Legislatura: 17Seduta di annuncio: 415 del 24/04/2015
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/04/2015 IANNUZZI CRISTIAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/04/2015 Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 12/05/2015 Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015 Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto CENTEMERO ELENA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/04/2015
DISCUSSIONE IL 27/04/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/04/2015
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/05/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015
IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 12/05/2015
PARERE GOVERNO IL 12/05/2015
VOTATO PER PARTI IL 12/05/2015
DISCUSSIONE IL 12/05/2015
IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 12/05/2015
CONCLUSO IL 12/05/2015
La Camera,
premesso che:
l'obesità rappresenta il più comune disordine nutrizionale nel mondo occidentale e la sua prevalenza è in progressivo aumento, tanto da indurre l'Organizzazione mondiale della sanità ad utilizzare la definizione di pandemia;
i bambini in sovrappeso o obesi, tra 0 e 5 anni, censiti a livello mondiale dall'Organizzazione mondiale della sanità, sono aumentati dai 31 milioni del 1990 ai 44 milioni nel 2012. Le tendenze del fenomeno indicano ancora un rapido aumento ed a livello globale si stima che nel 2025 i bambini con tale disturbo potranno raggiungere circa i 70 milioni, la maggior parte dei quali sarà concentrata nei Paesi in via di sviluppo. In Italia, i dati 2014 del sistema di sorveglianza nazionale del Ministero della salute mostrano che i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento, mentre i bambini obesi sono il 9,8 per cento;
la dieta non sana è uno dei principali fattori di rischio per le malattie non trasmissibili, come l'obesità, ed i rischi presentati da una cattiva alimentazione iniziano già durante l'infanzia, accumulandosi poi nel corso della vita. Questi disturbi alimentari hanno anche un considerevole peso economico sulla spesa sanitaria; in Europa, infatti, si stima che obesità e sovrappeso siano responsabili, per una quota che può arrivare fino all'8 per cento, della spesa sanitaria totale per costi diretti;
il percorso per combattere il sovrappeso e l'obesità, in particolare quella infantile, per giungere ad uno stile di vita corretto, non può non passare attraverso l'educazione alimentare nella scuola. L'ambiente scolastico è, infatti, il luogo in cui la maggior parte dei bambini e degli adolescenti trascorre buona parte della giornata; le sue finalità educative, le regole organizzative e la scansione della vita scolastica si prestano alla realizzazione di interventi di promozione della salute, ma purtroppo queste materie sono spesso tralasciate e non trovano sufficiente spazio nella scuola italiana;
alcune proposte di legge e mozioni depositate in Parlamento affrontano l'argomento dell'educazione alimentare per contrastare i disturbi alimentari (si vedano la proposta di legge atto Camera n. 2904 o la mozione n. 1-00744);
anche l'industria alimentare, in questo scenario, può svolgere un ruolo attivo nel contrastare l'insorgere dell'obesità, riducendo i grassi saturi, gli zuccheri ed i sali negli alimenti ed anche prevedendo un marketing responsabile, con un'attenzione particolare verso bambini e adolescenti. Le forme di marketing alimentare rivolte ai bambini sono, infatti, molto diffuse a livello planetario, in particolare la pubblicità televisiva;
in Italia, né il codice di autoregolamentazione tv e minori, né la legge n. 122 del 1998, né la successiva «legge Gasparri», né il recente codice di consumo hanno dettato disposizioni specificamente rivolte alla regolamentazione della pubblicità di prodotti alimentari. Pertanto, si fa riferimento alle normative comunitarie che definiscono principi, parametri minimi e disposizioni specifiche a tutela dei minori, come il divieto di inserire la pubblicità nei programmi di cartoni animati;
nel nostro Paese, tuttavia, si sono riscontrati numerosi casi di violazione evidente di tali disposizioni comunitarie, come il passaggio di spot durante la trasmissione di cartoni animati, la pubblicizzazione di birra o bevande analcoliche energetiche con alto tenore di caffeina nella fascia protetta;
nel settore privato, come si evince dalla risoluzione WHA63.14 dell'Organizzazione mondiale della sanità del 2010, sono già stati compiuti dei passi in avanti verso la riduzione della commercializzazione di alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri liberi e sali oltre, che di bevande non alcoliche ai bambini, ed in molti Paesi membri dell'Organizzazione mondiale della sanità sono già in vigore alcune norme applicate al marketing alimentare rivolto ai bambini. In Australia, per esempio, è vietata la pubblicità diretta ai giovani sotto i 14 anni, in Olanda il limite è portato a 12 anni ed in Svezia i personaggi dei cartoon non possono pubblicizzare alimenti per bambini;
i grassi vegetali, contenuti negli snack e nei dolci, insieme a zuccheri, sodio, coloranti e conservanti, possono essere considerati tra i principali responsabili dell'obesità infantile; in particolare, una percentuale molto alta di questi prodotti è realizzata con olio di palma che contiene dal 45 al 55 per cento di grassi saturi a catena lunga, come l'acido palmitico, e favorisce l'aumento dei livelli di colesterolo;
sempre in merito alle cattive abitudini alimentari, si segnala la grande diffusione dei distributori automatici, dove acquistano 23 milioni di italiani, tra i quali ben 10 milioni regolarmente, che, pertanto, necessita di un'innovazione e regolamentazione più rigida, soprattutto nei luoghi frequentati da bambini, che punti a privilegiare prodotti naturali, di stagione e made in Italy, con obiettivi salutistici ma anche di formazione;
bisogna, inoltre, considerare che il consumo di alimenti di origine animale, legato al modello culturale ed economico dei Paesi industrializzati, è destinato a crescere, con implicazioni sulla salute, sulla spesa sanitaria, sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare, considerato che, secondo i dati Fao, nel 2050 la popolazione arriverà oltre i 9 miliardi di persone, con il conseguente problema di raddoppiare la produzione globale di cibo, mentre le risorse sostenibili sono limitate;
dagli anni ’60, infatti, l'Italia ha visto quasi triplicare i propri consumi di carne, da 31 a 87 chili nel 2011, contrariamente alle raccomandazioni delle linee guida internazionali sulla salute e alle indicazioni dell'equilibrata dieta mediterranea; il tutto senza considerare, tra le altre cose, che la produzione di alimenti di origine animale e, quindi, l'impatto delle scelte alimentari, oltre che sulla salute, pesano fortemente su diversi aspetti ambientali;
in Italia sono diverse le iniziative messe in atto per implementare l'educazione alimentare nelle scuole, partendo anche da iniziative, promosse a livello comunitario, come le attività collegate al progetto «Frutta nelle scuole», al quale il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha recentemente destinato specifici fondi per la realizzazione di azioni di formazione rivolte agli insegnanti delle scuole primarie che hanno aderito al programma. Si tratta di seminari gratuiti per insegnanti che affiancheranno i docenti nel percorso di conoscenza dei prodotti;
tali iniziative, tuttavia, non appaiono una misura sufficiente per la formazione completa degli insegnanti, che andrebbe, piuttosto, affrontata con apposite iniziative legislative, né tantomeno per una reale sensibilizzazione degli alunni e delle loro famiglie, anche considerando che l'educazione alimentare tocca diversi aspetti della vita: da un rapporto diretto tra cittadino e cibo, fino al rapporto tra consumo di cibo e tutela dell'ambiente,
impegna il Governo:
a proseguire le iniziative volte alla promozione presso le istituzioni scolastiche di stili di vita attivi attraverso il movimento e l'attività fisica quotidiana nonché di percorsi mirati all'educazione ad una alimentazione sana, corretta, sostenibile per l'ambiente e altresì a favorire la sensibilizzazione al corretto equilibrio tra consumo e rispetto del cibo per rendere il consumatore consapevole degli sprechi alimentari, di acqua, energia e dei loro impatti ambientali ed economico-sociali, ferma restando l'autonomia delle istituzioni scolastiche nella definizione dei piani dell'offerta formativa;
a prevedere l'applicazione, a livello nazionale, delle linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica;
a valutare l'opportunità di introdurre, posta la presenza delle sole disposizioni comunitarie, norme più restrittive applicate al marketing alimentare rivolto ai bambini, comprese le pubblicità inserite all'interno di trasmissioni esclusivamente dedicate ai minori, prendendo come esempi i casi dell'Australia, Olanda e Svezia, nonché promuovendo campagne di sensibilizzazione per mezzo di specifici spot sugli organi di stampa mainstream e/o con pubblicità progresso in tv per educare ad una sana alimentazione;
a promuovere accordi con l'industria alimentare nazionale volti a contrastare l'insorgere dell'obesità, attraverso la progressiva riduzione del contenuto di grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri liberi e sali negli alimenti, con particolare attenzione ai prodotti maggiormente consumati dai minori, e ad assumere eventuali iniziative, anche di carattere normativo, per limitare la vendita di gadget associata agli alimenti per colazione e merende dedicate specificamente ai più piccoli;
a favorire opportune iniziative per quanto di propria competenza per migliorare la chiarezza del sistema di etichettatura per i prodotti alimentari commercializzati in Italia contenenti grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri e sali liberi, specie per quelli consumati dai minori.
(1-00836)
(Testo modificato nel corso della seduta come risultante dalla votazione per parti separate) «Gagnarli, Massimiliano Bernini, Busto, Mantero, Simone Valente, Benedetti, Gallinella, L'Abbate, Lupo, Parentela, Lorefice, Cristian Iannuzzi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):formazione degli insegnanti
violazione del diritto comunitario
agricoltura biologica