ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 729 del 24/01/2017
Abbinamenti
Atto 1/01463 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01475 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01476 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01477 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01478 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01479 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01480 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01483 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01484 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01486 abbinato in data 24/01/2017
Atto 1/01487 abbinato in data 24/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 24/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/01/2017


Stato iter:
24/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 24/01/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 24/01/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto FAENZI MONICA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto GULLO MARIA TINDARA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 24/01/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/01/2017

DISCUSSIONE IL 24/01/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/01/2017

ACCOLTO IL 24/01/2017

PARERE GOVERNO IL 24/01/2017

APPROVATO IL 24/01/2017

CONCLUSO IL 24/01/2017

Atto Camera

Mozione 1-01485
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 24 gennaio 2017, seduta n. 729

   La Camera,
   premesso che:
    gli antibiotici, sono sostanze usate per uccidere i microrganismi o per interromperne la crescita e la proliferazione d'infezioni e sono comunemente usati in medicina e in veterinaria per il trattamento di un ampio ventaglio di malattie infettive;
    da quando sono stati scoperti, gli antibiotici hanno senza dubbio salvato molte vite. Tuttavia, sono sempre stati inefficaci nel trattare le malattie virali e sono spesso usati in modo eccessivo o sbagliato nel trattare le infezioni batteriche, con il risultato che gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici sono diventati sempre più comuni;
    la dipendenza da antibiotici sta diventando rapidamente un grande problema globale, perché l'uso eccessivo o improprio di essi, ha portato allo sviluppo di nuovi ceppi di microrganismi che si stanno dimostrando letali;
    l'uso eccessivo e l'abuso di antibiotici sono considerati le cause della crescita e della diffusione di microrganismi resistenti alla loro azione, con una conseguente perdita di efficacia delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica. Un noto esempio di batterio che ha sviluppato la capacità di resistere a più antibiotici è lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (Meticillin-resistant Staphylococcus aureus) (MRSA);
    i batteri resistenti possono diffondersi attraverso numerose vie. Quando la resistenza agli antimicrobici si verifica in batteri zoonotici presenti in animali e alimenti, essa può anche compromettere l'efficacia del trattamento di malattie infettive negli esseri umani;
    l'elevato dosaggio somministrato non è solo un rischio per gli animali ma anche per l'essere umano, poiché una delle cause della resistenza agli antibiotici è soprattutto l'abuso negli animali;
    nell'Unione europea, in Norvegia e in Islanda secondo una stima venticinquemila persone muoiono ogni anno a causa di comuni infezioni di batteri resistenti. Questa cifra proviene da circa metà dei cinquantatré Stati membri dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la regione europea, e il bilancio dei morti di tutta l'Europa è sconosciuto, ma senza dubbio la resistenza agli antibiotici sta crescendo con una velocità allarmante, con il conseguente risultato che l'Unione europea sta pagando, secondo le stime, un miliardo e mezzo di euro per affrontare le conseguenze degli organismi resistenti agli antibiotici;
    in Italia negli ultimi dieci anni, l'uso degli antibiotici è raddoppiato rispetto alla media europea, – il nostro Paese resta il terzo più grande utilizzatore nell'Unione europea (dopo Spagna e Cipro) – causando rischi per gli animali e l'uomo, a causa della resistenza dei batteri sempre maggiore. In media nei Paesi dell'Ocse si consumano 20,5 dosi di antibiotico per 1.000 abitanti, mentre in Italia se ne consumano 27,8 dosi per lo stesso numero di abitanti;
    nonostante gli allarmi lanciati dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS), all'uso sproporzionato di antibiotici negli allevamenti intensivi di animali, ben poco si è fatto nel nostro Paese per evitare impieghi inadeguati che portano alla resistenza dei batteri agli antibiotici;
    i dati sono allarmanti, poiché si stima che il 71 per cento degli antibiotici venduti in Italia viene somministrato agli animali da macello e quindi successivamente entra nei nostri piatti;
   i dati, forniti da ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), EFSA (European Food Safety Authority), EMA (European Medicines Agency) e SIMIT (Società italiana di malattie infettive e tropicali), hanno segnalato che il settore degli allevamenti intensivi di carne destinata all'uso umano è la cartina di tornasole di un settore che, pur non conoscendo una grossa crisi – 800 milioni di animali macellati per soddisfare il consumo di 60 milioni di persone – , inizia a destare serie preoccupazioni di fronte all'allarmante antibiotico resistenza di cui è maggiormente responsabile;
    le vendite di antibiotici riportate nel report dell'EMA – spiega Ciwf Italia Onlus «sono calcolate in termini di quantità di principio attivo utilizzato per unità di bestiame (l'unità viene chiamata “Population Correction Unit” o Pcu) e l'uso in Italia nel 2014 è stato di 359,9 mg/Pcu, mentre la media delle 29 nazioni europee (Eu/Eea) è di 152 mg/Pcu»;
    la Ciwf specifica inoltre che «i dati di EMA, mostrano che circa il 94 per cento degli antibiotici utilizzati in Italia, servono per i trattamenti di massa somministrati nei mangimi o nell'acqua». Detti trattamenti purtroppo sono resi necessari per diversi fattori, tra cui le scarse condizioni di benessere con cui vengono tenuti gli animali negli allevamenti;
    le pessime condizioni in cui versano gli animali negli allevamenti, dove vivono al limite delle proprie possibilità fisiologiche e con un sistema immunitario indebolito, fanno sì che gli antibiotici vengano somministrati agli animali malati e a quelli sani indistintamente per evitare che si ammalino;
    negli allevamenti intensivi di pollame, oggi la legge italiana, in linea con la normativa europea, consente di allevare a una densità massima di 33 chilogrammi di peso vivo a metro quadro (ossia 15/16 polli per metro quadro), con la possibilità di richiedere deroghe per aumentare la densità fino a 42 chili per metro quadro (20/21 animali per metro quadro);
    ciò che sfugge al nostro Paese e alla zootecnia italiana in generale – ma è ben chiaro alla Fao che riconosce il benessere animale come elemento fondamentale per un buono sviluppo del settore zootecnico – è che avere allevamenti intensivi privi di normative specifiche a favore del benessere animale significa peggiore qualità dei cibo e di conseguenza della salute;
    grazie alle normative comunitarie in vigore dal 2006, in Europa è vietato l'uso di antibiotici per favorire la crescita di animali da reddito e da compagnia;
    tuttavia, la circolare del Ministero della salute del 2013, con la quale si sollecitavano le regioni ad applicare la normativa in materia di prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare relativa all'uso e somministrazione degli antibiotici, è stata disattesa;
    l'Organizzazione mondiale della sanità, sottolinea che i pazienti con infezioni causate da batteri resistenti ai farmaci sono generalmente a maggior rischio di esiti clinici gravi o fetali e consumano più risorse sanitarie rispetto ai pazienti che presentano forme non resistenti delle infezioni;
    usare in modo corretto gli antibiotici è una responsabilità del singolo nei confronti della propria salute per avere sempre a disposizione farmaci efficaci per la propria patologia ed è inoltre una responsabilità collettiva, poiché favorire lo sviluppo dell'antibiotico-resistenza, attraverso un uso improprio degli antibiotici, mette a rischio la salute della collettività;
    per ottenere dati affidabili sull'uso di antibiotici in relazione agli animali da reddito, occorrerebbe pertanto monitorare ogni singolo allevamento, estendendo l'uso della ricetta elettronica, come già hanno messo in atto, in via sperimentale, l'Abruzzo e la Lombardia,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per dare immediata e piena attuazione alle direttive comunitarie in materia di uso e somministrazione di antibiotici e alla circolare del 27 febbraio 2013 del Ministero della salute;
2) a dare immediato avvio alla sperimentazione, su tutto il territorio nazionale, della ricetta elettronica, per acquisire dati affidabili su cui basarsi nelle analisi;
3) ad accelerare la definizione del piano per la riduzione degli antibiotici, annunciato dal Sottosegretario per la salute pro tempore Vito De Filippo, per il 2017 che preveda obblighi precisi per la somministrazione a uso umano e di animali da allevamento e da affezione;
4) a promuovere campagne istituzionali per informare la popolazione generale sui rischi che possono essere connessi all'autocura, all'interruzione spontanea della terapia o alla somministrazione di dosi inadeguate di antibiotici, rischi che possono ripercuotersi sulla sull'efficacia della cura sia sullo sviluppo dei batteri resistenti;
5) a promuovere – anche nella logica di una spending review e di un effecientamento della spesa sanitaria pubblica che concilii il risparmio e la qualità dell'assistenza – un sistema razionalizzato di confezionamento dei farmaci, in particolare degli antibiotici;
6) ad adottare iniziative volte a sensibilizzare medici di base e aziende ospedaliere, nel prescrivere o somministrare gli antibiotici, tenendo conto dell'esatta posologia e dell'effettivo fabbisogno del paziente;
7) ad adoperarsi per attuare con urgenza misure efficaci per monitorare e ridurre i consumi di antibiotici negli allevamenti;
8) ad avviare iniziative per pervenire a un report nazionale degli allevamenti intensivi in Italia, al fine di consentire un innalzamento dei parametri di benessere animale, sanitario e sociale dell'allevamento industriale;
9) a individuare le forme d'incentivo per gli allevamenti che da intensivi passano a estensivi, con particolare riguardo al biologico.
(1-01485) «Brignone, Civati, Artini, Baldassarre, Bechis, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Segoni, Turco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

antibiotico

allevamento

malattia