ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01108

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 554 del 25/01/2016
Abbinamenti
Atto 1/01090 abbinato in data 25/01/2016
Atto 1/01100 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01102 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01103 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01107 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01110 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01109 abbinato in data 02/02/2016
Atto 1/01121 abbinato in data 02/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2016


Stato iter:
02/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/01/2016
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/01/2016
Resoconto COCCIA LAURA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 02/02/2016
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 02/02/2016
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/01/2016

DISCUSSIONE IL 25/01/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/01/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/02/2016

NON ACCOLTO IL 02/02/2016

PARERE GOVERNO IL 02/02/2016

DISCUSSIONE IL 02/02/2016

IN PARTE PRECLUSO IL 02/02/2016

RESPINTO IL 02/02/2016

CONCLUSO IL 02/02/2016

Atto Camera

Mozione 1-01108
presentato da
VALENTE Simone
testo presentato
Lunedì 25 gennaio 2016
modificato
Martedì 2 febbraio 2016, seduta n. 560

   La Camera,
   premesso che:
    la situazione economica e sociale del nostro Paese impone scelte rigorose in ordine alle priorità da riconoscere agli investimenti pubblici. Scegliere di investire nelle Olimpiadi equivale a sottrarre risorse ad altri settori vitali per la crescita del Paese. La scelta di indebitare lo Stato per i prossimi decenni per la realizzazione di un evento non può che definirsi scellerata. È doveroso, infatti, scegliere investimenti che abbiano un impatto nel lungo periodo. Risorse tanto ingenti potrebbero proficuamente sviluppare il turismo sostenibile, supportare la creazione di nuove piccole e medie imprese, sostenere gli enti locali con la certezza di un impatto sociale certamente superiore a quello atteso nel post-olimpiade;
    i dati relativi alle passate olimpiadi dimostrano quanto cospicuo sia l'impegno economico da affrontare. Sidney 2000 è costata circa 5 miliardi di dollari, Atene 2004 9 miliardi a cui deve aggiungersi 1 miliardo investito per la sicurezza, Pechino 2008 43 miliardi, Londra 2012 circa 12 miliardi, le Olimpiadi invernali di Sochi 2014 sono costate circa 51 miliardi e per Rio 2016 la stima è di circa 14 miliardi;
    gli stessi dati dimostrano, inoltre, che la valutazione preventiva dei costi si è sempre rivelata inattendibile: dal 1960 ad oggi, tutte le edizioni delle Olimpiadi estive sono incorse in uno sforamento del budget, senza eccezione alcuna, con un aumento medio del 179 per cento. Emblematico è il caso di Montréal del 1976 ove lo sforamento è stato del 796 per cento e si è terminato il pagamento dei debiti dopo 36 anni;
    deve, inoltre, considerarsi che il coinvolgimento dei capitali privati si è sensibilmente ridotto per effetto della decisione del presidente del Comitato olimpico internazionale Samaranch che, nel 1988, stabilì che i costi delle Olimpiadi venissero coperti, con garanzie, dallo Stato ospitante;
    incontrovertibile non può ritenersi neanche l'affermazione secondo la quale l'Olimpiade comporti quale immediato beneficio la crescita del turismo. Se si considerano le esperienze più recenti, infatti, i dati dimostrano il contrario: nel 2008 a Pechino si è registrato un calo di afflusso dei turisti del 30 per cento rispetto all'agosto dell'anno precedente; a Londra 2012, il decremento è stato del 6,1 per cento rispetto al 2011;
    le pregresse esperienze italiane confermano le tendenze riportate: le Olimpiadi di Torino, ad esempio, costarono circa 3,5 miliardi di euro; il Governo stanziò 1,4 miliardi di euro, comune e regione aggiunsero altri 600 milioni di euro, il resto arrivò da diritti televisivi, sponsor e marketing. Dopo i Giochi le nuove strutture vennero affidate alla «Fondazione 20 marzo 2006», ente pubblico su cui la Guardia di finanza svolse importanti indagini sulla dubbia gestione liquidatoria segnata da costi sproporzionati rispetto alla ridotta attività svolta; l'ultimo intervento legislativo in materia è stato il comma 259 dell'articolo 1 della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016) che ha prorogato il termine ultimo per lo svolgimento delle attività del commissario liquidatore dell'Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici Torino 2006;
    il recente decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185, ha inserito tra le finalità del cosiddetto «Fondo Sport e Periferie» le attività e gli interventi volti alla presentazione e alla promozione della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 (con una dotazione pari a 20 milioni di euro già per il 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017);
    in un tale contesto non possono neanche tacersi i timori derivanti dall'affidamento della gestione di un simile evento ad un'amministrazione cittadina che ha perso e continua a perdere credibilità a seguito delle numerose e ormai tristemente celebri inchieste giudiziarie. A ciò si aggiunga la drammatica esperienza della gestione di altri grandi eventi: uno su tutti Expo, tramutatosi in una nuova tangentopoli tale da renderne gli strascichi giudiziari il risultato più rilevante nel lungo periodo;
    le considerazioni svolte sono, inoltre, state la base della scelta, in altri Paesi, di consultare la popolazione in merito all'opportunità di proporre la candidatura delle proprie città. Davos, Cracovia, Oslo, Monaco e Amburgo hanno rinunciato alle Olimpiadi a seguito del voto contrario ai referendum consultivi, mentre Boston non ha presentato la propria candidatura per i risultati della valutazione costi-benefici effettuata;
    risulterebbe, alla luce di quanto esposto, più opportuno utilizzare le richiamate risorse, già stanziate per la candidatura di Roma alle Olimpiadi, in investimenti infrastrutturali, partendo dalla manutenzione ordinaria degli impianti esistenti, tali da garantire impianti adeguati dedicati alla pratica sportiva;
    un sano investimento a lungo termine nel settore sportivo rappresenta un significativo valore aggiunto nonché un volano di crescita per favorire l'incremento della sostenibilità e degli impianti sportivi italiani,

impegna il Governo:

   ad attivarsi nelle sedi opportune, anche attraverso il commissario straordinario per la provvisoria gestione di Roma Capitale, al fine di proporre il ritiro della candidatura di Roma Capitale per le Olimpiadi del 2024;
   allo scopo di favorire la diffusione e la promozione dell'attività sportiva di base, a sviluppare programmi pluriennali di investimento per la manutenzione e per la costruzione, laddove insufficiente, dell'impiantistica sportiva italiana;
   ad adottare un piano pluriennale per lo sviluppo del turismo sostenibile teso a incentivare e valorizzare la mobilità dolce, a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale e le aree naturali protette nazionali, quali poli di eccellenza sul territorio e moltiplicatori di sviluppo locale nonché a sostenere ed incentivare i sistemi di gestione ambientale e gli strumenti di certificazione ambientale nel settore della ricettività turistica.
(1-01108) «Simone Valente, Lombardi, Vacca, Di Battista, Baroni, Daga, Vignaroli, Marzana, Brescia, Di Benedetto, D'Uva, Luigi Gallo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giochi olimpici

candidato

finanziamento pubblico