ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00818

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00755 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00819 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00820 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00821 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00823 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00828 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00829 abbinato in data 27/04/2015
Atto 1/00848 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/04/2015


Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/04/2015
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 12/05/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 12/05/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/04/2015

DISCUSSIONE IL 27/04/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 12/05/2015

PARERE GOVERNO IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

APPROVATO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Mozione 1-00818
presentato da
BORDO Franco
testo presentato
Martedì 21 aprile 2015
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   La Camera,
   premesso che:
    Poste italiane spa ha presentato il 16 dicembre 2014 il nuovo piano strategico 2015-2019 e nell'ambito di un suo comunicato stampa ha evidenziato che il piano avrebbe previsto un unico gruppo integrato, focalizzato su tre aree: logistica e servizi postali, pagamenti e transazioni, risparmio e assicurazioni, prevedendosi:
     a) un fatturato in crescita verso i 30 miliardi di euro e una profittabilità che dovrebbe tornare a crescere;
     b) investimenti in piattaforme e servizi digitali per circa 3 miliardi di euro, di cui 500 milioni di euro per la sicurezza e la riqualificazione degli uffici postali come luogo di servizio, assistenza e consulenza ai cittadini e alle famiglie;
     c) una crescita nella «logistica pacchi» con l'obiettivo di quota di mercato superiore al 30 per cento nel segmento business to consumer;
     d) lo sviluppo della piattaforma dei pagamenti digitali, incrementando da 20 a 30 milioni di euro le carte di pagamento;
     e) l'ingresso di 8.000 nuove persone (50 per cento di nuove professionalità) e la riqualificazione di 7.000 persone;
     f) la ridefinizione del servizio universale postale in quanto considerato disallineato rispetto ai reali bisogni delle famiglie e non più sostenibile dal punto di vista economico, prima della firma del nuovo contratto di programma 2015-2019 prevista per il mese di marzo 2015;
    nonostante Poste italiane spa riceva significativi contributi da parte dello Stato nell'ambito della legge di stabilità per consentire agli uffici postali periferici di garantire l'erogazione dei servizi postali essenziali, con il citato piano veniva previsto a livello nazionale, nell'ambito dell'avviato processo di privatizzazione, la chiusura e la riduzione degli orari di apertura di centinaia di uffici postali;
    al riguardo appare opportuno rammentare che con la delibera n. 342/14/CONS, che è stata preceduta da una consultazione pubblica, sono stati modificati i criteri di distribuzione degli uffici postali fissati dall'articolo 2 del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 7 ottobre 2008, integrandoli con specifiche previsioni a tutela degli utenti del servizio postale universale che abitano nelle zone remote del Paese. Al fine di garantire un livello di servizio adeguato in tali aree, la delibera introduce specifici divieti di chiusura di uffici postali, di cui Poste italiane spa deve tenere conto nella redazione del piano annuale di razionalizzazione degli uffici postali. La delibera, infatti, prevede particolari garanzie per i comuni caratterizzati da una natura prevalentemente montana del territorio e dalla scarsa densità abitativa e per le isole minori in cui sia presente un unico presidio postale. La delibera, infine, impone a Poste italiane spa di avvisare con congruo anticipo le istituzioni locali sulle misure di razionalizzazione, al fine di avviare un confronto sull'impatto degli interventi sulla popolazione interessata e sulla possibile individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale;
    nonostante ciò, per mesi si sono diffuse notizie di imminenti decisioni di chiusure di sportelli e uffici in tutta Italia (dalla Toscana all'Emilia-Romagna, dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Sardegna all'Abruzzo e in altre regioni);
    la decisione di Poste italiane spa di ridurre il perimetro del servizio universale nei modi anzi descritti, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, confermava la volontà da parte della società di perseguire la mera logica del profitto puntando su assicurazioni, carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere, che nulla hanno a che fare con il servizio universale, a scapito delle esigenze della collettività, chiudendo uffici che ritiene «improduttivi» o «diseconomici», senza considerare che i servizi postali rappresentano un servizio fondamentale per lo svolgimento delle attività quotidiane di numerosissime imprese, famiglie e residenti anziani che si troveranno nella condizione di non poter più usufruire di prestazioni essenziali, quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti nei territori più disagiati;
    non a caso, le proteste da parte dei rappresentanti delle istituzioni regionali e locali non hanno tardato a giungere all'attenzione del Ministero dello sviluppo economico tanto da aver costituito oggetto di specifici incontri tra l'amministratore delegato di Poste italiane spa e il Sottosegretario di Stato con delega alle comunicazioni Giacomelli;
    in particolare, il 12 febbraio 2015, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuto un incontro tra il Sottosegretario di Stato, Antonello Giacomelli, l'amministratore delegato di Poste italiane spa, Francesco Caio, e il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Cardani. La conclusione condivisa raggiunta è stata l'assicurazione, da parte di Poste italiane spa, circa la realizzazione di un confronto con regioni e comuni che precederà la fase attuativa del piano di razionalizzazione degli uffici postali. Poste italiane spa ha inoltre assicurato che il piano di chiusura degli uffici postali, previsto nel 2015, è conforme ai criteri fissati dalla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e che spetterà all’authority verificare ex post il rispetto degli obblighi previsti dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008;
    pertanto, il successivo 19 febbraio 2015 la Conferenza delle regioni e delle province autonome, al fine di discutere il piano industriale, ha incontrato, insieme ai rappresentati dell'Anci, il presidente e l'amministratore delegato di Poste italiane spa, Luisa Todini e Francesco Caio. In questa occasione l'amministratore delegato ha ribadito che il piano industriale dell'azienda comprenderà la chiusura di 450 uffici postali mentre 609 saranno aperti a giorni alterni;
    in tale occasione Francesco Caio ha rivendicato la bontà del piano strategico di Poste italiane spa citando, come possibile soluzione alla chiusura degli uffici postali, il potenziamento del così detto «portalettere telematico», in grado di offrire a domicilio i servizi principali dell'ufficio postale, vale a dire l'accettazione di raccomandate, la ricarica di postepay, l'utilizzo di poste mobile e il pagamento dei bollettini. Ha inoltre ricordato che i pagamenti delle pensioni potranno essere erogati su conti correnti o carte libretto che non richiedono l'accesso agli uffici postali;
    il «portalettere telematico» richiede che si stabilisca un rapporto di conoscenza e fiducia fra l'utente e lo stesso portalettere e che, in mancanza di questo rapporto, l'utenza, come è buona norma suggerita anche dalla Polizia di Stato, non aprirà la porta allo sconosciuto «portalettere telematico» al fine di evitare truffe, furti e rapine da parte di delinquenti oramai specializzati in questo tipo di reati. Il fenomeno appena descritto colpisce maggiormente la popolazione anziana che, secondo le proiezioni demografiche Istat relative al periodo di riferimento 1o gennaio 2011-2065, risulta in aumento. Infatti, gli ultra 65enni aumenteranno fino al 2043, anno in cui oltrepasseranno il 32 per cento. Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si consoliderebbe intorno al valore del 32-33 per cento, con un massimo del 33,2 per cento nel 2056. Il rischio concreto sarà quindi il mancato uso del «portalettere telematico» proprio da parte dell'utenza anziana che, per la ridotta capacità di movimento, ne avrebbe maggiormente bisogno;
    nel corso dell'audizione informale tenutasi presso l'8a Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato della Repubblica, nella seduta dell'11 marzo 2015, l'amministratore delegato Caio ha segnalato che Poste italiane spa ha effettuato 481 incontri con esponenti di regioni, Anci, prefetti, province e sindaci;
    in tutto il territorio nazionale, sono circa 9.000 i comuni che, direttamente o indirettamente, saranno coinvolti nel piano proposto da Poste italiane spa che, è bene ricordare, si basa su un totale di 1.064 interventi complessivi;
    appare pertanto del tutto evidente che il numero di incontri effettuati da Poste italiane spa risulti essere, per quanto sembra, ancora decisamente esiguo;
    il 7 aprile 2015, Poste italiane spa ha comunicato il differimento dell'attuazione del piano industriale;
    in data 15 aprile 2015, l'amministratore delegato di Poste italiane spa Francesco Caio, intervenendo nell'ambito di un'audizione informale svoltasi presso la Commissione IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati, ha dichiarato che: «Se non si interviene con piano strategico importante, la prospettiva di tutta la redditività dell'azienda porta alla non sostenibilità nell'insieme di Poste italiane». I ricavi, ha sottolineato Francesco Caio, «sono passati da 21 a 28 miliardi ma il margine operativo è più che dimezzato nello stesso periodo. Sui ricavi registriamo la raccolta delle polizze vita» mentre «sulla componente della redditività incide l'andamento in forte flessione della corrispondenza». Caio ha poi aggiunto che «il piano industriale, messo a punto a dicembre e iniziato a eseguire a gennaio, dà alle Poste nell'orizzonte 2020 un ruolo di motore di sviluppo inclusivo» per il Paese. «Se saremo bravi, dovremmo invertire il trend in cui l'azienda è da qualche anno e tornare alla crescita anche dei margini»;
    è di queste ultime ore la notizia dell'acquisizione da parte di Poste italiane spa del 10,3 per cento della società di gestione del risparmio Anima da Monte dei Paschi di Siena per 215,2 milioni di euro. Un'acquisizione che secondo Francesco Caio avrebbe «una forte valenza industriale»,

impegna il Governo:

   a valutare l'impatto sociale e occupazionale della razionalizzazione degli uffici;
   ad adoperarsi per garantire la capillarità sul territorio e la permanenza degli uffici postali nei comuni rurali, montani e svantaggiati;
   a favorire la prosecuzione del confronto costruttivo già in corso tra Poste italiane spa, regioni e comuni, con l'obiettivo di ridiscutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali al fine di assicurare la piena operatività del servizio universale e di evitare che le decisioni assunte arrechino disagi agli abitanti dei comuni più disagiati del Paese, che si vedrebbero privati dell'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, così come previsto dall'accordo siglato tra Poste italiane spa e lo Stato;
   a considerare ogni atto di competenza finalizzato ad assicurare, durante l’iter di privatizzazione di Poste italiane spa la tutela, la protezione sociale e il mantenimento dei livelli occupazionali attuali di tutti i lavoratori impiegati presso l'ente, con particolare riferimento a quelli operanti nel settore del recapito postale in conformità all'ordine del giorno n. 9/2679-bis-A/26 presentato dal gruppo Sinistra Ecologia Libertà e accolto dal Governo in data 30 novembre 2014;
   a fornire al Parlamento l'indicazione complessiva dei contributi statali erogati negli ultimi cinque anni a Poste italiane spa per l'espletamento del servizio pubblico universale;
   a porre in essere ogni atto di competenza finalizzato a far sì che siano illustrate e diffuse pienamente le opportunità dei nuovi servizi telematici;
   ad assumere iniziative presso Poste italiane spa, per quanto di competenza, affinché, al termine del confronto in atto con regioni e comuni, venga pubblicata la lista completa degli uffici postali prossimi alla chiusura o interessati da una riduzione dell'orario di apertura.
(1-00818)
(Testo modificato nel corso della seduta). «Franco Bordo, Scotto, Nicchi, Paglia, Piras, Airaudo, Placido, Zaratti, Ricciatti, Ferrara, Marcon, Duranti, Fratoianni, Melilla, Quaranta, Costantino, Daniele Farina, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Matarrelli, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Sannicandro, Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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