ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01358

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 679 del 26/09/2016
Abbinamenti
Atto 1/01344 abbinato in data 26/09/2016
Atto 1/01359 abbinato in data 26/09/2016
Atto 1/01360 abbinato in data 26/09/2016
Atto 1/01361 abbinato in data 26/09/2016
Atto 1/01362 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01365 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01366 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01367 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01368 abbinato in data 28/09/2016
Atto 6/00260 abbinato in data 28/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2016


Stato iter:
28/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2016
Resoconto BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/09/2016
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/09/2016
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto BARADELLO MAURIZIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto TANCREDI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA MISTO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/09/2016

DISCUSSIONE IL 26/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/09/2016

DISCUSSIONE IL 28/09/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/09/2016

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 28/09/2016

PARERE GOVERNO IL 28/09/2016

VOTATO PER PARTI IL 28/09/2016

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 28/09/2016

CONCLUSO IL 28/09/2016

Atto Camera

Mozione 1-01358
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Lunedì 26 settembre 2016
modificato
Mercoledì 28 settembre 2016, seduta n. 681

   La Camera,
   premesso che:
    alle 3:36 del 24 agosto 2016 le aree interne delle regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo sono state colpite da un sisma di magnitudo 6.0. Le province maggiormente coinvolte sono state quelle di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia. Le città che hanno registrato il maggior numero di danni sono quelli di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto;
    questo è stato l'ottavo sisma di magnitudo superiore a 5,6 verificatosi in Italia dal 1980;
    proprio a partire dal 1980 l'Italia si è dotata di una carta della sismicità del Paese che consente di conoscere quali sono le aree soggette a rischio maggiore e, per ogni area, il grado di rischio e il periodo di ritorno;
    proprio grazie a questo lavoro si sa che in Italia circa 24 milioni di persone vivono in zone ad elevato rischio sismico;
    nonostante questo prezioso lavoro, che viene aggiornato periodicamente utilizzando man mano le nuove tecniche di rilevamento ed elaborazione dei dati, ogni evento sismico ci scopre immensamente fragili e impreparati;
    in Italia negli ultimi 150 anni gli eventi sismici con conseguenze distruttive si sono verificati in media una volta ogni 5 anni;
    restringendo il campo di osservazione agli ultimi 50 anni i terremoti gravi sono stati 8, concentrati tra il 1968 e il 2016;
    i terremoti con esiti distruttivi causano numerose vittime e danni ingenti al patrimonio immobiliare privato e pubblico, alle infrastrutture e alle opere d'arte creando notevoli disagi anche a livello sociale con riflessi sull'economia che spesso vanno ben al di là di quanto viene ogni volta conteggiato, stimato e riportato con freddi numeri;
    sono 5 gli incrementi delle accise sui carburanti introdotti in questi ultimi 48 anni per recuperare le risorse da destinare alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Dal 1970 (primo anno in cui sono disponibili i dati sui consumi dei carburanti) al 2015 gli italiani hanno versato nelle casse dello Stato 145 miliardi di euro nominali (261 miliardi di euro, se attualizzati);
    nel novembre del 2014 il Consiglio nazionale degli ingegneri ha stimato in 70,4 miliardi di euro nominali (121,6 miliardi, se attualizzati) il costo complessivo resosi necessario per ricostruire tutte e 7 le aree fortemente danneggiate dal terremoto (Valle del Belice, Friuli, Irpinia, Marche/Umbria, Molise/Puglia, Abruzzo ed Emilia Romagna); in sostanza negli ultimi 50 anni è stato versato più del doppio rispetto alle spese sostenute;
    con la legge finanziaria 2013 il Governo Monti ha reso permanenti le accise introdotte per recuperare le risorse da destinare alle emergenze delle zone colpite dal terremoto. Per il terremoto delle Marche e dell'Umbria (1997) e per quello del Molise e della Puglia (2002) non è stata introdotta nessuna accisa;
    le fasi che seguono il verificarsi di un sisma necessitano di essere codificate e regolamentate con una legge quadro in grado di guidare tutte le operazioni necessarie dettando anche le competenze specifiche, i tempi necessari per l'attuazione e l'erogazione dei fondi;
    ad oggi questa legge quadro non esiste e ogni volta è come se fosse la prima. Si ricorre a fantomatici «modelli» che richiamano a esperienze del passato ma senza essere realmente in grado di calare interventi e tecniche ai casi specifici per loro natura unici;
    ogni volta la macchina riparte da zero e sembra di assistere ad esperimenti, varianti, aggiornamenti;
    per questo motivo si ricorre a decreti di urgenza e ordinanze che si susseguono nei mesi successivi man mano che l'emergenza avanza e si presentano nuove esigenze;
    questo meccanismo rallenta l'erogazione dei fondi e l'attivazione delle procedure necessarie a stabilire l'entità e la tipologia dell'intervento Statale facendo registrare delle disparità tra i diversi eventi che si sono susseguiti negli anni;
    sono molteplici gli aspetti che bisogna tenere in considerazione e ognuno va affrontato in maniera organica e in raccordo con l'azione complessiva che si intende attuare;
    è necessario accelerare i tempi nell'affrontare le fasi dell'emergenza, della ricostruzione e del rilancio delle attività produttive, al fine di evitare di dover ricorrere ogni volta a soluzioni tampone che assorbono ingenti risorse economiche e spesso aggravano le condizioni di disagio della popolazione;
    Alessandro Martelli, ingegnere sismico, presidente del Glis (istituito dall'associazione nazionale italiana di ingegneria sismica) evidenzia che il maggiore fattore di rischio in Italia è legato al fatto che l'80 per cento del costruito risale a prima del 1981, anno in cui a seguito del sisma in Irpina fu introdotto l'obbligo del rispetto delle normative antisismiche per le costruzioni;
    il Consiglio nazionale dei geologi denuncia l'assenza di una mappatura dei fabbricati a rischio compresi quelli pubblici nonostante abbia chiesto più volte a gran voce l'istituzione del fascicolo del fabbricato;
    in Italia, secondo i dati estrapolati dal censimento del 2001, sono presenti 5,2 milioni di abitazioni adibite a seconda casa, ossia il 19,6 per cento del totale. Nei decreti emanati in occasione degli ultimi terremoti si è registrata una elevata disparità di trattamento e regolamentazione per quanto concerne i contributi statali concessi per ristrutturare questa tipologia di proprietà;
    le seconde case sono spesso ubicate nei centri storici dei piccoli borghi, come quelli colpiti e danneggiati dal sisma del 2016, e sono presenti anche all'interno di palazzi multiproprietà. Ad Amatrice è stato stimato che circa il 70 per cento delle case danneggiate fossero appunto seconde case;
    soprattutto nei centri storici dove il tessuto urbano è rappresentato da edifici in continuità gli uni con gli altri è fondamentale consentire gli interventi in maniera diffusa senza distinzione rispetto all'utilizzo;
    in momenti come questi i cittadini coinvolti hanno la necessità di essere informati in maniera puntuale e dettagliata sulle procedure che verranno attivate, sui procedimenti burocratici che dovranno affrontare e a proposito delle possibilità abitative provvisorie tra le quali saranno chiamati a dover scegliere;
    in Emilia Romagna i cittadini che dopo il sisma del 2012 sono stati ospitati nei moduli abitativi provvisori (MAP) hanno dovuto sostenere dei costi molto elevati per quanto riguarda i consumi soprattutto di energia elettrica; inoltre, nonostante ENEL avesse fornito i dati preventivamente alle amministrazioni, è mancata completamente l'informazione verso la popolazione;
    è altresì importante consentire ai cittadini di non allontanarsi dalle proprie terre per cercare di mantenere vivo il senso di comunità e consentire, a chi ne ha ancora la possibilità, di seguire da vicino le proprie attività economiche;
    nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 si registrano gravi problemi per le attività agro-zootecniche, basti pensare che solo nella zona di Amatrice ci sono più di 600 aziende, con una media di 50 capi a testa;
    oltre ai danni subiti dagli edifici aziendali quali stalle, sale mungitura e laboratori di lavorazione e trasformazione, si registrano notevoli difficoltà a causa dell'interruzione delle strade e il conseguente isolamento degli allevamenti;
    anche le attività che non hanno subito danni diretti a causa del sisma devono però affrontare il calo degli ordinativi legati alla domanda locale con conseguente deperimento dei prodotti ed evidenti danni economici;
    anche gli amministratori devono essere messi nella possibilità di programmare le attività ottenendo informazioni tempestive riguardo agli strumenti di cui possono disporre e devono altresì essere direttamente coinvolti in tutte le fasi di emergenza e post emergenza ed è necessario prevedere delle misure straordinarie che consentono di sbloccare e poter utilizzare i fondi che hanno a disposizione;
    tutte le misure intraprese per mitigare il rischio sismico e quelle messe in atto nel post emergenza esauriscono presto i loro effetti se non vengono inserite in un progetto di lunga durata che non può essere privo di un sistema di diffusione delle informazioni facilmente consultabile e trasparente;
    le popolazioni colpite dal sisma devono essere informate sui provvedimenti messi in piedi dal Governo riguardo alle agevolazioni fiscali come la sospensione del pagamento delle tasse e devono essere certi i tempi di validità degli stessi;
    ad oggi per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 è stato fissato il termine di validità della sospensione al 31 dicembre 2016;
    nelle esperienze passate non pochi disagi hanno creato le richieste di pagamento delle tasse sospese, pervenute dopo la fine della fase di emergenza. Per ovviare a questo problema una delle informazioni alle quali bisognerebbe dare accesso è quella della contabilità aggiornata degli importi che si stanno accantonando;
    all'interno di questo aspetto va inserita anche l'attività di prevenzione del rischio sismico che può passare attraverso l'informazione e la formazione; questo significa che tra i sistemi utili a limitare gli effetti distruttivi di un terremoto rientra a pieno titolo una conoscenza della sismicità del proprio territorio e una corretta informazione sui comportamenti da adottare prima, durante e dopo un evento sismico;
    secondo il XIV rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza, qualità, accessibilità a scuola presentato il 21 settembre 2016, nel 15 per cento delle scuole statali sono state riscontrate lesioni strutturali, mentre solo il 35 per cento delle scuole del campione monitorato possiede il certificato di agibilità statica; un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l'8 per cento è stato progettato secondo la normativa antisismica;
    nonostante gran parte del territorio della regione Abruzzo sia classificato nelle fasce ad alto e medio rischio sismico (zone 1 e 2), da un'analisi dei dati riguardanti l'adeguamento alla normativa tecnica antisismica degli edifici scolastici statali inseriti sul portale «Scuole in Chiaro» (fonte istituzionale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca), è stato riscontrato che circa il 75 per cento degli immobili scolastici non risulta adeguato a tale normativa,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per costituire un fondo di rotazione, nell'ambito della prossima manovra di bilancio, al fine di supportare anche gli interventi minori per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa (prima e seconda casa) e ad uso produttivo danneggiati dall'evento sismico, in misura adeguata e sufficiente a coprire integralmente le spese sostenute, tenendo nella debita considerazione le condizioni di sicurezza preesistenti dell'immobile e previa verifica del nesso di causalità tra sisma e danno;
   a garantire la ricostruzione di tutti gli edifici danneggiati dal sisma, ivi comprese le seconde case, con copertura totale dei danni subiti anche per gli immobili ricadenti in classe A;
   ad adottare iniziative per concedere indennizzi alle attività produttive danneggiate dagli eventi calamitosi, per il ripristino delle scorte andate distrutte o per il ristoro di danni derivanti dalla perdita di beni mobili strumentali all'esercizio delle attività;
   a realizzare una rete di assistenza psicologica nei confronti dei familiari delle vittime e delle persone coinvolte nella calamità che resti operativa anche dopo la fase emergenziale e nel periodo della ricostruzione;
   a valutare la possibilità di prevedere, sulla base di un'adeguata analisi costi-benefici, il reimpiego dei moduli abitativi provvisori utilizzati per i precedenti eventi sismici, attualmente inutilizzati e purché il loro stato di conservazione sia pienamente compatibile con la loro funzione;
   ad assumere iniziative per disporre la sospensione e rimodulazione del piano di ammortamento dei mutui sulle case inagibili fino al ripristino dell'agibilità dell'edificio, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario;
   ad attivarsi affinché chi svolge attività imprenditoriale fuori dai centri abitati possa collocare, ove possibile, la casetta provvisoria nel sito di proprietà ove sia situato il proprio stabilimento produttivo, garantendo la prossimità al luogo di lavoro;
   al fine di consentire alle regioni i cui territori sono stati interessati dal sisma di poter disporre di risorse aggiuntive da destinare al rilancio del settore agricolo ed agroindustriale, ad assumere iniziative affinché la quota di cofinanziamento regionale dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020 sia coperta con risorse nazionali almeno per la quota di spesa, a valere su risorse regionali, ad oggi impegnata dalle amministrazioni titolari dei programmi;
   ad assumere iniziative per consentire ai titolari di esercizi commerciali situati nei centri abitati e non più agibili di proseguire la propria attività in box o moduli produttivi provvisori;
   ad intraprendere ogni intervento volto a compensare le aziende dai danni economici derivanti dalla momentanea cessazione dell'attività, con particolare attenzione alle perdite subite dalle imprese del turismo e del commercio così come previsto dal regolamento Unione Europea n. 651/2014;
   ad attivare, anche attraverso gli strumenti previsti da ISMEA, ogni utile azione volta a sostenere le aziende agricole danneggiate, in particolare per l'acquisto di mangimi, per la sostituzione o riparazione delle attrezzature di lavoro e degli impianti danneggiati, per la riparazione dei ricoveri per animali e magazzini per lo stoccaggio dei prodotti nonché per il ripristino delle vie di accesso ai fondi;
   ad adottare urgenti iniziative normative finalizzate ad autorizzare in questa prima fase il trattamento salariale in deroga ovvero forme di sostegno al reddito, analoghe al trattamento salariale di cassa integrazione guadagni, con relativa contribuzione figurativa a favore dei lavoratori subordinati del settore privato tuttora impossibilitati a prestare attività lavorativa a seguito degli eventi sismici, nei confronti dei quali non trovino applicazione le vigenti disposizioni in materia di interventi a sostegno del reddito, nonché a favore del personale dipendente da imprese del turismo e del commercio e delle imprese artigiane ed industriali che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari o che li hanno esauriti;
   ad adottare iniziative normative volte ad individuare forme di ammortizzatori sociali o sostegno al reddito anche a favore di lavoratori autonomi (piccole e medie ditte individuali e ditte familiari) e liberi professionisti, di collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi sismici;
   ad adottare iniziative volte alla sospensione delle scadenze e dei termini INPS per gli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti per lavoro dipendente privato subordinato o per altre tipologie di lavoro coordinate o alle dipendenze di datori di lavoro privati (esempio co.co.co., co.co.pro. laddove ancora in essere);
   ad assumere iniziative volte a prevedere altre forme di sostegno ai lavoratori dipendenti delle imprese in temporanea difficoltà in esito agli eventi sismici quali forme di garanzia su anticipazione da parte di banche del trattamento di integrazione salariale, su anticipazione retribuzione nel caso di ritardo superiore a tre mesi, e a fronte della sospensione delle rate di mutuo immobiliare in caso di perdita del posto di lavoro;
   ad assumere iniziative per prevedere a disporre per gli aventi titolo, l'anticipazione del 70 per cento dei pagamenti a valere sulla politica agricola comune;
   a promuovere misure per la sospensione temporanea dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione INAIL (aziende, lavoratori autonomi e dipendenti);
   a costituire uffici speciali per la ricostruzione, gestiti direttamente dalla struttura commissariale in collaborazione con le istituzioni locali;
   a promuovere strumenti di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini per una ricostruzione condivisa;
   ad incentivare e promuovere le reti di economia solidale, quali i gruppi di acquisto solidale, al fine di rilanciare le produzioni agricole locali;
   ad assicurare che le aziende che intendano partecipare ai lavori di ricostruzione, anche su immobili di proprietà privata, siano inserite nella « white list», verificando la regolarità attraverso le prefetture;
   a garantire che le informazioni sulla ricostruzione siano digitalizzate e inserite in apposita banca dati accessibile al cittadino, nonché ai tecnici e professionisti impegnati negli interventi di ricostruzione;
   ad eseguire il controllo sul rispetto delle norme per la sicurezza degli edifici sul 100 per cento degli interventi di ricostruzione escludendo verifiche a campione;
   a predisporre per i territori dei comuni interessati dal sisma, misure di agevolazione fiscale;
   ad assumere iniziative per prevedere una rimodulazione dei mutui contratti dai comuni con Cassa depositi e prestiti s.p.a., che garantisca un periodo di ammortamento delle rate sospese nel 2013 e 2014 più lungo rispetto a quanto è stato previsto con l'articolo 1, comma 356, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;
   ad assumere iniziative per garantire ai comuni un contributo straordinario, sulla base dei maggiori costi sostenuti o delle minori entrate conseguite derivanti dalla situazione emergenziale, per assicurare la continuità dei servizi primari garantiti dalle multiservizi del cratere;
   a verificare, di concerto con la regione Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, la sussistenza di finanziamenti statali, regionali e comunitari che possano essere utilizzati nell'immediato per procedere ai lavori strutturali necessari al ripristino degli immobili pubblici e privati danneggiati e al sostegno delle famiglie e aziende che hanno subito danni a causa degli eventi sismici;
   a verificare in primis, in ordine ai fondi comunitari, se si sia proceduto a presentare domanda per l'accesso finanziamenti del fondo di solidarietà dell'Unione europea per le grandi calamità, e, in caso affermativo, ad informare le competenti Commissioni parlamentari se essa sia stata accolta e di quale sia l'entità dei finanziamenti ai quali si è avuto accesso;
   a valutare, in virtù della necessità e dell'emergenza, l'ulteriore opportunità di individuare risorse su fondi strutturali, e di investimento europei relativi alla programmazione 2014-2020;
   ad assumere tutte le iniziative volte ad ottenere finanziamenti finalizzati alla realizzazione di un piano per il recupero, la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale danneggiato dagli eventi richiamati in premessa, nonché da altre calamità naturali;
   a definire un programma di prevenzione ambientale di medio e lungo termine, attraverso una normativa specifica nazionale di messa in sicurezza del territorio e ad assumere iniziative per predisporre un testo unico delle emergenze che definisca con chiarezza, procedure, tempistiche e risorse in caso di eventi calamitosi;
   a migliorare il coordinamento dei vari enti ed organismi che hanno competenza in materia di rischio sismico, anche mediante una coerente, razionale ed efficiente redistribuzione delle competenze e attraverso semplificazioni delle procedure burocratiche ed amministrative che riguardano la gestione delle emergenze e la pianificazione e realizzazione delle opere di prevenzione e mitigazione;
   a prevedere il divieto di realizzare nuove opere come stoccaggi, estrazione di idrocarburi, reiniezione di fluidi che influenzano le dinamiche del sottosuolo ed il rischio sismico (fenomeno della sismicità indotta) in presenza di faglie sismogenetiche attive;
   ad assumere iniziative per rafforzare e diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione sismica;
   ad avviare, per quanto di competenza e anche attraverso un'interlocuzione con le regioni e con la protezione civile nazionale, un monitoraggio sui piani comunali di emergenza esistenti per verificare che siano correttamente e periodicamente aggiornati, e se siano adeguati all'organizzazione e gestione delle comunità territoriali colpite da eventi calamitosi, anche attraverso iniziative normative volte ad individuare un organo, a livello nazionale, cui sia affidato il compito di valutare i piani di emergenza elaborati a livello territoriale; inoltre, ad assumere iniziative volte a attivare i poteri sostitutivi nei confronti degli enti locali ancora inadempienti in modo da garantire che ogni singolo comune sia dotato di uno strumento efficace per affrontare eventuali situazioni di emergenza, anche in coordinamento con i territori confinanti, e che il contenuto di tali piani sia adeguatamente conosciuto dalla cittadinanza;
   ad assumere ogni iniziativa utile al fine di destinare risorse aggiuntive per la formazione e l'informatizzazione degli uffici tecnici comunali e regionali anche per acquisire specifiche competenze e professionalità in ambito emergenziale;
   ad assumere iniziative per procedere ad una revisione dei vigenti strumenti normativi e fiscali per la realizzazione degli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico delle costruzioni;
   a tenere costantemente informate le commissioni parlamentari competenti in materia al fine di un'ampia condivisione delle scelte per quanto riguarda l'individuazione delle linee guida per gli interventi, il reperimento dei fondi necessari e l'attivazione dei meccanismi per destinare le risorse disponibili prioritariamente verso i progetti di adeguamento e miglioramento sismico;
    a valutare la possibilità di introdurre agevolazioni fiscali, anche al 100 per cento in 10 anni, per le spese sostenute per la verifica periodica da effettuarsi obbligatoriamente ogni 10 anni, della «valutazione di sicurezza» di tutti gli edifici pubblici e privati a partire dalle aree classificate a rischio 1, 2 e 3 e conseguentemente ad assumere iniziative per costituire entro il 31 dicembre 2016 un «fondo di rotazione per la verifica di sicurezza» a cui possono accedere le amministrazioni o i cittadini che dimostrino di non potere provvedere entro il 31 dicembre 2016 alla redazione di tale verifica e prevedere l'apposizione su ogni edificio di un cartello recante l'esito della verifica;
   ad assumere iniziative per prevedere la stabilizzazione dell’«ecobonus» anche per gli interventi di adeguamento sismico degli edifici in misura non inferiore al 75 per cento;
   a garantire, nelle more della revisione della normativa di cui ai punti precedenti, l'immediata emanazione delle circolari e dei decreti attuativi, senza i quali non è possibile attualmente avvalersi delle agevolazioni;
   ad assumere iniziative per prevedere altre forme di indennizzo del « bonus» fiscale sopra citato per coloro che non hanno capienza fiscale;
   ad assumere iniziative per definire le modalità in cui gli uffici della pubblica amministrazione per tutte le nuove costruzioni istituiscano un database comune agli uffici preposti al controllo del territorio affinché si possano facilmente digitalizzare, tutte le dotazioni e manutenzioni anche certificate degli immobili di nuova costruzione, compresa la manutenzione dell'edificio e della sua impiantistica, che riporti tutti gli interventi manutentivi, ordinari e straordinari, effettuati, nonché l'esatta localizzazione degli elaborati progettuali accessibili ai proprietari, compreso il certificato di agibilità del fabbricato, prevedendo che tali informazioni siano aggiornate ogni 10 anni e che le stesse siano consultabili e integrabili al piano di sicurezza comunale;
   a verificare lo stato di utilizzo delle risorse stanziate dalla legge n. 190 del 2014 (stabilità 2015) e dalla legge n. 208 del 2015 (stabilità 2016) per il recupero delle aree degradate, valutando l'opportunità, sentita la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e i comuni interessati dagli eventi sismici, di utilizzare tali somme per le verifiche di sicurezza sugli edifici agibili dei comuni medesimi;
   a predisporre un piano di edilizia scolastica, prioritariamente riferito ai territori classificati ad alto e medio rischio sismico (zone 1 e 2), al fine di adeguare gli edifici di ogni ordine e grado secondo la normativa tecnica antisismica, assicurando, nel contempo, che gli alunni e gli studenti frequentino strutture adeguate;
   a completare, quanto prima, la ricostruzione delle strutture di ricovero per gli animali da allevamento in prossimità dei siti produttivi e consentire la fruibilità di strutture mobili per la mungitura e la macellazione nonché la fornitura e il trasporto di foraggio anche in collaborazione con le associazioni di categoria.
(1-01358)
(Testo modificato nel corso della seduta come risultante dalla votazione per parti separate)  «Terzoni, Massimiliano Bernini, Mannino, Ferraresi, Crippa, Ciprini, Agostinelli, Alberti, De Rosa, Vacca, Luigi Di Maio, Zolezzi, Castelli, Sibilia, Villarosa, Busto, Daga, Micillo, Cecconi, Colletti, Gallinella, Lombardi, Frusone, Baroni, Di Battista, Ruocco, Vignaroli, Del Grosso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

sismologia

disastro naturale