenziamenti complessivi dei primi dieci mesi del 2016 e in particolare di quelli disciplinari, dall'altra si assiste ad una assai maggiore diminuzione delle dimissioni che, per effetto anche della norma di contrasto alle cosiddette «dimissioni in bianco» contenuta nel Jobs act, si sono ridotte, negli stessi mesi di oltre centomila unità, passando da 762,517 a 658.666;
    come prospettato dal Jobs Act, la sfida del rilancio competitivo dell'economia passa, anche per un'organizzazione del mercato del lavoro che ponga al centro la buona e stabile occupazione, quale fattore di equilibrio sociale e presupposto per il recupero di produttività del nostro sistema produttivo;
    si rende necessario continuare a dare impulso alle politiche attive del lavoro e a prestare attenzione alla durata degli ammortizzatori sociali in relazione all'andamento del ciclo economico,

impegna il Governo:

1) ad assicurare il massimo impegno nell'attività di monitoraggio prevista dall'articolo 1, comma 13, del «Jobs Act», al fine di un costante confronto con il Parlamento e le forze sociali, necessario, per una verifica condivisa degli effetti del nuovo quadro normativo;

2) ad assumere iniziative sulle materie in discussione, a partire dalle questioni oggetto dei quesiti referendari, tenendo conto anche delle proposte di legge già presentate in Parlamento.
(1-01492) «Rosato, Monchiero, Damiano, Gnecchi, Albanella, Arlotti, Baruffi, Boccuzzi, Casellato, Di Salvo, Cinzia Maria Fontana, Giacobbe, Gribaudo, Incerti, Patrizia Maestri, Miccoli, Paris, Giorgio Piccolo, Rostellato, Rotta, Simoni, Tinagli, Zappulla».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

condizioni e organizzazione del lavoro

licenziamento