ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00802

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00659 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00791 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00794 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00798 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00804 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00806 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00809 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00812 abbinato in data 15/04/2015
Atto 1/00813 abbinato in data 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015


Stato iter:
16/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 15/04/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
PARERE GOVERNO 15/04/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/04/2015
Resoconto ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ROCCELLA EUGENIA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 15/04/2015

ACCOLTO IL 15/04/2015

PARERE GOVERNO IL 15/04/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 16/04/2015

APPROVATO IL 16/04/2015

CONCLUSO IL 16/04/2015

Atto Camera

Mozione 1-00802
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo presentato
Martedì 14 aprile 2015
modificato
Giovedì 16 aprile 2015, seduta n. 410

   La Camera,
   premesso che:
    secondo le rilevazioni Istat sulla natalità, in Italia il trend delle nascite è sempre negativo e il nostro Paese è afflitto dal grave problema della bassa natalità secondo l'autorevole opinione dell'88,7 per cento di ginecologi, andrologi e urologi;
    nel 2011 sono nati 556.000 bambini, 6.000 in meno rispetto al 2010, e il tasso di natalità è sceso dal 9,3 per mille nel 2010 al 9,1 per mille nel 2011 ed il numero medio di figli per donna è pari ad 1,42;
    numerose sono le ragioni che sottendono al calo delle nascite, tra le quali, indubbiamente, una carenza a livello nazionale e territoriale di efficaci politiche per la famiglia e la preoccupazione della concorrenza nell'ambito lavorativo, se non addirittura del rischio di perdere il proprio posto di lavoro;
    investire per la famiglia significa investire per il futuro, per questo è fondamentale prevedere e finanziare azioni a sostegno delle gestanti ed a favore dei nuclei familiari;
    è necessario, dunque, il potenziamento di servizi di qualità per la primissima infanzia, incrementandone il numero a sostegno dell'occupazione femminile, differenziando anche le tipologie di offerta, sia sul versante degli orari (apertura-chiusura; tempo pieno-tempo parziale) che sul versante delle forme di iscrizione e frequenza;
    essenziale risulta essere l'individuazione della figura della baby-sitter: in alcuni casi, la problematica maggiore circa la natalità è dovuta al fatto che la donna non sa a chi lasciare i propri figli;
    attualmente, infatti, non vi sono albi o registri di persone competenti nella cura dei bambini, per cui la donna, se fortunata, si affida ai propri genitori quando questi ci sono, in altri casi si assenta dal lavoro: risulta, pertanto, indispensabile istituire e promuovere percorsi formativi specifici finalizzati alla creazione di figure professionali che svolgano attività di assistenza e cura di bambini, anziani, adulti malati o disabili, al fine di coadiuvare la lavoratrice, soprattutto nei periodi di malattia del figlio nei rapporti con la famiglia e permettere alla stessa di tornare con tranquillità, dopo il congedo obbligatorio, nel proprio posto di lavoro, con la previsione per le stesse famiglie di usufruire anche di sgravi contributivi e/o agevolazioni fiscali per il genitore che assuma alle proprie dipendenze baby-sitter ovvero professionisti dei servizi di cura ed assistenza alla persona;
    la dilatazione dei tempi della formazione e dell'ingresso nel mercato del lavoro e la relativa stabilizzazione professionale inducono un numero crescente di donne e di coppie a rinviare le scelte procreative, che richiedono un investimento non solo economico, ma anche di tempo molto forte ed impegnativo;
    il lavoro di cura è ancora oggi un fattore di forte depotenziamento dei diritti sociali delle donne, che risultano essere comunque penalizzate sul mercato del lavoro e discriminate in quanto potenziali madri; quindi, risulta indispensabile una revisione degli impegni economici/aziendali posti in capo ai datori di lavoro che hanno una dipendente in maternità: al giorno d'oggi, purtroppo, questa è una delle cause primarie di «non assunzione» delle donne in età fertile;
    è necessario che lo Stato si faccia carico degli ulteriori oneri dovuti dal datore di lavoro in caso di assunzione in sostituzione del personale assente per maternità, in maniera tale da permettere una sostituzione della dipendente assente in congedo obbligatorio o facoltativo, senza modificare il normale costo mensile sostenuto per la prestazione, anche prevedendo un rimborso a conguaglio dei contributi dovuti della quota eccedente il normale costo del lavoro: sicuramente un approccio di questo tipo comporterebbe una maggiore tranquillità nell'assumere una donna alle proprie dipendenze e prevedere, nel contempo, incentivi economici per i datori di lavoro che ricorrono allo strumento del telelavoro, riconoscendo, ad esempio, un rimborso totale della spesa effettuata per installazione negli ambienti domestici di strumentazioni di lavoro al fine di poter garantire una maggiore flessibilità dei relativi congedi parentali;
    la normativa cardine per gli interventi in favore della conciliazione tra vita professionale e vita familiare è l'articolo 9 della legge n. 53 del 2000, come modificato dall'articolo 38 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in attuazione del quale è stato poi emanato il «Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi», di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 dicembre 2011, n. 277;
    in data 18 maggio 2011 è stato emanato l'avviso di finanziamento relativo all'anno 2011 per interventi in favore della conciliazione tra vita professionale e vita familiare, che ha stanziato 15 milioni di euro, ma poi non è stato rinnovato alcun finanziamento per gli anni successivi;
    tali stanziamenti rappresentano un valido sostegno economico ad operazioni che intendano introdurre misure flessibili e nuove forme di organizzazione del lavoro, compatibili con le esigenze e le caratteristiche dei vari contesti aziendali e con i presupposti per garantire la piena partecipazione delle donne alla vita professionale;
    per permettere un sano equilibrio tra il lavoro di cura, molto spesso prerogativa delle madri, e impegno professionale, andrebbero incentivati i servizi per l'infanzia e l'adolescenza e previsti maggiori sostegni ai costi di educazione dei figli, che prendano in considerazione non solo le spese per l'infanzia, ma anche le spese del periodo adolescenziale (scuola e libri scolastici per tutta la durata della scuola dell'obbligo);
    di grande importanza è la flessibilità dei dispositivi di congedo parentale, che dia la possibilità al soggetto richiedente di poter realmente conciliare, in date fasi del ciclo di vita, la sua presenza a casa per l'attività di cura con il lavoro professionale;
    importanti sono anche le agevolazioni finanziarie per le famiglie, come l'introduzione di un modello di assegno familiare unico (complessivo e personalizzato) che segua il complesso delle esigenze di cura espresse dalla famiglia e che permetta al titolare l'accesso a servizi di cura per l'infanzia e per i membri della famiglia in stato di non autosufficienza temporanea o permanente, oltre che per l'acquisto di prestazioni accessorie utili alla famiglia per fronteggiare esigenze di carattere quotidiano;
    fondamentale è, poi, l'incremento dei servizi aziendali per l'infanzia: nidi aziendali, nidi misti azienda-territorio, colonie estive, strutture di accoglienza per i figli in situazioni di emergenza, doposcuola attrezzati, buoni per baby-sitter (in particolare per chi fa lavoro notturno o per malattia del figlio), voucher familiari, voucher di cura; servizi aziendali di supporto all'attività scolastica dei figli, quali l'organizzazione del trasporto scolastico o l'organizzazione di centri estivi;
    la natalità può subire un incremento soltanto se si fornisce alle famiglie una rete di servizi e di strutture efficiente e diretta ad aiutare le madri che lavorano e prevedendo misure economiche che rendano conveniente per una famiglia avere un maggior numero di figli,

impegna il Governo:

   a potenziare i servizi di qualità per la primissima infanzia, incrementandone il numero a sostegno dell'occupazione femminile;
   ad incentivare i servizi per l'infanzia e l'adolescenza, prevedendo maggiori spazi per il tempo di cura e un incremento del sostegno ai costi di educazione dei figli che copra tutta la durata della scuola dell'obbligo;
   ad assumere iniziative per prevedere agevolazioni finanziarie per le famiglie che soddisfino il complesso di esigenze di cura espresse dalla famiglia, consentendo l'accesso a servizi di cura per l'infanzia e l'acquisto di prestazioni accessorie utili alla famiglia per fronteggiare esigenze di carattere quotidiano;
   a favorire, in particolare, i servizi aziendali per l'infanzia, quali nidi aziendali, nidi misti azienda-territorio, colonie estive, strutture di accoglienza per i figli in situazioni di emergenza, doposcuola attrezzati, buoni per baby-sitter (in particolare per chi fa lavoro notturno o per malattia del figlio), voucher familiari, voucher di cura; servizi aziendali di supporto all'attività scolastica dei figli;
   a valutare ogni possibile ulteriore iniziativa atta a promuovere misure efficaci a sostegno della natalità e della famiglia che rendano accessibili a tutti la costruzione e il sostentamento di un nucleo familiare e che abbiano un carattere di intervento permanente e non di una tantum a favore delle famiglie e dei nuovi nati;
   ad assumere iniziative per rivedere le disposizioni in essere riguardanti la disciplina della sostituzione di personale assente per maternità, con la previsione che sia lo Stato a farsi carico degli oneri ulteriori dovuti per la nuova assunzione in sostituzione e non il datore di lavoro;
   a prevedere iniziative normative volte ad istituire e promuovere percorsi formativi specifici finalizzati alla creazione di figure professionali che svolgano attività di assistenza e cura di bambini, anziani, adulti malati o disabili, al fine di coadiuvare la donna lavoratrice nei rapporti con la famiglia, prevedendo sgravi contributivi e/o agevolazioni fiscali per il genitore che assuma alle proprie dipendenze baby-sitter ovvero professionisti dei servizi di cura ed assistenza alla persona;
   a promuovere e sensibilizzare le imprese, anche attraverso campagne mediatiche, a ricorrere al telelavoro, prevedendo incentivi economici per i datori di lavoro che ricorrono a tale strumento e riconoscendo un rimborso totale della spesa effettuata per installazione negli ambienti domestici di strumentazioni di lavoro, al fine di poter garantire una maggiore flessibilità dei relativi congedi parentali.
(1-00802) «Rostellato, Bechis, Mucci, Baldassarre, Barbanti, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco, Artini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro femminile

vita lavorativa

diritti della donna