Legislatura: 17Seduta di annuncio: 377 del 18/02/2015
Atto 1/00625 abbinato in data 27/02/2015
Atto 1/00675 abbinato in data 27/02/2015
Atto 1/00699 abbinato in data 27/02/2015
Atto 1/00745 abbinato in data 27/02/2015
Atto 1/00746 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00111 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00112 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00113 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00114 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00115 abbinato in data 27/02/2015
Atto 6/00116 abbinato in data 27/02/2015
Atto 1/00747 abbinato in data 27/02/2015
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAPEZZONE DANIELE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/02/2015 PALMIZIO ELIO MASSIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 27/02/2015 Resoconto GENTILONI SILVERI PAOLO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) DICHIARAZIONE VOTO 27/02/2015 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto CAPEZZONE DANIELE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 27/02/2015 Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/02/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/02/2015
DISCUSSIONE IL 27/02/2015
NON ACCOLTO IL 27/02/2015
PARERE GOVERNO IL 27/02/2015
RESPINTO IL 27/02/2015
CONCLUSO IL 27/02/2015
La Camera,
premesso che:
è interesse strategico dell'Italia e dell'Unione europea che il conflitto israelo-palestinese sia disinnescato una volta per tutte, come passo fondamentale per la pacificazione e la stabilizzazione dell'intero Medio Oriente e dell'area del Mediterraneo;
è indispensabile rilanciare il processo di pace tra israeliani e palestinesi tramite la ripresa di negoziati diretti che portino ad un accordo di pace complessivo e duraturo, nel rispetto del diritto internazionale e nella piena applicazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;
ciò può essere garantito solo da una forte, credibile, imparziale azione da parte della comunità internazionale attraverso mediazioni costruttive nei confronti di entrambe le parti, evitando atti e dichiarazioni che rischiano solo di apparire come prese di posizione ostili e condizioni imposte ad una sola delle parti in causa, cioè a Israele, unico Stato davvero democratico dell'area;
l'eventuale riconoscimento di uno Stato palestinese al di fuori di un accordo di pace complessivo tra le parti non favorirebbe la ripresa dei negoziati diretti, ma, al contrario, rappresenterebbe un ulteriore ostacolo sulla via della pace, perché avrebbe l'effetto di aumentare il livello di diffidenza tra le parti e, soprattutto, di Israele nei confronti della comunità internazionale, compromettendo e vanificando l'importante ruolo di mediazione imparziale che l'Unione europea e, in particolare, l'Italia stanno da decenni svolgendo e devono continuare a svolgere sia nei confronti degli israeliani che dei palestinesi;
il 30 dicembre 2014, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha bocciato una risoluzione dei Paesi arabi, promossa dall'Autorità nazionale palestinese, in cui si prevedevano unilateralmente termini e tempi di un accordo di pace, tra cui il riconoscimento della piena sovranità statuale palestinese entro il 2017;
la legittima aspirazione palestinese di un riconoscimento statuale non può trovare soddisfazione prima che l'altrettanto legittimo diritto degli israeliani alla sicurezza non sia assicurato attraverso l'abbandono da parte palestinese di qualsiasi aspirazione alla distruzione di Israele e di ogni atto d'aggressione ai suoi danni;
i popoli israeliano e palestinese hanno entrambi diritto a vivere in pace e in sicurezza, ma ciò può essere garantito, oltre che dalla soluzione «due popoli due Stati», solo se anche il futuro Stato palestinese sarà uno Stato democratico, in grado di garantire ai suoi cittadini libertà e diritti umani fondamentali;
l'eventuale riconoscimento di uno Stato palestinese senza aver prima sciolto in un negoziato diretto i nodi del complessa vicenda, e soprattutto in presenza di un forte conflitto tra Autorità nazionale palestinese e Hamas, quest'ultima un'organizzazione terroristica, per il controllo dei territori palestinesi, costituirebbe una minaccia all'esistenza stessa di Israele, ma anche nei confronti dello stesso popolo palestinese, che è e sarebbe ancor più esposto non solo all'oppressione e alle violenze di Hamas, ma anche alle incresciose conseguenze delle legittime azioni difensive di Israele in risposta agli atti di aggressione lanciati dalla Striscia di Gaza o da altre zone dei territori palestinesi,
impegna il Governo:
ad evitare di compiere atti e gesti simbolici che possano rappresentare forme di riconoscimento, o portare ad un'accelerazione di qualsiasi processo di riconoscimento, di uno Stato palestinese al di fuori del negoziato diretto e di un accordo di pace complessivo tra le parti;
a sostenere, in sede sia bilaterale che multilaterale, e di concerto con gli altri Stati membri dell'Unione europea e con gli Stati Uniti d'America, il rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi attraverso la ripresa del negoziato diretto come via maestra per arrivare alla soluzione «due popoli due Stati» e per l'attuazione degli accordi di Oslo e delle relative risoluzioni delle Nazioni Unite;
ad evitare di compiere qualsiasi atto e gesto simbolico di legittimazione di organizzazioni terroristiche islamiche, Hamas compresa, e a promuovere nei loro confronti, di concerto con gli altri Stati membri dell'Unione europea e con gli Stati Uniti d'America, un'azione di intransigente contrasto ad ogni livello.
(1-00738) «Brunetta, Capezzone, Palmizio».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):risoluzione ONU
composizione delle controversie
diritti umani