Legislatura: 17Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Atto 1/00755 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00818 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00819 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00821 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00823 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00828 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00829 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00848 abbinato in data 12/05/2015
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 21/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BIANCHI DORINA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 21/04/2015 PISO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 21/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/04/2015 Resoconto GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) PARERE GOVERNO 12/05/2015 Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) INTERVENTO GOVERNO 12/05/2015 Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015 Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/04/2015
DISCUSSIONE IL 27/04/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/04/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/05/2015
ACCOLTO IL 12/05/2015
PARERE GOVERNO IL 12/05/2015
DISCUSSIONE IL 12/05/2015
APPROVATO IL 12/05/2015
CONCLUSO IL 12/05/2015
La Camera,
premesso che:
Poste italiane spa rappresenta una realtà aziendale sana che produce utili e che si è caratterizzata in questi anni, oltre che per un importante dinamismo imprenditoriale, anche per avere offerto il servizio universale postale ai cittadini del nostro Paese;
il processo di armonizzazione e di liberalizzazione del mercato postale, previsto dalle direttive europee, completato dalla direttiva 2008/6/CE, recepita con il decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58, ha determinato, in modo progressivo, una trasformazione profonda del settore che ha comportato una diminuzione dell'area dei servizi postali universali riservati ai fornitori del servizio universale;
il decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, ha determinato il passaggio delle funzioni di regolamentazione e la vigilanza di Poste italiane spa all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Poste italiane spa è tenuta a presentare annualmente il piano di razionalizzazione delle strutture alla stessa Autorità;
in ottemperanza al citato decreto-legge, il piano industriale 2015 è stato presentato da Poste italiane spa il 29 settembre 2014 con una previsione di chiusura di 455 uffici postali e di rimodulazione di orari in 609 uffici. Tale piano prevede, inoltre: un fatturato in crescita verso i 30 miliardi di euro ed una profittabilità che, dopo anni di flessione, potrà tornare a crescere; investimenti in piattaforme e servizi digitali per circa 3 miliardi di euro, di cui 500 milioni di euro per la sicurezza e la riqualificazione degli uffici postali come luogo di servizio; assistenza e consulenza ai cittadini ed alle famiglie. Secondo quanto sostenuto dall'amministratore delegato di Poste italiane spa le chiusure e le razionalizzazioni degli uffici postali preserveranno la capillarità della rete. Dopo l'attuazione del piano, il 92,49 per cento della popolazione avrà, infatti, uno sportello entro 3 chilometri, a fronte di un vincolo previsto dalla normativa vigente del 75 per cento e il 97,79 per cento lo avrà entro 5 chilometri, contro il 95 per cento fissato dalla legge;
il contratto di programma vigente prescrive che Poste italiane spa trasmetta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con cadenza annuale, l'elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e che l'Autorità, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, abbia la possibilità di integrare lo stesso piano;
gli interventi previsti dal piano di razionalizzazione devono essere definiti nel pieno rispetto degli obblighi del servizio universale e dei vincoli di distribuzione degli uffici postali sul territorio italiano, come previsti dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008 e alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 342/14/CONS. Tale delibera, nel modificare i criteri di distribuzione degli uffici postali, ha disposto limitazioni a Poste italiane spa a tutela degli utenti del servizio postale universale che abitano in zone svantaggiate del Paese. In particolare, la delibera citata ha disposto il divieto di chiusura di uffici ubicati in comuni qualificati nel contempo rurali e montani, salvo siano presenti più di due uffici ed il rapporto abitanti per ufficio postale sia inferiore a 800, e il divieto di chiusura di uffici postali che siano presidio unico di isole minori. Inoltre, possono essere razionalizzati fino a garantire un orario minimo di 12 ore per 2 giorni settimanali gli uffici postali unici di un comune con meno di 500 abitanti, se entro 3 chilometri ci sia un ufficio aperto almeno 15 ore e 3 giorni la settimana;
è da sottolineare, inoltre, come il contratto di programma vigente preveda che Poste italiane spa si impegni a dare completa attuazione ai progetti ed agli interventi programmati nel piano d'impresa e nel contratto, con particolare riguardo al mantenimento dell'offerta qualitativa dei servizi ed al contenimento dei costi connessi all'erogazione del servizio postale universale;
risulta essenziale, pertanto, che Poste italiane spa si confronti con gli enti locali al fine di valutare l'effetto del proprio piano industriale sui servizi offerti, garantendo la piena operatività del servizio universale, in particolare modo per i cittadini che risiedono nelle aree svantaggiate del Paese, prendendo in considerazione anche l'età anagrafica delle persone coinvolte. Tale confronto è indispensabile per evitare che le decisioni assunte in modo unilaterale provochino criticità nei riguardi degli abitanti dei comuni più disagiati del Paese che, in questo modo, si vedrebbero privati dell'erogazione di un servizio pubblico di qualità, così come previsto dall'accordo siglato tra Poste italiane spa e lo Stato;
Poste italiane spa è pertanto chiamata ad affrontare il complesso compito di coniugare l'esigenza del servizio universale da fornire agli utenti con l'efficienza della gestione. Infatti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, deve dotarsi di una rete di uffici postali che rispetti un criterio di distribuzione degli stessi e favorisca l'utenza del servizio postale;
è opportuno, inoltre, che Poste italiane spa precisi l'impatto occupazionale del piano di razionalizzazione della rete degli uffici postali dopo la sua attuazione;
inoltre, è importante che Poste italiane spa ponga una maggiore attenzione allo sviluppo dei servizi innovativi con particolare riguardo alle offerte derivanti dalle nuove tecnologie. In particolare, occorre favorire la realizzazione del progetto «postino telematico». Tale progetto secondo il piano depositato dall'amministratore delegato di Poste italiane spa presso la Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati, raggiungerà nel 2016 un livello di copertura pari al 100 per cento del territorio,
impegna il Governo:
ad attuare, per quanto di competenza, interventi per far sì che Poste italiane spa si occupi e garantisca pienamente il servizio pubblico universale che presuppone la prossimità e la copertura del territorio nazionale;
a valutare che il processo di consultazione con gli enti locali avvenga, così come previsto, tramite un confronto con gli stessi per valutare attentamente la ricaduta che il piano potrà comportare sulle diverse aree del Paese salvaguardando, al contempo, tutte le aree dell'Italia che sono particolarmente svantaggiate, e a sollecitare Poste italiane affinché pubblichi al termine del confronto la lista completa degli uffici postali destinati alla chiusura o interessati ad una riduzione dell'orario di apertura al fine di assicurare il rispetto degli obblighi in capo al fornitore del servizio universale quali in particolare il mantenimento dell'operatività di un ufficio postale nel 96 per cento dei comuni italiani;
a valutare tutti gli spazi nell'ambito dell'attuazione del piano di Poste italiane e del nuovo contratto di servizio per porre una maggiore attenzione allo sviluppo di servizi innovativi e tecnologici in modo da consentire ai cittadini di poter effettuare direttamente dalla propria abitazione un serie di operazioni che attualmente sono disponibili solo presso gli sportelli postali;
a chiedere a Poste italiane spa di precisare l'impatto occupazionale del piano di razionalizzazione degli uffici postali dopo la sua attuazione;
a sollecitare le pubbliche amministrazioni a valorizzare sempre la concorrenza anche con riferimento all'acquisto dei servizi offerti dalle imprese del settore postale;
a valutare in linea con le principali esperienze a livello internazionale, una riduzione del perimetro del servizio universale al fine di limitare l'impegno economico dello Stato ed utilizzare gli eventuali risparmi per incrementare il fondo di compensazione per l'espletamento del servizio;
ad assumere iniziative per prevedere che alcuni servizi, non strettamente connessi all'espletamento del servizio universale, vengano offerti non in regime di esclusiva da Poste italiane spa.
(1-00820)
(Testo modificato nel corso della seduta). «Garofalo, Dorina Bianchi, Piso».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):servizio universale
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