Legislatura: 17Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Atto 1/00744 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01440 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01441 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01442 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01443 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01444 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01445 abbinato in data 06/12/2016
Atto 1/01446 abbinato in data 06/12/2016
Primo firmatario: TARTAGLIONE ASSUNTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2016 CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 06/12/2016 BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2016 CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2016 MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2016 SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2016 D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 GIULIANI FABRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016 ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/12/2016 Resoconto TARTAGLIONE ASSUNTA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 06/12/2016 Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 06/12/2016 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) DICHIARAZIONE VOTO 06/12/2016 Resoconto VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 06/12/2016 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/06/2016
ATTO MODIFICATO IL 05/12/2016
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/12/2016
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/12/2016
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/12/2016
DISCUSSIONE IL 06/12/2016
ACCOLTO IL 06/12/2016
PARERE GOVERNO IL 06/12/2016
APPROVATO IL 06/12/2016
CONCLUSO IL 06/12/2016
La Camera,
premesso che:
l'obesità e il sovrappeso, prima considerati problemi dei soli Paesi ricchi, sono oggi in aumento anche nei Paesi a basso e medio reddito, specialmente negli insediamenti urbani, e sono ormai riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica a livello mondiale;
l'eccesso ponderale è infatti un fattore di rischio per i decessi: il 65 per cento della popolazione mondiale vive in Paesi in cui sovrappeso e obesità uccidono più che il sottopeso. L'obesità è un problema sociale oltre che clinico;
secondo i dati forniti dal rapporto Eurostat, pubblicato il 20 ottobre 2016, in Europa la percentuale di adulti con obesità, che circa 10 anni fa era del 10-14 per cento, oggi arriva quasi al 16 per cento (BMI: 15,9 per cento obesi; 35,7 per cento sovrappeso; 46,1 per cento normopeso; 2,3 per cento sottopeso) con un deterioramento della salute evidenziabile in un aumento del diabete (che in Italia affligge il 10 per cento della popolazione), dell'ipertensione, della dislipidemia, dei disturbi cardiovascolari e dell'infarto, come pure del cancro e di molte altre patologie degenerative;
in questo scenario di vera e propria epidemia di obesità, particolarmente preoccupante è il fenomeno dell'insorgenza della obesità infantile che predispone alla obesità in età adulta e che si accompagna sempre di più a patologie in età pediatrica come l'aumentata insorgenza di diabete e ipertensione; secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) i bambini in eccesso ponderale nel mondo sono quarantaquattro milioni;
lo stato di nutrizione dipende sostanzialmente dall'interazione di tre elementi: la costituzione fisica, l'ambiente culturale, lo stato economico;
emerge chiaramente il ruolo centrale dell'alimentazione e dell'assunzione dei costituenti essenziali per assicurare un equilibrato metabolismo organico, per prevenire l'insorgenza di patologie da eccesso o carenziali degli elementi essenziali e per favorire una longevità qualitativamente migliore;
per questo è indispensabile che l'alimentazione poggi non solo su una semplicistica riduzione calorica ma sia programmata su basi razionali e scientifiche che tengano conto delle diverse necessità nutritive, non solo quantitative ma soprattutto qualitative, dei nutrienti, richieste dalla continua trasformazione nelle varie fasi della crescita e dall'attività mentale e fisica svolta. È evidente che le esigenze nutritive di un neonato o di un lattante non sono le stesse di un bambino di 10-11 anni;
l'impatto dell'obesità e le conseguenti ripercussioni dirette sulla salute sottolineano come sia prioritario e necessario contrastare tempestivamente tale fenomeno. L’Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020 dell'Unione europea si inserisce proprio in quest'ottica di prevenzione e contrasto;
il sistema di sorveglianza nazionale «OKkio alla salute», promosso e finanziato dal Ministero della salute/CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), coordinato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità e condotto in collaborazione con tutte le regioni italiane e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal 2007 costituisce una solida fonte di dati epidemiologici sugli stili di vita dei bambini della scuola primaria e rappresenta la risposta istituzionale italiana al bisogno conoscitivo del problema del sovrappeso e dell'obesità nella popolazione infantile;
lo sviluppo di sistemi di sorveglianza è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il programma governativo «Guadagnare salute» e il piano nazionale della prevenzione. L'Italia con i dati di «OKkio alla salute» partecipa, inoltre, all'iniziativa della regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità denominata Cosi Childhood obesity surveillance initiative;
dall'ultimo report del 2014 di OKkio si desume che i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento e i bambini obesi sono il 9,8 per cento, compresi i bambini severamente obesi che da soli sono il 2,2 per cento. Si registrano prevalenze più alte nelle regioni del Sud e del Centro; in particolare, il dato in Campania resta preoccupante nell'ultimo report del 2014; certamente i programmi di prevenzione sono fondamentali per il contenimento del fenomeno, ma risulta altrettanto importante offrire un percorso di diagnosi e cura per i bambini che già presentano obesità spesso già con le complicazioni di tale malattia;
un dato importante che emerge dalle indagini epidemiologiche è che tale patologia si associa a condizioni sociali di fragilità, quali scarsa istruzione materna, che non riconoscono la condizione o la sottovalutano, ed è quindi un elemento di diseguaglianza in sanità;
è importante invece che tali bambini abbiano un'offerta di presa in carico del servizio sanitario nazionale che consenta loro di potere eseguire gratuitamente anche oltre i 6 anni un percorso di diagnosi e cura presso centri appositamente dedicati, individuando secondo le linee guida delle società scientifiche i parametri clinici e le correlate indagini di laboratorio e strumentali e visite specialistiche necessarie;
un approccio fondamentale è quello della prevenzione che bisogna sostenere attivando e incentivando programmi di prevenzione nelle scuole. La letteratura in tema di evidenze di efficacia (Organizzazione mondiale della sanità) afferma che la promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute (in passato considerata attività esclusiva del settore sanitario attraverso interventi di educazione sanitaria) richiede un approccio globale di sistema che coinvolga tutti i settori che con le loro politiche interagiscono sui vari determinanti di salute. In quest'ottica, «fare salute con la scuola» vuol dire quindi rimettere in discussione bisogni di salute, modelli di consumo e di spreco, attivare consapevolezza critica, ragionare sulla cultura dello «star bene», e non solo su quella del rischio. In tal modo, ragionare e progettare in tema di alimentazione, attività fisica, prevenzione dell'obesità, del tabagismo e altre dipendenze, significa parlare della promozione di una nuova «economia», parlare della appropriatezza della domanda di salute, parlare di partecipazione e di ricerca delle corresponsabilità per la salute;
per il miglioramento dello stile alimentare dei bambini, la refezione scolastica attuata secondo le linee guida nazionali del Ministero della salute costituisce un momento importante di promozione alla salute;
il piano nazionale della prevenzione 2014-2018 (intesa tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sancita nella seduta della Conferenza Stato-regioni del 13 novembre 2014), evidenzia l'importanza di:
adottare un approccio intersettoriale e di configurare interventi per contesto di appartenenza (esempio setting scolastico, di comunità);
sviluppare programmi integrati tra servizi sanitari e istituzioni educative;
attivare le azioni nel contesto scolastico nell'ambito del modello delle «Scuole promotrici di salute»;
prestare attenzione all'equità e contrastare le diseguaglianze di salute;
promuovere il potenziamento dei fattori di protezione: life skill, empowerment;
assicurare azioni di promozione della salute, volte a favorire l'adozione di comportamenti sani, su diverse tematiche,
impegna il Governo:
1) a mettere in atto, entro sei mesi dall'approvazione del presente atto di indirizzo, concrete iniziative di intervento che consentano la gratuità dei percorsi diagnostici e di prevenzione dell'obesità per i minori di età inferiore ai dodici anni;
2) a predisporre un'attività di monitoraggio uniforme a livello nazionale per misurare il tasso di allattamento al seno in termini di percentuale delle mamme italiane che allattano e in termini di durata del periodo di allattamento e di modalità perseguite (allattamento esclusivo o misto);
3) a predisporre apposite iniziative di lunga prospettiva per la prevenzione e la cura dell'obesità infantile che riguardino i primissimi momenti di vita dell'individuo, in quanto è ormai scientificamente dimostrato e sostenuto dall'Organizzazione mondiale della sanità che lo stato di salute da adulti deriva anche dal tipo di nutrizione che si è portato avanti nei primi 1.000 giorni, dal concepimento ai primi due anni di vita, per cui risulta fondamentale che la donna incinta segua un'alimentazione equilibrata per garantire un migliore apporto di nutrienti al feto, che, ove possibile, il neonato venga alimentato con l'allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi e che si prosegua con una dieta specifica per i bambini che consenta il giusto apporto di micro e macro nutrienti;
4) ad attivarsi, quanto prima, per una rapida adozione di specifiche linee guida in materia, sul modello di altri Paesi europei, che rappresenteranno un primo passo per dare indicazioni pratiche volte ad indirizzare in maniera uniforme la pediatria italiana, per prima, e le famiglie nella corretta alimentazione da fornire ai bambini nella fascia d'età da 0 a 3 anni, con particolare riferimento all'allattamento al seno e al corretto svezzamento, e su cui è stato convocato un apposito tavolo di lavoro al Ministero della salute, il cui mandato risulta ormai scaduto;
5) a promuovere politiche per una sana alimentazione tra bambini e adolescenti, riducendo l'assunzione di alimenti non salutari e bevande zuccherate;
6) ad implementare le iniziative finalizzate a incentivare l'attività fisica e a ridurre comportamenti sedentari tra bambini e adolescenti;
7) a promuovere la cultura della nutrizione e della salute, anche attraverso le istituzioni scolastiche.
(1-01296)
(Nuova formulazione) «Tartaglione, D'Incecco, Grassi, Piccione, Carnevali, Fossati, Amato, Burtone, Antezza, Cardinale, Carloni, Di Salvo, Fedi, Ferranti, Gandolfi, Giuliani, Tino Iannuzzi, Lenzi, Manfredi, Minnucci, Mongiello, Morani, Patriarca, Realacci, Ribaudo, Paolo Rossi, Sgambato, Tullo, Valiante, Venittelli, Zampa, Zoggia, Iori, Salvatore Capone, Paola Bragantini, Casati, Miotto, Sbrollini».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prevenzione delle malattie
statistica della sanita'
malattia