ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01149

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Abbinamenti
Atto 1/00966 abbinato in data 11/02/2016
Atto 1/01143 abbinato in data 11/02/2016
Atto 1/01144 abbinato in data 11/02/2016
Atto 1/01150 abbinato in data 11/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 10/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/02/2016


Stato iter:
11/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/02/2016
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/02/2016
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto PICCHI GUGLIELMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/02/2016

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 11/02/2016

NON ACCOLTO IL 11/02/2016

PARERE GOVERNO IL 11/02/2016

DISCUSSIONE IL 11/02/2016

RESPINTO IL 11/02/2016

CONCLUSO IL 11/02/2016

Atto Camera

Mozione 1-01149
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Mercoledì 10 febbraio 2016
modificato
Giovedì 11 febbraio 2016, seduta n. 567

   La Camera,
   premesso che:
    la commissione d'inchiesta sui diritti umani nella Corea del Nord, istituita dall'Onu nel maggio 2013, nelle sue conclusioni rese note nel febbraio 2014 ha accusato il Governo nordcoreano di essere coinvolto in «sistematiche e diffuse violazioni dei diritti umani»;
    nel resoconto degli ispettori si legge che «sotto molti aspetti, le violazioni dei diritti umani scoperte dalla commissione costituiscono crimini contro l'umanità. Non si tratta di semplici eccessi dello Stato, esse sono componenti essenziali di un sistema politico che si è allontanato di molto dagli ideali su cui afferma di essere fondato. La gravità, l'estensione e la natura di queste violazioni ha rivelato uno Stato che non ha corrispondenti nel mondo contemporaneo»;
    nella sua relazione, la commissione d'inchiesta ha, inoltre, concluso che le violazioni dei diritti umani da parte di Pyongyang non hanno paragone nel mondo contemporaneo, rilevando la negazione quasi totale del diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, nonché del diritto alla libertà di opinione, espressione, informazione e associazione, nonché l'esistenza di un sistema di sicurezza ampio e ben strutturato che controlla da vicino la vita di tutti i cittadini e non permette nessun tipo di libertà fondamentale nel Paese;
    il Governo della Repubblica popolare democratica di Corea non consente opposizione politica, elezioni libere ed eque, libertà dei media, libertà religiosa, libertà di associazione, contrattazioni collettive o libertà di circolazione, e le sue autorità sono responsabili di detenzioni arbitrarie, sparizioni sistematiche e uccisioni extragiudiziali, oltre a tenere in prigione e nei campi di «rieducazione» più di centomila persone;
    per quanto attiene alla libertà religiosa, il rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, relativo al periodo tra l'ottobre del 2012 e il giugno 2014 ha identificato venti Paesi come luoghi di «elevato grado di violazione della libertà religiosa, in quanto in essi la libertà religiosa non esiste», suddividendoli tra quelli in cui le persecuzioni a sfondo religioso sono legate all'estremismo islamico e quelli in cui le stesse sono perpetrate da regimi autoritari, e tra questi ultimi la Corea del Nord risulta essere la peggiore con un numero di cristiani detenuti stimato tra i cinquanta e i settantamila;
    il 17 dicembre 2015 le Nazioni Unite hanno votato una risoluzione di condanna nei confronti della Corea del Nord in merito alla situazione dei diritti e per sottoporre tale Paese al giudizio della Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità;
    una simile risoluzione era stata approvata già il 18 novembre 2014, ma rispetto alla precedente, quella del dicembre 2015 appare più dura nei confronti del regime coreano, e contiene come richiesta principale la totale chiusura dei campi di prigionia, nei quali circa centomila detenuti vivono in condizioni terrificanti;
    il 21 gennaio 2016 il Parlamento europeo ha approvato una ulteriore risoluzione di condanna nei confronti della Corea del Nord in seguito al test nucleare effettuato il 6 gennaio da parte del regime di Pyongyang;
    la Repubblica popolare di Corea si è ritirata nel 2003 dal Trattato di non proliferazione delle armi nucleari; dal 2006 effettua test nucleari e, nel 2009, ha dichiarato ufficialmente di aver sviluppato un ordigno nucleare, sfidando apertamente il regime internazionale di non proliferazione nucleare, rischiando di aggravare notevolmente le tensioni regionali e minacciando la pace e la sicurezza mondiali;
    inoltre, come rilevato in ambito europeo, la centralità assunta dagli investimenti militari nelle politiche di Pyongyang «può essere ritenuta un reato di omissione nei confronti delle necessità di base dei cittadini, tenuto conto che circa il settanta percento dei 24,6 milioni di nordcoreani versa in condizioni di insicurezza alimentare e che quasi il trenta percento dei bambini sotto i 5 anni è gravemente malnutrito»;
    la popolazione della Repubblica popolare democratica di Corea è stata esposta a decenni di sottosviluppo, con un'assistenza sanitaria insufficiente ed elevati livelli di malnutrizione materna e infantile, in un contesto di isolamento politico ed economico, frequenti calamità naturali e aumenti internazionali dei prezzi dei prodotti alimentari e del carburante, e anche a fronte della carestia attualmente in corso continua a mostrare una rigida chiusura nei confronti degli aiuti provenienti dall'esterno, continuando a violare il diritto all'alimentazione del suo popolo;
    si registrano sistematiche violazioni dei diritti umani e l'applicazione della pena di morte in numerosi altri Stati,

impegna il Governo:

   ad esprimere una chiara posizione di condanna nei confronti della Corea del Nord e comunque di tutti quegli Stati che si rendono responsabili di violazioni dei diritti umani, stigmatizzando le restrizioni alla libertà di pensiero, di coscienza, di religione, di opinione ed espressione, di riunione pacifica e di associazione;
   ad assumere, anche in collaborazione con le competenti istituzioni dell'Unione europea, ogni iniziativa opportuna per promuovere un più elevato grado di democraticità in Corea del Nord, in primo luogo, attraverso la promozione di un tempestivo adattamento del sistema giuridico e giudiziario agli standard previsti in ambito internazionale, e ad agire affinché la questione dei diritti umani continui a rimanere tra le priorità dell'agenda politica dell'Unione europea;
   a sostenere ogni iniziativa in ambito internazionale volta a porre fine alle uccisioni extragiudiziali e alle sparizioni forzate, a favorire la liberazione dei prigionieri politici e la realizzazione delle più elementari libertà dei cittadini in particolare in Corea del Nord, nonché ad adoperarsi in tutte le sedi opportune al fine di ridurre, fino alla sua completa cancellazione, il ricorso alla pena di morte;
   a sostenere ogni iniziativa di condanna proposta in sede internazionale nei confronti della Corea del Nord, con riferimento alla produzione di armamenti nucleari e di armi chimiche o batteriologiche, affinché possano essere realizzate la pace, la sicurezza e la stabilità nella regione.
(1-01149) «Rampelli, Cirielli, La Russa, Maietta, Giorgia Meloni, Nastri, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

non proliferazione di armi nucleari

risoluzione